News | 07 giugno 2024

Cosa fare a Genova e dintorni nel week end: tutti gli appuntamenti per sabato 8 e domenica 9 giugno

Il Liguria Pride, la Festa delle rose a Busalla, l'Andersen Festival a Sestri Levante, Genova Vintage al Porto Antico, Il Duna Beach Festival con Clara e Dargen D'Amico a Chiavari e tanto altro

Cosa fare a Genova e dintorni nel week end: tutti gli appuntamenti per sabato 8 e domenica 9 giugno

EVENTI

LIGURIA PRIDE

Sabato 8 giugno

È prevista per sabato 8 giugno la nona parata annuale del Liguria Pride per le strade di Genova, dove "potremo marciare coi nostri corpi per i diritti di tutt* e urlare la nostra bellezza", come affermato dagli organizzatori. "La Parata vuole essere uno spazio di libertà, di libera espressione e inclusività. Per essere tutt* sicur* chi partecipa si prende cura di questo spazio e non agisce comportamenti sessisti, discriminatori, molesti e omolesbobiatransfobici" continuano a spiegare. 

Il percorso partirà da via San Benedetto alle ore 16, arrivo a piazza De Ferrari verso le ore 19. Quattro chilometri in tutto, non tutti in pianura: per chi volesse optare per un percorso più breve, è consigliato partire da piazza Portello (passando da piazza Fontane Marose e via XXV Aprile) peri raggiungere poi piazza de Ferrari dove attendere l’arrivo della parata o, in alternativa, da piazza Corvetto per imboccare poi via XII Ottobre e raggiungere via XX Settembre dove ci si potrà ricongiungere al corteo per fare insieme l’ultimo tratto.

Il programma completo della giornata è disponibile a questo link: https://www.liguriapride.it/percorso-liguria-pride-2024/

FESTA DELLE ROSE BUSALLA

Sabato 8 e domenica 9 giugno

Sabato 8 e domenica 9 giugno la Festa delle Rose di Busalla torna per la sua 22ª edizione, la prima da quando la manifestazione è stata insignita dall’Unione Nazionale delle Pro Loco d’Italia (Unpli) del marchio riservato agli “Eventi di qualità”unica in Liguria e tra le prime cinque in tutto il paese, nonché uno dei 33 “Eventi autentici liguri” riconosciuti dalla Regione. La Festa, come è noto, rende omaggio al presidio Slow Food della Rosa da sciroppo della Valle Scrivia celebrata in tutte le sue declinazioni, dal roseto alla pianta in vaso, dai prodotti cosmetici alla tavola, attraverso i mercatini, i laboratori, le mostre e gli incontri, tra cui quello con il conduttore di “Linea Verde” Beppe Covertini, che compongono il ricco programma del weekend. Cuore dell’evento sarà, come sempre, la Sagra delle Antiche Rose della Valle Scrivia ospitata nella tensostruttura della Piccola Velocità adiacente a piazza Colombo, dove sia sabato che domenica, a pranzo e cena, sarà possibile gustare uno squisito menù a tema che ripropone il pesto alla rosa grande rivelazione della scorsa edizione e, per la prima volta, la granita alla rosa. Sabato sera, dalle 21:30, ad accompagnare la sagra anche la musica dal vivo dei Folk & Beans. Sarà inoltre possibile assaggiare piatti e aperitivi dedicati anche nei tanti ristoranti e bar che partecipano alla festa insieme ai negozi del Civ Il Ninfeo, aperti eccezionalmente alla domenicacon le loro vetrine a tema. La Festa delle Rose abbraccerà però tutto il paese, con gli stand di piazza Macciò dedicati alle antiche rose, allo sciroppo e a tutti gli altri prodotti derivati, il mercatino dell’artigianato, delle rose e delle piante aromatiche ai giardinetti di Largo Italia, quello di prodotti tipici e dei creativi in via San Giorgio e gli espositori di florovivaismo inpiazza Colombo dove, pure, saranno presenti banchi di prodotti alimentari, artigianato e street food e si terranno laboratori di filatura, tessitura, stampa naturale e realizzazione di capi su misura con tecniche e lavorazioni sartoriali. A Villa Borzino, poi, la grande mostra “Dal Quilting alla Fiber Art” a cura del Gruppo Fili di Valle. Il tradizionale appuntamento, che permette di conoscere le creazioni artistiche ottenute accostando scampoli di tessuto, vanterà anche partecipazioni internazionali: il “quilt architettonico” di Laura Armiraglio, il patchwork dei Colori per Mascherona e la presentazione, in anteprima assoluta per l’Italia, del Round Bobbin, nuova tecnica di quilting che dalla Svizzera sta conquistando l’intera Europa. Da segnalare, infine, che per l’intero weekend sarà presente lungo le principali strade e piazze di Busalla la Band degli Orsi con attività di animazione per i bambini. A tutte queste iniziative si aggiungeranno, nella sola giornata di domenica 9 giugno, la tradizionale Fiera di Sant’Antonio sul Lungo Argine Scrivia, il ritorno dell’animazione per bambini “Busalla come Hogwarts” con l’episodio “L’incantesimo delle Rose” dalle 15,30 alla Piccola Velocità a cura di Avventure Cittadine Genova e l’incontro con l’attore e volto noto della tv Beppe Convertini che, alle ore 17 alla Biblioteca Bertha Von Suttner di via Chiappa, presenterà i suoi ultimi libri “Paesi Miei” e“Paese Azzurro”, entrambi editi dai Rai Libri e ispirati dalla sua esperienza di conduttore della storica trasmissione “Linea Verde”.Il programma completo della Festa delle Rose, compresi gli eventi collaterali in programma già da giovedì 6 giugno, è disponibile sul sito ufficialewww.festadellerosebusalla.it. Informazioni e prenotazioni presso l’ufficio Iat e la Pro Loco di Busalla, cel. 345-0878438.

ANDERSEN FESTIVAL

Ai nastri di partenza la 27esima edizione di Andersen FestivalGIOCARE AL FUTURO, in programma a Sestri Levante dal 5 al 9 giugno 2024. Oltre 30 gli appuntamenti che animeranno, nei giorni del Festival, i palcoscenici sparsi nella Città dei Due Mari, dalle spiagge, ai lungomare fino alle zone più periferiche. Un ricchissimo programma che propone eventi per tutte le fasce d’età, consultabile sul sito www.andersensestri.it, dove nella sezione dedicata è anche possibile prenotare e acquistare i biglietti per i singoli spettacoli.

