I vini varesini? Esistono, eccome se esistono. E hanno anche una rassegna tutta dedicata a loro, che giunge quest’anno alla settima edizione.
Si tratta della VII Rassegna del Vino Varesino, che si terrà domenica e lunedì 20 e 21 novembre, presso la Sala Bergamaschi di Induno Olona, la stessa in cui stamane è stata presentata l’iniziativa.
L’evento è organizzato da Slow Food Varese, che anche quest’anno conta sulla preziosa collaborazione del Comune di Induno Olona e nel suo assessorato alla Cultura. L’iniziativa ha inoltre il supporto di Camera di Commercio di Varese.
«L’amministrazione comunale da anni collabora con Slow Food, crede nei suoi valori e la sostiene - afferma il consigliere comunale Maurizio Tortosa - L’amministrazione ha sposato fin da subito il progetto, che parte dal Comune di Induno Olona ma accoglie persone da tutta la provincia».
«Siamo molto contenti di essere arrivati alla settima edizione, vuol dire che le sei precedenti hanno funzionato bene - le parole invece di Claudio Moroni del direttivo di Slow Food - La nostra opera di valorizzazione dei prodotti del territorio, tutti i produttori presenti operano secondo inostri principi».
Programma sulla falsa riga di quello delle edizioni scorse: domenica, dalle 10 alle 18.30, al costo di 15 euro si riceverà un piatto con specialità culinarie locali (tra cui la Formaggella del Luinese DOP) e si avrà diritto ad assaggi liberi delle otto cantine presenti in esposizione. Alle 13 si potrà gustare un buon piatto di risotto, al costo aggiuntivo di 5 euro, a cura della Pro Loco di Induno Olona, che Tortosa non manca di ringraziare e definisce «il braccio dell’amministrazione comunale».
Dalle 18.30, poi, una degustazione guidata da ONAV (Organizzazione Nazionale Assaggiatori Vino), per cui è obbligatorio prenotarsi scrivendo a fiduciaria@slowfood.it o chiamando al numero 348 2541790.
La giornata di lunedì sarà invece dedicata al settore HoReCa (hotel, restaurant, café), e consisterà nella degustazione di prodotti di cantine e caseifici locali.
«Nella provincia la metà delle persone non sa che esiste il vino di Varese - continua Moroni - Il nostro principio è che ogni ristorante dovrebbe avere vini varesini. Ci sono almeno sette aziende che producono vino, e tanti giovani stanno cominciando adesso. Abbiamo anche tantissimi prodotti locali, alcuni conosciuti e altri meno».
Alle 11.30 di lunedì, inoltre, verrà presentato Terre di Varese, un progetto che accomuna i produttori di Formaggella Luinese e di vini varesini per la promozione dei prodotti nelle occasioni dei grandi eventi del settore gastronomico locale.
La produzione vinicola dei produttori varesini è stimata attorno alle 50 mila bottiglie complessive all’anno. La maggior parte delle quali sono il nebbiolo della Cascina Piano di Angera e il merlot della Cascina Ronchetto di Morazzone.
«Dopo sei edizioni i produttori sono contenti della rassegna - conclude Moroni - Una volta i vigneti da qui arrivavano fino a Milano, ma poi si persero a causa di malattie e industrializzazione. Alcuni volenterosi nei primi anni 2000 hanno ricominciato a mettere in piedi questi vigneti. Nei primi tempi il vino non era particolarmente buono, ma ora lo è, e alcuni sono anche presenti nelle guide».