Design Week, Salone del Mobile, concerti Rock. Nella stagione dei fiori anche la città si risveglia. Da Porta Nuova all’Arco della Pace, dai Navigli a Brera.
Se una rondine non fa primavera, la quantità di eventi che ogni anno tornano a Milano con la stagione dei fiori non ci può ingannare. Arte, design, musica rock, ce n’è davvero per tutti i gusti – dal Design Week al Fuori Salone, dal MiArt ad Art Week, e poi i concerti-cult (quest’anno, tra l’altro, rivedremo a San Siro Vasco e il “Boss” Bruce Springsteen). Aggiungiamoci le giornate più lunghe e l’aria frizzantina, ed ecco che la voglia di accompagnare i nostri eventi del cuore a una bella mangiata insieme agli amici, a un aperitivo o a un piccolo “ristoro” in seconda serata, diventa irresistibile. Pronti allora a seguirci in un piccolo itinerario milanese alla scoperta del posto giusto per aprire o chiudere ogni appuntamento del calendario-eventi primaverile…
Si comincia dalla Nuova Milano, quella delle guglie in vetrocemento di Porta Nuova. Qui, in Piazza Alvar Aalto, una location che evoca il fascino tipico della New York dei primi anni del ‘900, si trova Al Mercato Steaks & Burgers.
Un ambiente dove deliziare il palato con una serie di proposte e degustazioni in chiave fine dining.
La carne, ispirata alla tradizione delle steakhouse americane, è la protagonista di una cucina contemporanea e innovativa. Il concetto di “Al Mercato Steaks & Burgers” si distingue per la sua fusione franco-americana, evidente sia nella cucina che nell'atmosfera del ristorante.
Il servizio attento e puntuale in sala si ispira all'eleganza francese, mentre l'offerta gastronomica propone una serie di piatti iconici di carne che qui, Al Mercato, occupa un posto centrale nel menu. Due versioni: "Steaks" con tagli pregiati e audaci abbinamenti di contorni, e "Burgers" gourmet (della Macelleria Sergio Motta), disponibili in diverse varianti e personalizzabili con ingredienti extra.
Abbinamento floreale suggerito: osservazione di papaveri e piante che fioriscono nell’area della BAM – la Biblioteca degli alberi
Da Porta Nuova deviamo verso uno dei luoghi simbolo della movida milanese: i Navigli. Ebbene, anche qui, scartati i “mangifìci” e le trappole per turisti, si possono trovare rifugi sicuri, dove rifocillarsi con gusto e stare bene, come il 142.
Il concept è quello di uno spazio unico dove poter vivere i quattro momenti della giornata con l’accoglienza di due anime: la sala e la cucina, il tutto in un contesto allegro e luminoso.
Colazioni, pranzi, aperitivi e cene, a darvi il benvenuto ci sarà il trio composto dalla fondatrice Sandra Ciciriello, ben nota nell'ambito gastronomico milanese, dallo chef patron campano Nello Barbieri e dalla sous chef Chiara Orrù. L’arcano del nome “142” (no, non è il numero civico!), si svela pronunciandolo all’inglese: one-four-two, "uno per due".
Un invito a condividere cibo e affetto, senza trascurare il bere bene, come capirete dando una semplice occhiata alla superlativa carta dei vini.
Il menù a pranzo e cena si rinnova settimanalmente con proposte di pesce, vegetariane e di carne, seguendo la creatività degli chef Nello e Chiara. Gli "evergreen" rappresentano la massima espressione della loro voglia di stupire. Tra di essi spicca il classico spaghetto con emulsione di bottarga di muggine, ribattezzato "Oro Mio" per il suo colore sfavillante. Le tartare di pesce crudo, attentamente selezionato da Sandra, varia ogni settimana in base alla fantasia degli chef. Un'altra creazione, "Omaggio a Lucio Fontana", presenta su una tela le acciughe del Cantabrico accompagnate da burro e pane tostato, a sostituire i famosi “tagli” dell'artista.
I dolci rappresentano la sintesi perfetta delle abilità tecniche e degli ingredienti insoliti. Tra i più celebri troviamo il "Tiramisuovo", una rivisitazione del classico tiramisù, e "Pop Corn", dei bon bon al mais e caramello.
Abbinamento floreale suggerito: osservazione della fioritura del glicine in Alzaia Naviglio Grande 4, vicino al vicolo dei Lavandai.
Milano è una città che sa sorprendere, dove l’innovazione s’incontra sempre con la tradizione. Facile passare dal design di piazza Gae Aulenti a luoghi storici come l’Arco della Pace, o “l’Arch del Sempion”, che fa già un po’ Parigi… fino Al Locale.
Qui gli amanti della buona cucina possono trovare conforto sedendosi al Locale. Un ristorante che nei suoi menu sposa semplicità e raffinatezza, presentando una selezione di prodotti provenienti da piccole aziende locali, situate entro un raggio di cento chilometri dal capoluogo lombardo.