Tra gli appuntamenti in apertura della manifestazione, mercoledì 5 giugno, la mostra che raccoglie gli oltre 390 disegni arrivati da tutta Italia per la quinta edizione del concorso di disegno Alla Scoperta di Il Piccolo Principe. Il contest promosso da Mediaterraneo Servizi tramite il MuSel – il Museo Archeologico e della Città e il Sistema Bibliotecario Urbano con la collaborazione di Maria Rocca, artista e docente di Storia dell’Arte, ha coinvolto ben 397 bambini e ragazzi di molte scuole italiane, in età compresa fra i 4 e i 14 anni. Ai partecipanti è stato proposto di leggere “Il Piccolo Principe”, un grande “classico” per tutte le età, ricco di significati profondi, sempre attuali, con l'obiettivo di realizzare un disegno sulla base delle sensazioni suscitate dalla lettura. Il testo è stato scelto per rendere omaggio ad Antoine De Saint-Exupéry, del quale quest’anno si celebrano gli ottant’anni dalla morte.

La mostra dei disegni, inserita nel programma di Andersen OFF, sarà inaugurata sabato 1 giugno, alle ore 10.00, ospitata in sala Carlo Bo a Palazzo Fascie di Sestri Levante, per l'occasione verrano premiati i vincitori del contest. A completamento dell'esposizione sarà visitabile anche la rassegna bibliografica dedicata alla figura e ai testi di Antoine De Saint-Exupéry: una selezione delle sue opere più significative accompagnate da pannelli illustrativi che ne analizzano la figura, assieme ad alcune citazioni che esprimono la profondità di pensiero dello scrittore. Sempre mercoledì 5 giugno, si terranno due spettacoli di Andersen Off: alle ore 19.00, in piazza Matteotti, PROGETTO PINOCCHIO a cura di Fazzini Das Dance Art Studios, e alle ore 21.00, presso il Convento dell'Annunziata, NELLA MIA VALIGIA a cura di Momas Dance Academy.

Giovedì 6 giugno, come di consueto il corteo delle bambine e dei bambini, circa un migliaio, sfileranno per le vie del centro, arrivando fino alla piazza del Comune, dove il Sindaco consegnerà loro le chiavi della Città, un passaggio simbolico per tagliare il nastro del Festival. In questa prima giornata alle 17.30, nella Piazza del Comune ci sarà la presentazione del libro FILASTROCCA PER LA TERRA di Amedeo Romeo, alle ore 18:00 nella Sala Agave del Convento dell'Annunziata, organizzato da UNICEF ITALIA si parlerà de La letteratura per l’infanzia e i diritti delle bambine e dei bambini, in contemporanea alle ore 18.00 nell’atrio del Comune s’inaugurerà la mostra GIOCARE AL FUTURO delle Scuole primarie e dell’infanzia di Sestri Levante e Riva Trigoso. La mostra resterà aperta fino al 16 giugno.

Alle ore 18.30 il Teatro della Tosse, Cittadini, bambini delle scuole di Sestri presenteranno lo spettacolo itinerante per le vie cittadine I SENTIERI DELLE FIABE INCROCIATE. Alle 19.30 il suggestivo palco palafitta, installato nella baia, a pochi metri dalla spiaggia dove si troverà il pubblico, ospiterà Claudia Gerini, madrina del Festival, a seguire Cavaliere Inesistente lettura a cura della Fondazione Luzzati Teatro della Tosse, progetto I Sentieri delle Fiabe Incrociate.

Alle ore 20.30, ai Ruderi di S. Caterina, andrà in scena la danza con LE MARIN PERDU del duo Poetic Punkers e alle ore 21.30, sul palco nella Baia del Silenzio a conclusione della giornata, si esibiranno OLIVA BELLI E LAURA MASOTTO in concerto con il loro OMAGGIO A PUCCINI.
La compositrice-pianista Olivia Belli crea poetiche e armoniose composizioni, grazie alle quali ha trovato un pubblico in tutto il mondo, raggiungendo milioni di streams. Con una formazione classica, la musicista si è fatta strada sviluppando una particolare passione per le opere del XX e XXI secolo, da Ligeti e Stockhausen agli sperimentalisti americani Cage, Crumb, Reich e Glass. Laura Masotto è una violinista e compositrice che dal 2019 ha dato vita al suo progetto solista, pubblicando tre album e numerosi singoli con etichette italiane ed estere, tra cui la celebre etichetta tedesca Deutsche Grammophon. Ha lavorato con artisti internazionali di rilievo tra i quali, in Italia, Patty Pravo, Sergio Cammariere, Andrea Bocelli e Gino Paoli.

Il programma è scaricabile sul sito www.andersensetri.it, nella sezione dedicata a questa 27° edizione sono disponibili i link per l'acquisto dei biglietti.

GIN TONIC FESTIVAL GENOVA 

Sabato 8 e domenica 9 giugno 

Anche quest'anno ritorna il Gin & Tonic Festival, edizione estiva 2024, che si terrà nello splendido Parco di Villa Serra a Sant'Olcese (Genova) l'8 e il 9 giugno: un evento imperdibile per gli appassionati di gin e non solo, che potranno vivere un'esperienza unica all'insegna del gusto e del divertimento. Il Parco di Villa Serra, un incantevole complesso architettonico ottocentesco immerso nella natura, farà da cornice perfetta per due giorni di festa, degustazioni e intrattenimento, dalle 16,30 a mezzanotte. Con un'area di oltre 10.000 m², il festival offrirà un'esperienza coinvolgente e indimenticabile. 

Al Gin & Tonic Festival 2024 si potranno trovare:

• Padiglioni Internazionali: Visitate la Piazza Italia e il Resto del Mondo per scoprire i migliori Gin & Tonic provenienti da ogni angolo del pianeta. Oltre 250 etichette di gin vi attendono.

• Masterclass: Partecipate alle masterclass per approfondire la vostra conoscenza del gin, dalla storia ai diversi tipi di gin e come prepararli al meglio.

• Musica & DJ Set: Ballate tutta la notte con dj set e performance musicali, sorseggiando i migliori Gin & Tonic del mondo.

• Area Food: Gustate un'ampia gamma di specialità culinarie dai food truck, che offrono piatti della cucina tradizionale italiana e prelibatezze internazionali, con opzioni anche vegetariane.

• Vendita Bottiglie: Acquistate le bottiglie dei vostri gin preferiti a prezzi speciali e scoprite una vasta gamma di prodotti correlati, come bicchieri, toniche e accessori.

• Area Market: Esplorate il mercatino per trovare oggetti unici e originali, creati dagli artigiani locali.

• Area Giochi Bambini: I più piccoli si divertiranno nell'area giochi dedicata a loro, con scivoli, altalene e giochi gonfiabili.

• Cashless: Godetevi l'esperienza in tutta comodità grazie ai pagamenti cashless, rapidi e senza code.

