La fotografa Valentina Pulinetti accompagna i nostri lettori alla scoperta della flora spontanea ligure. In questo percorso ci presenterà le specie più belle del patrimonio botanico ligure e racconterà le loro caratteristiche particolari e le loro curiosità. L’osservazione e la scoperta di specie botaniche potranno suscitare sorprendenti motivi d’interesse anche ai meno esperti del settore. I colori, le forme e i profumi rendono infatti unica ogni specie botanica. La conoscenza e l’informazione corretta renderà i nostri lettori ancora più consapevoli che tutte le piante, dalle più rare alle più comuni, vanno protette e tutelate dalla raccolta incosciente, perché la scomparsa di anche solo una specie vegetale può avere gravi ed imprevedibili conseguenze. La migliore collezione di piante la si può fare tranquillamente con la fotografia. Chi ama la natura le lascia i suoi fiori
La Sternbergia lutea, la piccola bulbosa dorata.
La Sternbergia lutea, conosciuta comunemente come Zafferanastro giallo, è una piccola pianta bulbosa appartenente alla famiglia delle Amaryllidaceae. Prende il nome dal suo scopritore, il botanico cecoslovacco Kaspar Maria Von Sternberg.
Il genere Sternbergia istituito nel 1805 comprende otto specie, tutte con origini nell’area del bacino del Mediterraneo e dei paesi del Medio Oriente. In Italia una recente revisione tassonomica ha confermato la presenza di 3 specie: Sternbergia, colchiciflora, Sternbergia lutea e Sternbergia sicula. In Liguria è presente soltanto la Sternbergia lutea, che nasce spontaneamente soprattutto nella parte di Ponente. La si può trovare nei prati aridi, nelle boscaglie e negli uliveti dove sporadicamente forma grandi gruppi di corolle dorate.
L’esposizione è indifferente purché non sia completamente priva di irradiazione solare e non manchi l'umidità. Il suo areale di diffusione va dal livello del mare fino ai 1200 m circa d’altitudine. La piccola bulbosa è apprezzabile nel periodo autunnale quando fiorisce con i suoi bellissimi fiori gialli-oro, precisamente tra la fine di settembre e l’intero mese di ottobre.
Solitamente la pianta produce un solo fiore, la cui forma ricorda quello dei crocus, da cui però differisce per il colore e per il numero degli stami (3 nei Crocus, 6 nella Sternbergia). I fiori, di forma ovoidale, sono portati da steli alti circa 15-20cm. Il bulbo ha una forma oblunga rassomigliante ad una pera, possiede numerose radici biancastre ed è avvolto da guaine brune. Le foglie, di colore verde scuro, compaiono durante la fioritura; hanno una forma lineare, sono leggermente carnose e presentano una scanalatura centrale.
La Sternbergia è spesso indicata come la migliore bulbosa a fioritura autunnale ed è ben nota agli appassionati di tutto il mondo. In Inghilterra è conosciuta come Autumn daffodil (Narciso d’autunno) per via della somiglianza dei suoi bulbi con quelli dei narcisi. Non fatevi ingannare dal suo nome comune (Zafferanastro) che richiama il pregiato Zafferano; la Sternbergia, a differenza della nobile spezia, contiene alcaloidi tossici e per questo motivo, risulta altamente velenosa e non deve essere assolutamente consumata o ingerita, in quanto potrebbe causare notevoli danni a livello intestinale e renale provocando emorragie interne.
La Sternbergia lutea è considerata una pianta rara e per questo è inserita nell'Appendice II della CITES (Convenzione di Washington) che promuove la protezione delle specie della flora e della fauna a rischio di estinzione.
Valentina Pulinetti è nata a Sanremo nel 1993. Dopo la maturità Sociopsicopedagogica al Liceo C. Amoretti di Sanremo, ha conseguito la laurea magistrale in Giurisprudenza presso l’Università degli Studi di Genova, discutendo una tesi sui diritti delle donne. Grande appassionata di cavalli pratica l’equitazione fin dall’infanzia. Ama praticare l’escursionismo in montagna. Da circa 10 anni con la sua reflex immortala la flora e la fauna in particolare del Ponente ligure. Ha partecipato a diversi concorsi fotografici nazionali ottenendo alcuni premi e riconoscimenti.
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