Vini | 24 aprile 2024

L’azienda siciliana Firriato ha portato al Vinitaly la sua passione per la viticoltura eroica sull’Etna

Tra arte e spumantistica tutte le nuove proposte che raccontano i colori di un terroir unico al mondo

L’azienda siciliana Firriato ha portato al Vinitaly la sua passione per la viticoltura eroica sull’Etna

Viticoltura eroica e arte spumantistica sono state le tematiche fondamentali che Firriato ha raccontato in una delle occasioni più attese dell’anno, ossia alla 56esima edizione del Vinitaly svoltasi dal 14 al 17 Aprile 2024

Irene Di Gaetano, presidente dell’azienda, ce lo racconta così: “Siamo felicissimi di partecipare alla Fiera veronese, da sempre un’occasione di dialogo e arricchimento personale. Raccontiamo i colori di una terra dalla grande vocazione vitivinicola, con particolare attenzione alle collezioni figlie della viticoltura di montagna. L’Etna è un luogo straordinario, un terroir unico al mondo, riflesso di eccezionalità, bellezza e fascino”.

C’è ovviamente spazio per le ultime annate dei Cru “Vini di Contrada”: 2022 per i vini bianchi Cavanera Contrada Verzella e Cavanera Contrada Zottorinotto, 2020 per i vini rossi Cavanera Contrada Marchesa e Cavanera Contrada Zucconerò.

La gamma dei vini Firriato prosegue quindi sul versante settentrionale del Vulcano attivo più grande d’Europa con la linea “Etna Classic”: Le Sabbie dell’Etna bianco 2023, Le Sabbie dell’Etna rosato 2023 e Le Sabbie dell’Etna Rosso 2021, tutti prodotti varietali e verticali, capaci di soddisfare ogni palato, espressione autentica delle peculiarità del terroir vulcanico.

I PROTAGONISTI

Tra i protagonisti in degustazione spicca il Gaudensius, spumante metodo classico declinato in cinque differenti espressioni: Blanc de Blancs e Blanc de Noir con minimo 36 mesi di affinamento sui lieviti, un Rosè con almeno 24 mesi e un Pas Dosè di almeno 48 mesi. Completa la collezione di spumanti il Gaudensius Vintage: una pregiata interpretazione di Nerello Mascalese in appena 2.000 bottiglie che affina oltre 100 mesi sui lieviti.

L’impegno di Firriato sull’Etna ha portato inoltre alla scoperta e valorizzazione di una parcella di vigneto di Nerello Mascalese composto da piante prefillossera a piede franco, la cui età, attestata da analisi scientifiche, è di almeno 150 anni.

Da queste viti Firriato ha creato un Etna DOC riserva prefillossera, il Signum Aetnae, ovvero “Il Simbolo del Vulcano”, una produzione a tiratura limitata che nell’annata 2015 ha espresso 2436 bottiglie. L’azienda ha deciso di dotare questi esemplari di un complesso sistema di anticontraffazione e di innovazione tecnologica: tutte le bottiglie vengono numerate, possono essere iscritte in Blockchain ed essere dotate di NFT in un processo altamente tecnologico presentato in anteprima lo scorso ottobre alla Milano Wine Week.

MADE IN ITALY

Firriato, con grandissimo entusiasmo, ha accolto il numerosissimo pubblico giunto al Vinitaly 2024 all'insegna del Made in Italy enologico (ricordando che proprio quest’anno la Giornata Nazionale del Made in Italy è stata celebrata per la prima volta proprio a cavallo del Vinitaly, il giorno 15 aprile 2024).

La kermesse veronese ha anche rappresentato l’occasione giusta per valorizzare e promuovere l'eccellenza Firriato affidandosi ai suoi esperti collaboratori che all'interno di un intenso programma di masterclass, presentazioni e incontri hanno intrattenuto le 97mila presenze distribuite nella quattro giorni del Vinitaly registrando un clima di fiducia da parte sia del gran numero di degustatori privati, sia da operatori del settore – nazionali e internazionali – che hanno dettato il passo degli appuntamenti specialmente nei giorni feriali, meno battuti dalla massa di appassionati.