MOTO RADUNO & FESTIVAL AD APPARIZIONE

Domenica 9 giugno 

Anche quest'anno, la Pro Loco di Apparizione, ha organizzato per domenica 9 Giugno 2024 l’ormai tradizionale motoraduno e una grande festa di inizio estate. Il programma della giornata prevede: alle 09.00 in Piazza Don Attilio Canepa l’apertura alle iscrizioni al raduno di moto storiche e non con colazione alla genovese (caffe’ e focaccia) offerta dalla Pro Loco. I partecipanti potranno inoltre prenotarsi per il pranzo che si terrà presso il ristorane pizzeria la Rosa di Paisciun. Alle 10.30 è prevista la benedizione dei caschi per poi, alle 11.00 prendere il via la sfilata che arriverà a Cornua, lungo la strada provinciale Monte Fasce e tornare ad Apparizione per il pranzo; alle 15.00 ci sarà la premiazione del moto raduno.

Festeggeremo l’inizio dell’estate presso i locali della Società di Mutuo Soccorso in Via Valerio Bocciardo 54 dove, dalle 19.30 si potrà cenare gustando trofiette al pesto e arrosto con patate (acqua, ¼ di vino e caffè inclusi) previa prenotazione via WhatsApp al numero 351 7540630 e scatenarsi in danze con musica da discoteca anni ’80-’90 e 2000 fino alla mezzanotte.

L’evento si svolgerà nel rispetto delle norme sanitarie e di ordine pubblico imposte dalla normativa vigente e, in caso di maltempo il moto raduno sarà rimandato a data da destinarsi, mentre la festa di inizio estate sarà al coperto.

GENOVA VINTAGE

Sabato 8 e domenica 9 giugno 

Dopo il grande successo della prima edizione, Genova Vintage torna in piazza delle Feste al Porto Antico di Genova per la sua seconda edizione. L'appuntamento è per sabato 8 e domenica 9 giugno. 

Il programma completo delle attività organizzate è disponibile a questo link.

UN'ISOLA MEDIEVALE NEL CUORE DI GENOVA

Sabato 8 giugno

Sabato 8 giugno alle ore 16, presso Casa di Colombo, si terrà l’evento "Un’isola medioevale nel cuore di Genova", un pomeriggio alla scoperta delle trasformazioni del quartiere del Sestiere del Molo, considerato “un’isola medioevale” nel cuore della Genova moderna, seguita da un aperitivo e degustazione di prodotti tipici liguri.

Gli ospiti, accompagnati da un operatore dell’Area Educativa della Cooperativa Solidarietà e Lavoro, parteciperanno a un percorso di approfondimento di Casa Colombo, l’edificio dove il grande navigatore Cristoforo Colombo visse la sua prima giovinezza. Nel giardino alle spalle della casa si trova il Chiostro di Sant’Andrea, la seconda tappa della visita dove sarà possibile ammirare i magnifici capitelli scolpiti con scene di ispirazione diversa. Per proseguire il giro si attraverserà Porta Soprana, il grandioso ingresso alla città per chiunque giungesse a Genova dal Levante, per poi salire sulle Mura del Barbarossa, le nuove mura cittadine costruite nel XII secolo per difendere l’autonomia della Repubblica di Genova dalle mire espansionistiche dell’imperatore Federico Barbarossa.

Al termine della visita, sotto le maestose Mura si degusteranno prodotti tipici genovesi offerti da Pesto per Amore, un’azienda locale che dal 2006 produce pesto fresco artigianale e non solo, nel cuore di Genova: si assaporerà focaccia secca di vari gusti, pesto e salsa di noci freschi, patè e olive taggiasche accompagnate da un calice di Vermentino o Ciliegiolo.

REGIONI D'EUROPA

Fino a domenica 9 giugno

Genova ospita la manifestazione itinerante Regioni d’Europa – Mercati Internazionali, evento che porterà circa trenta espositori internazionali in Piazza Caricamento.  A partire da giovedi 6  e fino domenica 9 giugno si potranno degustare specialità enogastronomiche in versione street food ed artigianato di qualità. 

Saranno presenti delegazioni di  Spagna, Scozia, Austria, Francia, Olanda, Grecia, Germania, Argentina, Brasile ma anche prodotti tipici alimentari ed artigianali italiani. Il cibo di strada, quello di qualità, sarà protagonista.  Dalla paella spagnola alla pyta greca, dagli arrosticini abruzzesi all’asado argentino, dalla focaccia ligure alle mini crepes olandesi, dalle dolci tette delle monache pugliesi alla picanha brasiliana, dalle bombette pugliesi alle creme al tartufo, dalle specialità siciliane alle birre scozzesi. 

Presente in Piazza Caricamento anche uno stand della delegazione scozzese, dove sarà  possibile scoprire tanti prodotti di quella cultura:  Irn Bru,  whisky, haggis,  shortbread, una selezione di artigianato in Harris Tweed ma soprattutto degustare delle buonisssime birre scozzesi.  Si potrà scegliere tra quelle del più antico birrificio artigianale scozzese, tra stout, indian pale ale e scottish ale. 

MUSICA E SPETTACOLI

DUNA BEACH FESTIVAL

Domenica 9 giugno 

Domenica 9 giugno 2024, il Duna Beach di Chiavari  si prepara ad accogliere nuovamente il Duna Beach Festival, un'intera giornata di musica, divertimento e good vibes dalle 12 al tramonto.

La prima edizione del Duna Beach Festival, svoltasi a settembre 2023, ha riscosso un enorme successo, richiamando un pubblico numeroso e variegato sulla spiaggia di Chiavari. Il format vincente, che univa musica di qualità, intrattenimento e un'atmosfera magica, ha conquistato tutti gli amanti del divertimento.

Forte del successo ottenuto, il Duna Beach Festival si prepara a tornare anche nel 2024 con una veste ancora più ricca e coinvolgente.

Già confermati sul palco Clara e Dargen D'amico, due artisti amatissimi dal pubblico italiano che promettono di scatenare il divertimento con le loro hit.
Un’altra grande forza del festival sarà la sua varietà: si alterneranno alla consolle DJ di fama internazionali (Tommaso Replica, ONESOLO e Alex Guesta) così come numerosi DJ del territorio, la cui valorizzazione è una delle prerogative del festival.

A fare da collante e a presentare tutto l’evento, GDG - Giovanni di Giacomo, volto noto sui social e intrattenitore proveniente dal mondo ScuolaZoo.

