Le Primule costituiscono un genere botanico comprendente circa 500 specie e sono appartenenti alla famiglia delle Primulaceae. Sono generalmente native delle zone temperate e fredde dell’Europa, dell’Asia e dell’America. Le Primule sono erbacee perenni, rese famose dalle loro splendide fioriture. Il nome scientifico del genere Primula deriva dal latino «primus», a indicare la precoce fioritura rispetto alle altre specie.
Le primule sono infatti considerate anticipatrici del risveglio della natura e della bella stagione e per questo sono diventate anche simbolo d’augurio di buona fortuna, ragion per cui in molti paesi europei viene offerta quale talismano. Non stupisce a tal proposito che le Primule siano entrate nel linguaggio dei fiori, dove sono emblematicamente conosciute come “piante della giovinezza” e del “primo amore”.
Dall’antichità classica giungono notizie riguardanti lo studio di queste piante da parte di Plinio che le chiamava "Erbe delle dodici Divinità” ed affermava che se fossero state prese in pozione nell'acqua, avrebbero curato tutte le malattie. A metà del 1800 l'abate Kneipp prescriveva ai suoi pazienti artritici di bere almeno una tazza al giorno di tisana di Primula per assicurare l'attenuazione dei dolori nello spazio di poche settimane. Era confortato nella sua pratica dall'autorevole giudizio di Linneo il quale aveva affermato in precedenza: "i fiori sono calmanti e favoriscono il sonno". Altre noiose affezioni come l'isteria, le cefalee, le vertigini, furono a lungo curate con decotti ricavati dalle parti fiorite, verdi o disseccate, di Primula. Infatti queste piante hanno virtù officinali, grazie alla presenza di saponina e di due glucosidi (primaverina e primulaverina).
Molte Primule sono state adattate, ormai da secoli, come piante d’appartamento e fioriscono agevolmente in casa sopportando le condizioni artificiali. Hanno fatto ingresso nel mondo del giardinaggio già nel XVIII secolo. Agli orticoltori inglesi va, a questo proposito, riconosciuto il merito di aver iniziato e potenziato il tenace lavoro di selezione e di ricerca di nuove specie, favoriti certamente nella loro impresa dal clima umido e fresco delle Isole Britanniche.
Le Primule nascono spontaneamente nelle zone montane, spingendosi oltre ai 2000 m di altitudine. Crescono nei prati asciutti, sul ciglio delle strade, sugli argini dei fiumi, ai margini dei boschi. I fiori possono essere di vari colori, ma tra le forme spontanee vi è una predominanza del giallo, del rosa intenso e del violetto. Le primule a fiore giallo sono sicuramente le più comuni e le più note.
Il calice è formato da 5 petali ed assume una forma diversa a seconda della specie. La corolla è imbutiforme e solitamente fuoriesce dal calice ma può essere sorretta da un lungo peduncolo. Le foglie sono disposte a rosetta, di colore verde chiaro, crespate, con i margini dentati o ondulati e con la pagina inferiore coperta da lieve peluria.
Le specie spontanee presenti in Liguria sono la Primula veris (Primula odorosa), la Primula vulgaris (Primula comune), la Primula elatior (Primula maggiore), la Primula latifolia (Primula a foglie larghe), la Primula marginata (Primula orlata d'argento), la Primula farinosa (Primula farinosa).
Un discorso particolare lo merita la mitica Primula allionii sopravvissuta sino ai nostri giorni in limitate località delle Alpi del mare. Costituisce una preziosa eredità dell'antichissima vegetazione subtropicale, abituata al clima umido e moderatamente caldo che esisteva nella zona prima delle glaciazioni del quaternario.
Milioni di anni fa, la Primula allionii segnava un areale molto più vasto nascendo su ogni versante delle Alpi, dove è riuscita a sopravvivere in due sole e discontinue località: tra le rupi ed anfratti calcarei al centro della Valle Roya ed una cinquantina di chilometri più a Nord nella Valle Gesso. Secondo una leggenda, la nascita della primula è dovuta a San Pietro che, facendo cadere le chiavi del Paradiso in una zona dell’Europa settentrionale, fece nascere questo fiore, che in alcune zone dell’Inghilterra è ancora chiamato “bunch of keys”, ovvero mazzo di chiavi.
Valentina Pulinetti è nata a Sanremo nel 1993. Dopo la maturità Sociopsicopedagogica al Liceo C. Amoretti di Sanremo, ha conseguito la laurea magistrale in Giurisprudenza presso l’Università degli Studi di Genova, discutendo una tesi sui diritti delle donne. Grande appassionata di cavalli pratica l’equitazione fin dall’infanzia. Ama praticare l’escursionismo in montagna. Da circa 10 anni con la sua reflex immortala la flora e la fauna in particolare del Ponente ligure. Ha partecipato a diversi concorsi fotografici nazionali ottenendo alcuni premi e riconoscimenti.
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