Tra le invitanti proposte del menu si possono trovare autentiche delizie come le chicche di patate saltate alle erbe fini, con robiolina mantecata, pere crude e cotte in mostarda, nocciole tostate e germogli, oppure la lingua salmistrata di manzo, cotta a bassa temperatura e grigliata, accompagnata da sedano rapa preparato in due consistenze: al forno e in crema, con fondo bruno all’aglio nero e ravanelli.
Il bancone propone salumi e formaggi accuratamente selezionati, disponibili non solo come antipasto, ma anche per l’aperitivo.
Per accompagnare le portate, il menu offre una selezione di vini provenienti da piccole cantine locali, disponibili esclusivamente al calice, tra cui spicca il metodo classico 100% pinot nero della cantina Corte Fabbri. Questi vini sono preziosi per le ridotte quantità di bottiglie disponibili in commercio, offrendo agli ospiti un'esperienza enologica unica e autentica.
Abbinamento floreale suggerito: osservazione della fioritura di glicini in via Mario Pagano.
Negli ultimi anni in zona Navigli è stata aperta l'ultima macelleria milanese dell'insegna Mannarino.
Un nome evocativo delle celebri macellerie di quartiere con cucina, il locale nasce dalla passione per la carne di due giovani amici con il sogno di rinobilitare l’antica “arte” del taglio. Il termine “mannarino” indica il coltello da cucina con cui i macellai di paese tagliano la carne sul banco – una piccola mannaia – e questa parola ha finito con l’identificare il macellaio di fiducia nel lessico popolare. All’interno dei punti vendita de Il Mannarino è possibile acquistare carne di prima qualità al banco oppure gustarla direttamente al tavolo, accompagnata da specialità culinarie tradizionali e da un buon calice di vino.
Dalle famose Bombette, involtini di carne realizzati con pregiato Capocollo di Maiale 100% italiano (fatte a mano dal ripieno irresistibile) alla Tartare di manzo con midollo, gremolada e pane croccante al Purè di patate con capocollo, questi sono i numerosi i piatti del menu de Il Mannarino, l’insegna punto di riferimento per gli amanti della carne buona e di qualità. La carta è stata finalizzata con il contributo dei clienti più affezionati del brand, che hanno potuto assaggiare e “giudicare” in anteprima alcune portate della rinnovata proposta, ideata dai due fondatori Gianmarco Venuto e Filippo Sironi insieme all’esperto team di macellai e cuochi.
Abbinamento floreale suggerito: osservazione della fioritura di magnolie ai Giardini Indro Montanelli, entrando da Piazza Cavour o Piazza Guglielmo Oberdan, di fronte ai Caselli Daziari in fondo a corso Buenos Aires.
L’ultimo indirizzo del nostro tour è a cavallo tra uno dei quartieri più glamour di Milano – Brera, un tempo ritrovo bohémienne, oggi luogo dell'eleganza e delle case dei vip – e il Castello Sforzesco. Affacciata alla via Cusani, si trova OBICÀ.
Parola che in dialetto napoletano significa “Eccolo qua”, è un locale che offre al pubblico italiano nel suo Mozzarella Bar con un ristorante-pizzeria informale e contemporaneo presente con un corner anche nella Food Hall al settimo piano della Rinascente in Piazza Duomo.
Obicà si distingue per la qualità delle Mozzarelle di Bufala Campana DOP e i piatti della tradizione italiana, a partire dalla immancabile ed iconica Obicà Pizza, ottenuta dall'unione di lievito madre naturale e farina del Molino Paolo Mariani, e sottoposta a una lenta lievitazione di almeno 48 ore ottima, dalle classiche a quelle con ingredienti pregiati come il capocollo di Martina Franca e la mortadella Favola Gran Riserva. Non mancano le opzioni "evergreen" come il "Calzone", preparato con mozzarella di bufala, filetti di alici, scarola, pinoli, uva passa, capperi e pomodoro biologico.
Abbinamento floreale suggerito: osservazione della fioritura dei glicini che si trovano sul muro dell'Osservatorio astronomico, in via privata Fratelli Gabba 10, nell’Orto botanico di Brera e sul retro del Duomo in corrispondenza dell’abside.
MAISON BURTIN
A Milano, si sa, con tutti questi eventi c’è sempre un buon motivo per brindare, e allora fatelo seguendo il nostro consiglio, con una ottima bottiglia di Hommage à Gaston Burtin Brut cuvée che col suo bouquet di profumi floreali, note fruttate e di miele, rappresenta l'ideale champagne per brindare durante il vostro soggiorno a Milano
Questa cuvée, versatile e di facile beva è caratterizzata da un blend di tre varietà storiche nella regione della Champagne - Chardonnay, Pinot Nero e Pinot Meunier - unito a vini Riserva, invecchiati tramite Metodo Solera e la potete trovare da Terrazza Triennale, Ristorante Pisco e Pandenus a Milano.
www.maisonburtin.com ; terrazzatriennale.com ; www.piscomilano.com ; www.pandenus.it
Che sia un brindisi al design, alla musica o alla buona compagnia, a Milano c'è sempre un motivo per celebrare e gustare la vita al massimo.