PIEVE JAZZ e APERITIVO CONDIVISO

Sabato 8 giugno

L'8 giugno 2024 alle 19.30 in piazza San Michele a Pieve Ligure si terrà - con il sostegno e Patrocinio del Comune di Pieve Ligure e con la collaborazione della Pro Loco, - il primo concerto della rassegna PIEVE JAZZ curata dall'associazione musicale Esperanto con la direzione artistica di Luca Falomi.
Il concerto sarà dedicato alla musica strumentale con il progetto “Naviganti e sognatori”, che è anche il nome del disco d'esordio del  trio Luca Falomi, (chitarra)Max Trabucco (batteria) e Riccardo Barbera (contrabbasso), cui si aggiungesabato sera l'ospite d'onore Daniele Di Bonaventura (bandoneon). 
Musica suggestiva, che richiama a volte ritmi sudamericani, e che evoca distese d’acqua, la potenza della natura con un implicito invito ad inoltrarsi nell’ignoto al di là dell’orizzonte visibile, per ritrovarsi in una realtà dove il tempo sembra essersi fermato. Tutti elementi e ispirazioni interpretate musicalmente con eleganza, raffinatezza, linguaggio evocativo. Ci si immerge in un viaggio nel profondo dell’anima, del mare, del mondo. Un'accuratissima resa acustica rende l’ascolto perfetto per tutti i palati, grazie ad arrangiamenti curati e grande espressività. 

In occasione del primo appuntamento di Pieve Jazz, l'amministrazione propone un'iniziativa di socializzazione aperta a tutta la Cittadinanza: un "aperitivo condiviso": per ogni bevanda acquistata in Piazzale S. Michele la sera dell'8 giugno, verrà offerto un piattino di "stuzzichini condivisi" assemblati con i prodotti offerti da tutti. I prodotti si possono acquistare anche prima dell'evento ed essere depositati negli appositi scatoloni presenti negli esercizi che partecipano all'iniziativa.  L'obiettivo è creare l'opportunità di incontrare persone nuove per godersi una serata all'insegna della buona musica ma anche della convivialità e del cibo condiviso.

LE NUVOLE SOPRA FERRARA. IL VIAGGIO IN ITALIA DI ZBIEGNIEW HERBERT

Sabato 8 giugno

Sabato 8 giugno alle ore 21 nel Salone del Maggior Consiglio di Palazzo Ducale debutta in prima nazionale lo spettacolo "Le nuvole sopra Ferrara. Il viaggio in Italia di Zbiegniew Herbert", con la regia di Sergio Maifredi. Ne è interprete Giuseppe Cederna, in scena con Michele Sganga che esegue al pianoforte musiche di sua composizione. Drammaturgia Giuseppe Cederna e Sergio Maifredi. Consulenza e collaborazione ai testi di Andrea Ceccherelli. E' una produzione Teatro Pubblico Ligure, coproduzione Istituto Adam Mickievicz di Varsavia, con il patrocinio del Consolato Generale di Polonia in Milano, in collaborazione con Fondazione Zbiegniew Herbert di Varsavia e Istituto Polacco di Roma. Lo spettacolo è ospite del XXX Festival internazionale di poesia di Genova "Parole spalancate".

MOSTRE E MUSEI

NOSTALGIA - MODERNITÀ DI UN SENTIMENTO DAL RINASCIMENTO AL CONTEMPORANEO

Fino al 1 settembre

Sarà la Nostalgia il filo rosso che legherà le opere d’arte in mostra nelle sale dell’Appartamento del Doge a Palazzo Ducale di Genova  a partire da domani, giovedì 25 aprile e fino al prossimo 1° settembre. Un’esposizione che muove i suoi passi lungo un complesso itinerario tra le arti figurative dal Quattrocento al Contemporaneo, curata da Matteo Fochessati in collaborazione con Anna Vyazemtseva, è prodotta e realizzata da Palazzo Ducale Fondazione per la Cultura e rientra nell’ambito delle iniziative di Genova Capitale Italiana del Libro.

Nostalgia. Modernità di un sentimento dal Rinascimento al contemporaneo, questo il titolo completo della mostra, raccoglie oltrecentoventi opere tra dipinti, sculture, arti decorative, grafica e volumi illustrati di artisti come Albrecht Dürer, Luca Giordano, Jean Auguste Dominique Ingres, Francesco Hayez, Giovanni Boldini, Giacomo Balla, Giorgio De Chirico, Lucio Fontana, Ives Klein e Anish Kapoor, provenienti da prestigiosi musei e collezioni private italiani e internazionali.

FRANCO MARIA RICCI - L'OPERA AL NERO

Fino al 30 giugno

La Fondazione Franco Maria Ricci in collaborazione con Palazzo Ducale di Genova presenta la mostra Franco Maria Ricci. L’Opera al Neroa cura di Pietro Mercogliano, un omaggio alla figura del grande editore, grafico e collezionista.

Nel corso degli anni sono state dedicate diverse esposizioni alla figura di Ricci come editore, l’ultima tra queste è stata Franco Maria Ricci. I segni dell’uomo tenutasi tra il 2021 e il 2022 a Palazzo Pigorini a Parma. La nuova retrospettiva genovese, inscrivendosi nell’ambito delle manifestazioni di Genova Capitale del Libro, approfondisce in particolare la produzione editoriale di Ricci; il titolo scelto dal curatore è ben spiegato da Laura Casalis nel nuovo numero primaverile della rivista FMR: “So che il titolo della mostra, ‘L’Opera al nero’, può prestarsi a equivoci: se Ricci amava il nero non era per le connotazioni liturgiche o politiche e nemmeno per quelle esoteriche (la nigredo alchemica); il nero – somma e denso impasto di tutti i colori – era per lui il colore della vita. Era anche quello dell’eleganza, ed è in nome di entrambe che questa primavera Franco torna a Genova a concludere in bellezza l’anno di Genova Capitale del Libro”.

Franco Maria Ricci ha un profondo legame con Genova, città dei suoi avi, che la sua famiglia lasciò dopo l’Unità d’Italia per trasferirsi a Parma: questo progetto espositivo nella Capitale del Libro rappresenta quindi anche un ritorno alle origini.

Non solo editore, ma anche grafico e collezionista, Franco Maria Ricci ha dato vita al marchio più prestigioso dell’editoria moderna e ha concepito il Labirinto in bambù più grande del mondo, al cuore del quale si trovano sia la redazione della casa editrice sia la sua vasta collezione d’arte. Cultore della bellezza e maestro di stile, Ricci è stato un punto di riferimento per il  gusto italiano e internazionale; le sue scelte estetiche di editore e designer hanno dato vita a una “maniera” che resta ancora oggi fra i segni indelebili della cultura visuale.

Il percorso espositivo si sviluppa in sette sale che sono strutturate come un vicolo cieco, così che la prima e l’ultima coincidano, come nei più antichi labirinti. Proprio la sala d’ingresso, allestita per assomigliare a una delle storiche librerie che Ricci aveva disseminato in tutto il mondo, ospita una selezione di opere dedicate a Genova e alla Liguria, omaggio alla città e alle origini dell’editore. Le successive sale sono dedicate alle principali collane pubblicate da Ricci, ricostruendo attraverso le opere esposte la carriera del grande editore: i preziosi volumi del suo maestro tipografo Giambattista Bodoni e dell’Encyclopédie degl’Illuministi, le opere d’arte che provengono dalla collezione Ricci (da Luca Cambiaso ad Antonio Ligabue) e la storia della rivista FMR, definita da Federico Fellini non a caso “la perla nera dell’editoria italiana”.

