Vini | 24 novembre 2023

L’Aransat di Borgo Savaian è il miglior Orange

“A Vinoway Selection 2024” presso Castello Monaci a Salice Salentino, nel leccese, è stato premiato Aransat di Borgo Savaian come Miglior Orange 2024.

L’Aransat di Borgo Savaian è il miglior Orange

Negli ultimi anni, gli orange wine, o vini bianchi macerati, sono emersi come una proposta di tendenza nel mondo vinicolo. Tuttavia, è interessante notare che queste bevande hanno origini profonde nella tradizione contadina, risalendo a tempi molto antichi.

Contrariamente all'idea che siano una novità, gli orange wine rappresentano piuttosto una riscoperta di antiche pratiche enologiche, molto simili ai vini che erano prodotti nelle cantine delle campagne fino agli anni Sessanta.

Questi vini, ottenuti dalla macerazione delle bucce dell'uva bianca durante il processo di vinificazione, offrono una varietà di sfumature aromatiche e gustative non indifferenti né scontate. La pratica di lasciare le bucce a contatto con il mosto conferisce agli orange wine la loro caratteristica colorazione ambrata e una complessità di sapori; pertanto, la tendenza contemporanea degli orange rappresenta un ritorno alle radici, un'opportunità di riscoprire e apprezzare la ricca eredità enologica, dimostrando che l'innovazione spesso attinge dalle pratiche del passato.

Aransat, è un macerato “leggiadro e performante che mostra note di fiori di arancio, cumino, pesche gialle e datteri; corpo pieno, struttura polifenolica e un finale schietto e performante”. Creato per rompere gli schemi, Aransat è un orange concepito con un profondo legame col territorio, ma allo stesso tempo figlio dell’enologia e della tecnica; è dunque un vino moderno e versatile, complesso ma dalla beva facile, sintesi perfetta tra tradizione e innovazione.

Figlio delle più tradizionali uve friulane, raccolte a perfetta maturità, macera in acciaio per circa 90 giorni a una temperatura costante di 18 °C. Questa temperatura relativamente bassa è stata studiata appositamente per permettere di estrarre in maniera più dolce e meno aggressiva le note organolettiche, mantenendo l’acidità volatile più bassa. La fermentazione invece è controllata da lieviti selezionati in azienda. La malolattica viene svolta ad inizio primavera in maniera spontanea.

L’affinamento è svolto in acciaio, mentre una piccola parte viene affinata in barriques di terzo passaggio ed esiste in due versioni: “filtrato” e “non filtrato”. Grazie a queste accortezze tecniche ed enologiche nasce un vino capace di racchiudere in sé la grande identità dei migliori orange friulani.

Il progetto di Aransat nasce dalla passione di un gruppo di amici, ognuno con differenti competenze specifiche: Stefano Bastiani (proprietario di Borgo Savaian), Gabriele Gorelli (primo Master of Wine italiano) e Michele Machetti con la loro società KH Wines, di importanza strategica nel mondo del vino, e l’enologo Nicola Biasi (titolare della società di consulenze enologiche Nicola Biasi Consulting), che così commenta il meritato riconoscimento: “Questo premio dimostra ancora una volta che i grandi risultati si possono ottenere solo con il lavoro di squadra e con tanta attenzione ai dettagli. Anche gli Orange, tipologia di vino spesso associata al concetto sbagliato di vini naturali, per essere di qualità devono essere fatti applicando un’enologia moderna e razionale. Approccio da sempre dimostrato da Stefano e da tutte le persone che lavorano nell’azienda Borgo Savaian."   

                                                                                                            

FULVIO TONELLO

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