TRAVEL

Per non attendere impazientemente il prossimo appuntamento di Verona, già fissato dal 6 al 9 aprile 2025, il nostro consiglio è quello di valutare una delle tre esperienze proposte dalle Hospitality di Firriato, nei resort trapanesi di Baglio Sorìa e Calamoni di Favignana, oppure quello situato alle pendici dell’Etna, il Resort Cavanera Etnea, particolarmente interessante perché offre l'opportunità di immergersi direttamente nell'energia del vulcano, grazie all’invidiabile posizione tra gli storici comuni di Castiglione di Sicilia e di Randazzo.

Posizionata alle pendici dell'Etna, a circa 600 metri sul livello del mare, Cavanera è un’oasi di relax incastonata a cavallo dei vigneti di Nerello Mascalese, Nerello Cappuccio, Carricante e Catarratto. I colori del Parco dell’Etna, sito UNESCO (www.unescoparcoetna.it) si fondono negli arredamenti interni, coniugando lo stile moderno con il fascino tipico del paesaggio siciliano.  

Da qui è impossibile non cedere al fascino di “Idda” (storico appellativo dell’Etna) o del meno noto – ma non per questo meno affascinante – vulcano spento del Monte Mojo (www.parcoalcantara.it), entrambi ricchi di mete raggiungibili via auto, bike, cavallo o a piedi, grazie a una rete di strade e sentieri che offrono infinite possibilità di esplorazione. E poi c'è il fiume Alcantara, che scorre a breve distanza: in soli 10 minuti di auto, si possono raggiungere le Gurne dell'Alcantara, una zona pianeggiante del letto del fiume che, attraverso una serie di "salti", si trasforma nel percorso delle celebri Gole.

E cosa c’è di meglio che tornare in questo Resort, dopo una giornata sotto il sole (che sia nei monti oppure al mare), e rilassarsi beatamente in una piscina immersa nei vigneti sotto l’ombra del vulcano, magari degustando un calice di vino nell’Etna Wine Bar che affaccia proprio sulla piscina? Provare per credere!

IMPERDIBILE ASSAGGIO

Da Firriato c’è davvero l’imbarazzo della scelta, ma quella che mette d’accordo tutti potrebbe essere un vino rosato, tipologia che sta guadagnando sempre più attrattività, interesse e consensi sia tra gli appassionati che tra gli esperti del settore, tanto in Italia quanto all'estero. La sua popolarità risiede nella sua versatilità, facilità di abbinamento, freschezza, vivacità, informalità ed economicità. Le ricerche indicano un aumento costante del suo consumo, anche da parte di consumatori più esigenti.

Questo crescente successo ha portato da qualche tempo all'emergere di una vera e propria "Rosé Revolution", con i produttori che dedicano sempre più attenzione ai vini rosati, ottenendo risultati davvero interessanti in termini di qualità. Un esempio significativo di questa evoluzione è indubbiamente il Metodo Classico dell'Etna, il Gaudensius, nella sua versione Rosè, che rappresenta una delle migliori espressioni di questa tendenza.

Gaudensius Rosé della linea Volcanic è classificato come Etna Spumante D.O.C. da vitigno di Nerello Mascalese con un affinamento 20 mesi in bottiglia a contatto con i lieviti per oltre 24 mesi, con frequenti “coupe de poignée” per favorire la complessità olfattiva. Di colore rosa pallido, toni di pesca, spuma soffice ed elegante, con perlage sottile: al naso si percepiscono fini note floreali su sfondo di frutti rossi, fragranze di melograno, ricordi di agrume; in bocca il sapore complesso, di buona struttura, incede sapido e cremoso, di lunga persistenza.

Un assaggio di Sicilia alla portata di tutti, da portare a casa come ricordo dell’esperienza o da degustare preventivamente in vista di un viaggio ancora da organizzare.

                                                                                                                                                            

Fulvio Tonello