I visitatori possono ammirare inoltre le importanti prove grafiche create da Ricci negli anni Sessanta e Settanta, tra cui spiccano i loghi per Poste Italiane, Cariparma, Alitalia, Smeg, poi le copertine di celebri collane quali I segni dell’uomo, rilegate in seta con le impressioni in oro, La Biblioteca di Babele, con i ritratti degli scrittori disegnati dalla matita di Tullio Pericoli, e La biblioteca blu, dal caratteristico colore azzurro carta da zucchero. E ancora, un’intera sala sarà dedicata alla rivista FMR, con le sue copertine iconiche e “l’invenzione del nero” che, inaspettatamente per l’epoca, avvolge le immagini creando con esse contrasti imprevedibili, anche in virtù della loro perfetta scontornatura.

L’allestimento della mostra, a cura di Maddalena Casalis, dal forte impatto scenografico, è arricchito da video e immagini inediti che raccontano gli incontri, le svolte e i momenti cruciali della vita dell’editore nonché il suo inconfondibile tratto stilistico. 

LUCE E MEMORIA

Fino al 9 giugno

Dopo più di trent’anni sono ancora tante le domande senza risposta che riguardano la Sicilia, Palermo, le stragi compiute dalla mafia e le vittime impossibili da dimenticare. Lo sa bene Tony Gentile, fotoreporter e autore dell’iconico scatto ai giudici Paolo Borsellino e Giovanni Falcone diventato uno dei simboli della lotta alla criminalità organizzata, che ha dedicato la sua carriera, fin da giovanissimo, a raccontare con le proprie fotografie una storie poco chiare e indimenticabili. “Qual è la verità?” si chiede il fotografo palermitano, senza fornire risposte se non quelle interpretabili negli occhi e nelle espressioni dei soggetti immortalati, esposte fino al prossimo 9 giugno nel la Sala del Munizioniere di Palazzo Ducale nella mostra intitolata “Luce e memoria”. 

Un percorso per immagini che accompagna il visitatore in un viaggio in un periodo storico, che tocca sì i momenti degli attentati, delle stragi, delle violenze inconcepibili ancora oggi; ma che sa anche riconoscere quel che ha fatto da contorno, lo sgomento delle persone che hanno assistito ai drammatici eventi, le proteste, il desiderio di dire basta all’orrore. Circa cinquanta scatti, rigorosamente in bianco e nero, in grado di trasportare in un mondo solo all’apparenza lontanissimo. 

AQUA MATER

Fino al 14 luglio 

È ancora la fotografia a essere protagonista nel Sottoporticato di Palazzo Ducale, questa volta con la mostra dedicata al Maestro Sebastião Salgado intitolata ‘Aqua Mater’. Aperta al pubblico a partire da domani, venerdì 22 marzo, e visitabile fino al 14 luglio 2024, l’esposizione contiene quarantadue immagini, stampate in grande formato, di diverse località del mondo: Brasile, Algeria, Antartide, Russia, Mali, Alaska, India, Namibia, Italia.  Dopo la presentazione a Parigi in un padiglione di bambù sotto la Grande Arche nel quartiere della Defense, la mostra arriva  a Genova in occasione della Giornata Mondiale dell’Acqua promossa dall’Unesco.  ‘Aqua Mater ‘è curata da Lélia Wanick Salgado, compagna di lavoro e di vita del fotografo e il percorso espositivo è accompagnato da una traccia sonora composta per la mostra dal musicista François Bernard Mâche, dell’Académie des Beaux Arts. Sarà a disposizione di tutti i visitatori un’audioguida in italiano e in inglese con la storia personale di Sebastião Salgado e i suoi ricordi delle foto presentate in mostra.

Info: https://www.mostrasalgadogenova.it/ 

NATURA DI NOTTE

Fino al 14 luglio 

Il Museo Civico di Storia Naturale “G. Doria” ospiterà, dall’8 giugno al 14 luglio 2024, la mostra “Natura di Notte”, una straordinaria esposizione di 71 opere realizzate dagli artisti Aipan.

Sabato 8 giugnodalle ore 10 alle 12, numerosi artisti AIPAN saranno presenti nella sala della mostra per rispondere a domande e curiosità dei visitatori.

L'Associazione Italiana Per l'Arte Naturalistica (AIPAN), che dal 1999 raggruppa le migliori firme della pittura naturalistica del nostro Paese, presenta nel prestigioso museo genovese una mostra speciale: svelare la vita, gli amori, le cacce degli animali che sanno muoversi dal tramonto all'alba in situazioni difficili per noi umani, non abituati al buio. In questo mondo notturno anche le piante giocano il loro ruolo: sanno attrarre le falene con il loro profumo. Nell'evoluzione delle specie i predatori della notte hanno acuito il tatto, l'udito e le sensibilità olfattive, fino a elaborare nei pipistrelli i meccanismi complessi dell'ecolocalizzazione.

Protagonisti della mostra sono i rapaci notturni ma le opere raccontano anche le specie marine, i predatori africani e di mondi lontani, gli insetti con il loro fiore di riferimento, le luci del crepuscolo e del cielo stellato.

Gli artisti dell'AIPAN, trentuno per questa esposizione, sono i primi sostenitori della protezione della Natura; per questo espongono in musei di zoologia e di storia naturale, in parchi nazionali e regionali, usando la loro arte per trasmettere l'amore per le specie animali e vegetali, facendole così conoscere e promuovendone la conservazione.

La mostra è visitabile con il normale biglietto d’ingresso del Museo nei seguenti orari: da martedì a venerdì dalle ore 9 alle 19, sabato e domenica dalle ore 10 alle 19,30; lunedì il Museo è chiuso.

IMPRONTE. MAGIA DELLA SCULTURA XVI-XVII SECOLO: TRADIZIONI, TRASFORMAZIONI E TESTIMONIANZE

Fino al 16 giugno

presso la Galleria G.F. Grasso e il Giardino F. Delpino verrà esposta la mostra "Impronte. Magia della Scultura XVI-XVII secolo: Tradizioni, trasformazioni e testimonianze" dell'artista Balàzs Berzsenyi, in programma dal 1 al 16 giugno 2024.

La mostra fa parte del progetto "L’Arte in Economica 2024", sotto la direzione di Margherita Casaretto, Assessore della Società Economica di Chiavari. L'evento è patrocinato dal Comune di Chiavari, dalla Città Metropolitana di Genova e da Regione Liguria.

Balàzs Berzsenyi nasce a Budapest nel 1960, e vive e lavora come scultore in Val Fontanabuona dal 1996. Ha partecipato a numerose mostre internazionali, portando la sua maestria a livello globale.

