News | 22 novembre 2021

Gavirate (VA) da Mamounia si trova l’eccellenza dell’ospitalità marocchina con un tocco d’amore e di cucina italiani

Dopo il Buon Gusto di Varese, Karima Matich ha aperto il suo secondo ristorante, un regalo agli storici e affezionati clienti e anche una sfida contro gli stereotipi. Al suo interno i sapori tipici di una cucina dalle influenze berbere, arabe e mediterranee si fondono con quelli nostrani, in un’atmosfera che porta dritto agli angoli nascosti delle millenarie città marocchine

Gavirate (VA) da Mamounia si trova l’eccellenza dell’ospitalità marocchina con un tocco d’amore e di cucina italiani

Mamounia, in Marocco e nell’intero globo, è sinonimo di eccellenza in una delle arti annoverate nell’agire umano: l’ospitalità

A Marrakesh esiste infatti un hotel che porta questo nome, considerato - con i suoi 100 anni di storia e le sue atmosfere da mille e una notte - il miglior albergo del mondo. 

Ma non serve spendere 1500 euro al giorno (tanto costa una stanza in siffatta reggia) per entrare in contatto e innamorarsi del tesoro che ogni marocchino, anche il più umile di averi, custodisce nel suo cuore: chiunque abbia compiuto un viaggio in quella terra o abbia conosciuto un suo abitante, sa che il rito dell’accoglienza lì si compone di un’ortodossia speciale e fragrante, fatta di generosità, abnegazione, condivisione e qualità anche nella semplicità. Il tutto impregnato di una cultura millenaria. 

Mamounia, da settimana a scorsa, è anche il nome di un locale che assicura di esportare questi crismi anche da noi, precisamente a Gavirate, in viale Verbano 62, dove sta andando in scena il “secondo tempo” della sfida di una donna che in Italia ha trovato modo di farsi amare. Si tratta di Karima Matich: la sua è anche una lotta contro gli stereotipi e i luoghi comuni che vogliono le donne arabe estranee al mondo del lavoro. Lei, con il lavoro, ha confezionato un sogno. Anzi, due.

Il primo è datato 2013 e si chiama Buon Gusto, ristorante pizzeria a Varese, locale che Karima - una laurea in Economia in Marocco e pregresse esperienze nel commercio e come contabile - è riuscita ad aprire 15 anni dopo essere arrivata nel nostro Paese, raggiungendo il marito. Ed è in via Orrigoni che i varesini hanno iniziato a conoscere la sua sapienza in fatto culinario, abbandonandosi a cavalli di battaglia della cucina marocchina come cous cocus, tajine, bastille e briwat preparati alla perfezione. Proprio come si usa nella medina di Fes, una delle città imperiali dello stato africano e luogo di nascita di Karima. Un posto splendido, ricchissimo di storia: un dedalo di viuzze - in cui l’unico navigatore possibile sono gli odori, i colori e le voci dei mercanti - che talvolta si apre in cortili improvvisi e lucenti, marmi sfarzosi e mosaici preziosi.   

Un imprinting per Karima, soprattutto in quello che è stato il suo secondo passo (e sogno): Mamounia, appunto. L’inaugurazione del locale (nel video curato da Fabio Cadringher le immagini della serata), avvenuta sabato scorso, è stata un tripudio: centinaia di persone presenti, invitati illustri come il ministro della Cultura marocchino, gli ambasciatori marocchini d’Italia, Spagna e Vaticano e Rajae Bezzaz, volto noto del programma televisivo Striscia la Notizia, e un chilometrico buffet di pesce freschissimo e dolci tradizionali, in mezzo a divani in stile salon marocain, tappeti, bianche colonne, narghilè, specchi, orpelli dorati e mosaici.

A festeggiare la padrona di casa - che condurrà la nuova avventura insieme allo chef Mario Cannizzaro e al maitre Gebe - anche tutti i clienti che l’hanno apprezzata in questi anni, curiosi di “assaggiare” la sorpresa che Karima aveva in serbo per loro. 

L’autentica anima culinaria del Mamounia, però, è quella che si è svelata da quella sera in poi, in una quotidianità che lo rende inimitabile almeno nel Varesotto: il ristorante infatti propone una sorta di cucina fusion marocchina, in cui pietanze dalle influenze berbere, mediterranee e arabe si mischiano a ricette e ingredienti italiani, in un’inevitabile contaminazione comandata anche dal cuore. 

Fabio Gandini