"Impronte" è un'affascinante immersione nel mondo dell’arte della scultura del XVI e XVII secolo. L’artista esplora le tradizioni, le trasformazioni e le testimonianze di un'epoca ricca di creatività, mettendo in luce le tecniche tradizionali di lavorazione del marmo. La mostra presenta una combinazione multisensoriale di danza, performance, poesia, fotografia, musica e canto.

L’obiettivo principale è offrire al pubblico un'esperienza unica, consentendo di sperimentare le antiche tecniche e strumenti utilizzati per scolpire la pietra. Attraverso workshop interattivi guidati dall'artista stesso, i partecipanti potranno apprendere e mettere in pratica le tecniche degli scultori del passato, creando piccole opere d'arte. 

Saranno esposti volti grotteschi, sculture in metallo e stoffe dell’epoca, insieme a fotografie che si fondono con la pittura. Questa contaminazione artistica arricchirà ulteriormente l’esperienza del pubblico. La mostra è curata da Lia Gnecco, con riferimenti storici a cura di Giulia Brignole, musica e canto di Tina Omerzo e danza e voce di Cristiano Fabbri.

Durante l'inaugurazione, il 1° giugno alle ore 17, e nelle date dell'8 e 15 giugno alle ore 18, Tina Omerzo e Cristiano Fabbri presenteranno performance artistiche.

Inoltre, il pubblico potrà sperimentare la magia della scultura con laboratori pomeridiani tenuti dall’artista il 2, 4, 7, 8, 9, 12, 15 e 16 giugno pomeriggio, e al mattino su prenotazione per gruppi e scuole (0185324713)

La mostra sarà aperta tutti i giorni dalle 16:00 alle 19:30 e il sabato e ladomenica anche dalle 10:00 alle 12:00 

Non perdete l'opportunità di immergervi nel magico mondo della scultura del XVI e XVII secolo, esplorando tradizioni, trasformazioni e testimonianze che hanno segnato la storia dell'arte.

POETI ED EROI. DAL PENNELLO ALLA SPADA

Fino al 6 ottobre

Al Museo d'Arte Orientale E. Chiossone è visitabile fino al 6 ottobre la mostra Poeti ed eroi. Dal pennello alla spada, a cura di Aurora Canepari. L’evento è aperto al pubblico. 

La rassegna presenta un focus tematico sulla figura maschile nell’arte giapponese partendo da due figure centrali della cultura tradizionale: il poeta, o letterato, o artista, e l’eroe che, a seconda del periodo storico, è meglio incarnato da un personaggio mitologico o da un semplice uomo capace di gesta eroiche e sovversive, portatrici di valori etici e popolari. 

La mostra vuole proporre al pubblico lo spunto per ragionare sugli stereotipi di genere e culturali, attraverso l’esposizione di numerose opere della collezione conservate nei depositi, contestualizzando la nascita e l’ascesa dell’icona del samurai. Questa figura storica del Medioevo, che nell’immaginario collettivo rappresenta l’uomo giapponese, è il risultato di un lungo processo di narrazione e idealizzazione, il cui fascino è giunto inalterato fino a noi.

A partire dal secolo XII infatti si afferma l’incontrastato potere della casta militare, i cui guerrieri erano chiamati samurai o bushi, che dominò ininterrottamente il Giappone per quasi sette secoli attraverso un sistema feudale governato dal supremo capo militare, lo shōgun. Nell’anno in cui Genova guarda al suo Medioevo, risulta di particolare interesse osservare quali siano state le dinamiche dell’equivalente periodo storico in Giappone e stimolare un confronto tra la figura del samurai e quella del cavaliere. 

L’esposizione si articola partendo dalla figura del poeta con i ritratti dei poeti classici, realizzati dal celebre Hokusai, affiancati dai preziosi oggetti da scrittura che popolavano la scrivania del letterato e si conclude con l’immagine del guerriero, il samurai, narrato attraverso l’esposizione di armi e oggetti dell’aristocrazia militare (buke), elmi kabuto, dipinti e stampe di guerrieri (mushae). 

Oltre al confronto tra il mondo del letterato e del guerriero e i loro punti di contatto e identità, il percorso mette in luce la straordinaria capacità narrativa dell’arte figurativa giapponese: dalle opere che ritraggono gli attori di teatro kabuki mentre recitano le gesta di samurai ed eroi del popolo, alla famosissima serie di stampe di Utagawa Kuniyoshi, nota come Suikoden e i cui protagonisti sono i più fulgidi esempi di coraggio e valore fino alle battaglie della guerra Genpei (1180-1185) che hanno ispirato il più famoso poema epico cavalleresco giapponese, lo Heike Monogatari, narrato in mostra attraverso una straordinaria coppia di paraventi dipinti.

KOZO, CARTA GIAPPONESE D'ARTISTA

Fino al 22 settembre

Alla base dell’esposizione intitolata “Kozo, carta giapponese d’artista”, da domani, sabato 11 maggio visitabile al Museo d’Arte Orientale Edoardo Chiossone, c’è un materiale che ha segnato la storia dell’intero continente asiatico. Visitabile fino al prossimo 22 settembre, la mostra, curata da Stefania Severi, mette in risalto le opere dell’artista giapponese Nobushige Akiyama, che ha creato per l’occasione alcuni degli elementi presenti nell’affascinante museo situato a Villetta Di Negro, nel cuore della città. 

IL RISORGIMENTO A FUMETTI

Fino al 15 giugno

Il Museo del Risorgimento – Istituto Mazziniano ospita la mostra "Il Risorgimento a fumetti”, un tuffo nel passato per un appuntamento da non perdere. Un viaggio affascinante attraverso il mondo dei fumetti contemporanei, un racconto visivo appassionante delle epiche vicende della storia italiana e dei suoi indimenticabili protagonisti.

L’esposizione è incentrata sulle straordinarie tavole di talentuosi fumettisti, tra cui Dante Erasmo Spada, gli Esposito Bros, Tuono Pettinato, Fabrizio De Fabritiis, Alfredo Castelli e Stefano Vietti, Francesco Artibani, Giorgio Cavazzano, Marco Gervasio, Alessandro Sisti, Marco Bosco, Paolo Mottura, Andrea Guglielmino e Corrado Mastantuono. Artisti che hanno dato vita alle storie che potete vedere oscillando tra parodia, racconti ucronici e ricostruzioni storiche.

La mostra è integrata con autentici tesori provenienti dal Museo del Risorgimento, includendo oggetti preziosi, opere d'arte, documenti storici e cimeli appartenuti agli indomiti personaggi che hanno plasmato il destino della nostra nazione. Un ricco apparato didascalico, svolgendo una duplice funzione, ti guida attraverso la comprensione tecnica e stilistica delle opere esposte, nonché nell'approfondimento storico delle eroiche gesta narrate nei fumetti e negli oggetti in mostra.

Questa straordinaria esposizione mira a rendere attuali gli eroi della nostra patria e le loro imprese, comunicando in modo coinvolgente con un vasto pubblico. Con un approccio inclusivo pensato anche per le famiglie, i bambini e gli adolescenti, la mostra offre un'inedita prospettiva.

IcKEA. DESIGN, ARTE E IRONIA

Fino al 23 giugno

Il piano terra del Museo d’Arte Contemporanea di Villa Croce ospita IcKEA. Design, arte e ironia, un progetto nato da un'idea dell'illustratore e designer Elio Micco, che si è sviluppato negli anni in collaborazione con i suoi studenti, prima all'interno del corso di Ergonomia e poi nel laboratorio di Design dell'evento, corso di Laurea Magistrale Desing Prodotto Evento della Scuola Politecnica, Dipartimento Architettura e Design UNIGE.

La rassegna vuole essere un approccio ironico al design industriale osservando come questo venga sempre più contaminato da ambiti artistici, stilistici, artigianali, arrivando a coinvolgere il "fai da te " per le operazioni assemblaggio. In questo caso è esplicito il riferimento a prodotti di uso quotidiano e di largo consumo, prendendo spunto dal fenomeno mondiale rappresentato da IKEA.

La scelta del nome IcKEA ne imita lo stile giocando anche sull'ironia della pronuncia (ubriachezza?). Si è costruito un contenitore e cioè una multinazionale fantasma "senza punti vendita reali che distribuisce i suoi prodotti tramite il passaparola tra una ristretta cerchia di oligarchi a livello mondiale".

Al momento sono stati realizzati 26 i prodotti che andrebbero definire una precisa strategia commerciale basata su "un bassissimo contenuto tecnologico degli oggetti proposti e di conseguenza con larghi margini di guadagno", giocando sul forte richiamo del Made in Italy.

Gli studenti del laboratorio DAD di quest’anno accademico avranno l'incarico di progettare un allestimento che presenti al pubblico l'intera linea di prodotti, di realizzare e gestire la campagna promozionale sui social media, di realizzare un sito dedicato e gestire i rapporti con Design Week. L'allestimento progettato a misura dagli studenti del corso sarà realizzato a carico della Scuola Politecnica UNIGE.

LA METAFORA DEL VIAGGIO

Fino al 31 ottobre

Approda a Genova e ad Alassio “La Metafora Del Viaggio”, l’esposizione personale di Bruno Catalano, tra i maggiori esponenti del panorama artistico contemporaneo. Organizzata con la collaborazione di Comune di Genova, Comune di Alassio e Regione Liguria, l’esposizione è composta da sette sculture monumentali della straordinaria serie “I Viaggiatori”. 

Caratterizzate dalla totale mancanza della parte centrale del corpo e da personaggi eterei, privi di materia, in un gioco di "non finito", quasi michelangiolesco, le opere di Catalano portano lo spettatore a perdersi negli sfondi scelti per le installazioni e a chiedersi perfino come queste figure possano reggersi in piedi.

Tutte le opere di Bruno Catalano rappresentano un "uomo che cammina", una figura caratterizzata sempre da un bagaglio, una valigia, una borsa o uno zaino, che regge con una mano e che lo configura come un viaggiatore che non si sa però da dove viene, né dove vada, lasciando inevitabilmente frammenti di sé lungo il cammino.

I Viaggiatori di Bruno Catalano

“I Viaggiatori” di Bruno Catalano sono personaggi che la scultura immortala nel mezzo di un lungo viaggio, la cui durata, origine e destinazione rimangono a noi ignote. Nella sua opera, questi uomini e queste donne tratti dal mondo del quotidiano assumono una dimensione eroica e diventano simboli di continuità e trasformazione. Con la loro statura monumentale esplorano e raccontano i temi universali dell’esistenza umana: l’identità, la migrazione, il viaggio stesso. Questi individui trasportano all’interno dei loro bagagli dei frammenti di vita e di storia. Il loro destino si lega inevitabilmente alle loro radici, e li mantiene in un equilibrio precario tra il passato e il futuro. Bruno Catalano rappresenta esseri umani, figure sospese che viaggiano, attraversate dalla luce, dal vento e dallo sguardo. Corpi incompiuti dove le parti mancanti diventano finestre nelle quali riconoscersi, metafore di movimento e connessione con il viaggio della vita.

Simone

Con “Simone”, Bruno Catalano ha realizzato il ritratto a figura intera di un giovane veneziano il cui aspetto, al di là della lacerazione caratteristica dell'intera serie dei “Viaggiatori”, evoca il gusto dell'eleganza italiana. Indossa un abito con cravatta e la sua silhouette trasmette l’immagine di una sobrietà elaborata. Da queste vesti nei toni del grigio emergono due tocchi di bronzo brillante: uno è la mano del personaggio che porta la sua grande borsa di cuoio e l'altro è il suo volto. Con espressione serena, il suo sguardo va lontano come per proiettarsi nel futuro, con fiducia e determinazione.

Khadine 

L’uomo qui rappresentato è un personaggio ricorrente nella serie dei “Viaggiatori”, amico e modello di Bruno Catalano. “Khadine” avanza con andatura calma e sicura con la sua valigia alla mano. Dall’alto, sembra scrutare un orizzonte lontano e indiscernibile per noi. Il percorso di quest’uomo senegalese, diviso tra due paesi e due continenti, traccia un parallelo con la questione della diaspora africana, il suo passato e la sua eredità in un mondo globalizzato.

Hubert 

In piedi, in attesa, “Hubert” è stato immortalato in un momento di assenza in cui il suo spirito aleggia altrove. Vestito solamente di un paio di jeans, a torso e piedi nudi, è un viaggiatore umile, che si accontenta di seguire il corso delle cose. Il blu del pantalone contrasta con la pelle bronzea, brillante e grezza, esposta al sole e agli elementi. Il corpo, nonostante il vuoto lasciato, lascia intravedere un chiasmo degno dell’arte statuaria greco-romana, mentre una mano casualmente infilata in tasca conferisce al personaggio tutto lo sdegno e la spensieratezza della gioventù.

Benoît 

All'origine di ognuno dei “Viaggiatori”, Bruno Catalano vede nei suoi soggetti, uomini o donne, un bagliore di ispirazione: uno sguardo, un'espressione, una statura, un dettaglio. Trova in loro la forza, l'originalità e l'umanità di un'opera d'arte. È il caso di “Benoît”, collaboratore e amico di Bruno Catalano alla fonderia d'arte. Il suo aspetto e la sua espressione rinviano a figure mitologiche dell’antichità, come una presenza anacronistica che si ritrova qui, stranamente legata ai ritmi frenetici del presente.

Pierre David Triptyque

Tracce di un viaggio che è allo stesso tempo mobile e immobile. Perché il viaggiatore non è solo chi ha lasciato tutto per un sogno e un altrove. È anche chi, calzato di tutto punto, valigia in mano, nella sua postura diritta e degna, rappresenta ognuno di noi. È con questa idea che Bruno Catalano ha creato “Pierre David Triptyque”, una chiara metafora della nostra condizione umana. Qualunque sia il nostro itinerario, ecco ciò che resterà di noi, effimeri viaggiatori su questa Terra: qualche traccia di materia consunta, derisoria. Un paio di scarpe, una valigia, simboli del lascito di ogni essere umano dopo il suo passaggio. Nella maturità della sua opera, l’artista mostra sempre più il passaggio del tempo; con “Pierre David Triptyque”, propone un emblema grezzo ed eloquente della nostra mortalità, del nostro essere semplici viaggiatori della vita. 

Blue de Chine

“Blue de Chine” è un’opera dedicata a tutti quei lavoratori che giungono da terre remote. La patina di colore blu che avvolge la scultura è un'evocazione all'abbigliamento distintivo degli operai e dei marinai. Bruno Catalano era lui stesso uno di loro, partito dal Marocco e arrivato a Marsiglia con nient'altro che una modesta valigia. Questa scultura celebra l'umanità in movimento e il coraggio dei lavoratori migranti che hanno contribuito a plasmare il mondo in cui viviamo.

Non Finito        

Scultura dal drappeggio che confonde, che ricopre tutta la figura, invisibile, indecifrabile, ineffabile: “Non Finito” rappresenta l’infinità di direzioni, ritocchi, modifiche, su un oggetto d’arte, consentiti dall’argilla. Concretamente, per mantenerla malleabile e morbida, lo scultore avvolge la scultura ogni sera con un canovaccio bagnato. L’artista scrive una poesia in tre dimensioni per questo canovaccio, che gli consente di continuare il lavoro su una statua incompiuta, allegoria del work in progress. L’aspetto mistico di questa scultura esprime lo straordinario spettro delle possibilità della creazione. Scrutando oltre i riferimenti allo stile classico, possiamo notare una reverenza verso i grandi maestri, con i ricchi drappeggi che hanno tanto affascinato questo artista autodidatta. Infine, la scultura parla del lavoro nella sua dimensione assoluta, quotidiana, dell’artista come anche dell’operaio. Bruno Catalano, prima operaio in catena di montaggio, marinaio e poi elettricista, nutre e onora il lavoro manuale fatto di gesti reiterati, con le sue minime variazioni, sempre alla ricerca della perfezione.

HOLLYWOOD IN RIVIERA

Fino al 25 agosto

Ha aperto al pubblico giovedì 30 maggio, presso la Galleria delle Esposizioni al secondo piano del Galata Museo del Mare, la mostra “Hollywood in Riviera. Cronaca delle star del cinema nelle immagini dell'archivio Fotografico Francesco Leoni. Grazie ad una selezione di fotografie rare e inedite, venute alla luce in sette mesi di studio e ricerca sull’Archivio Fotografico Francesco Leoni, e un allestimento immersivo e coinvolgente, la mostra “Hollywood in Riviera” trasporta i visitatori in un'epoca dorata, in cui la Liguria era la destinazione preferita per le celebrità in cerca di relax e divertimento. Il back stage di film girati a Genova e in Liguria, evidenziano la vita degli attori durante la recitazione, con uno spaccato di vita dei luoghi. 

LEGGERE IL TEMPO. LIBRI NELL'ARTE

Fino al 30 giugno

Nelle stanze di Palazzo Lomellino affrescate da Bernardo Strozzi, è visitabile la mostra ‘Leggere il tempo. Libri nell’Arte. XXI secolo’, curata da Laura Garbarino su progetto di Agnese Marengo e Maurizio Romanengo.

Un percorso che si snoda nei quattro ambienti del palazzo dei Rolli e che mette al centro il libro come espressione artistica tramite l’immagine del libro stesso, rielaborato, modificato, distrutto e ricomposto per analizzare il legame che lo stesso ha con l’arte nella visione degli artisti dagli anni Sessanta fino ai giorni nostri. 

LIBRI NELL'ARTE - DAL MEDIOEVO ALL'ETÁ CONTEMPORANEA

Fino al 14 luglio

Dal 28 marzo al 14 luglio, Palazzo della Meridiana ospita la mostra Libri nell’Arte – dal Medioevo all’Età contemporanea, a cura di Agnese Marengo e Maurizio Romanengo. La rassegna, organizzata dall'associazione Amici di Palazzo della Meridiana APS in occasione di Genova Capitale del Libro, ha come concept le trasformazioni dell’immagine del libro nelle opere d’arte in Italia ed espone 80 opere - tra dipinti, sculture, incisioni, installazioni, manoscritti, libri - tra Palazzo della Meridiana, sede principale della mostra, e Palazzo Reale, Palazzo Spinola, Palazzo Rosso, Biblioteca Berio, Wolfsoniana, Accademia delle Belle Arti, Palazzo Lomellino.

Si tratta di opere provenienti da musei, fondazioni e collezioni private di tutta Italia; troviamo Ludovico Brea, Bernardino Licinio, il Moretto, Guercino, Giacomo Ceruti, Xavier Fabre, Angelica Kauffmann, Francesco Hayez, Silvestro Lega, Fortunato Depero, Bruno Munari, Alighiero Boetti, Giulio Paolini, Vincenzo Agnetti, Maria Lai, Claudio Parmiggiani e molti altri. La mostra si sviluppa in cinque sezioni tematiche che evidenziano le caratteristiche distintive dei diversi periodi storici, secondo focus cronologici: La sacralità del libro nel Medioevo: dal codice al libro d’ore, L’Umanesimo laico: scienziati, letterati e lettori, Barocco e Illuminismo: luci e ombre dell’universalità del sapere, Ottocento e Novecento: la borghesia tra ordine e rivoluzione (curata in collaborazione con Matteo Fochessati e Anna Vyazemtseva della Wolfsoniana) e L’età contemporanea: il libro simbolo (curata in collaborazione con Laura Garbarino).

Tutte le info: mostre@palazzodellameridiana.it

REALPOLITIK

Fino al 30 giugno

Una satira pungente, una denuncia sociale a cui si affianca il bisogno di riscrivere una nuova iconografia che, tramite la visione a distanza ravvicinata, diventa capace di distruggere lo stereotipo dell’immagine del politico di turno.

Non ci sono fraintendimenti o dubbi negli scatti di Luca Santese e Marco Valli, fotografi e membri del collettivo Cesura, che in queste settimane proporranno la loro mostra 'Realpolitik 2018 -2023’ a Palazzo Grillo, in vico alla Chiesa delle Vigne.

Chiara Orsetti