Itinerari | 12 giugno 2024

Francia: alla scoperta di Gustave Caillebotte e della sua Casa-Museo a Yerres.

Un viaggio nel tempo tra arte, natura e gastronomia

Francia: alla scoperta di Gustave Caillebotte e della sua Casa-Museo a Yerres.

Nel 2024 si celebrano, soprattutto in Francia, con una serie di mostre e manifestazioni, i 150 anni dell’Impressionismo, e questa può essere l’occasione per scoprirne alcune personalità significative, anche se non così celebri come i grandi nomi legati al movimento artistico, che nel 1874 diede una svolta alla storia della pittura.  Gustave Caillebotte (1848-1894), ad esempio, alla sua epoca fu un pittore ben conosciuto, ma il cui lavoro ebbe la consacrazione ufficiale   solo con la mostra tenutasi al Grand Palais nel 1994, a cento anni dalla prematura scomparsa.

L’occasione per “incontrare” l’artista, a cui si devono   capolavori oggi esposti al Musé d’Orsay di Parigi, è la visita alla Maison Caillebotte, la Casa –Museo che, dopo anni di abbandono, nel 2017 ha riaperto le sue porte, grazie a un accurato e appassionato lavoro di restauro, a cui partecipò attivamente Valérie Dupont-Aignan , attuale direttrice del Museo, e al forte impegno del Comune, proprietario del complesso.  La tenuta, oltre all’edificio principale, comprende un parco paesaggistico all’inglese con varie “follie ornamentali”, l’Orangerie e la Ferme Ornée (entrambe adibite ad esposizioni temporanee, sempre di altissimo livello), lo Chalet svizzero, che ospita il Café Gustave, un ottimo ristorante e sala da tè.

 Essendo situata nella città di Yerres nell’Essonne, a soli 20 km da Parigi, e raggiungibile comodamente in RER, la Maison Caillebotte è dunque la tappa più vicina alla capitale del Circuito impressionista, comprendente Giverny, celebre dimora di Monet, e Auvers-sur-Oise, legata a Van Gogh, Pissarro e Gauguin.

La tenuta di Yerres , casa di villeggiatura acquistata dal ricco commerciante di tessuti Martial Caillebotte, anche giudice al Tribunale di Commercio di Parigi,  e padre di Gustave, ospita la famiglia  durante le estati dal 1860 al 1879,  e le sue atmosfere, il grande parco, il  placido fiume Yerres che lo attraversa, sono d’ispirazione per il giovane  che si misura come pittore anche affrontando  soggetti moderni, quali vedute di Parigi (esemplari  Il Ponte d’Europa e Strada di Parigi, durante la pioggia) , scene d’interni , quali Giovane uomo alla finestra, ritratti. 

La sua pittura, che volge sempre più a tonalità chiare e luminose lo avvicina al gruppo degl’Impressionisti. Avendone le possibilità economiche e provando amicizia per loro che, non ancora riconosciuti, versano spesso in condizioni d’indigenza, egli con generosità li aiuta economicamente e ne acquista molte tele, autentici capolavori, base di una significativa collezione, alla sua morte lasciata allo Stato Francese e oggi in gran parte esposta al Musée d’Orsay. Osteggiato dall’arte ufficiale, Caillebotte nel 1876 viene integrato nel gruppo degli “Intransigenti” e un’ulteriore mostra comune, nel 1882, evidenzia le sue nuove fonti d‘ispirazione, legate in particolare alle spiagge e al mare.

La proprietà, alla morte della madre, viene venduta da Gustave e dal fratello Martial (musicista e compositore, fotografo di talento, egli ha lasciato dell’artista immagini iconiche, come quella con il cane Bergere sulla piazza del Carrousel), per acquistare in seguito la tenuta del Petit Gennevilliers, vicino al circolo della Vela di Parigi. Qui, oltre a dipingere, il pittore si appassiona all’orticoltura e allo yachting, dedicandosi al canottaggio, alle regate, e progettando innovative imbarcazioni come architetto navale autodidatta.

Oggi la Casa Caillebotte,  detta il Casino, ci trasporta nelle atmosfere  raffinate ed eleganti di un’abitazione di metà Ottocento, quella in cui la famiglia dell’artista trascorse estati felici,  iniziando dalla cucina con piastrelle in ceramica di Delft,  integrata nel bel negozio di souvenir, alla sala da pranzo , ricostituita con mobili in palissandro in stile Carlo X e, alle pareti, un  panorama dipinto secondo la moda dell’epoca, e poi  , sempre a piano terra, conducendo al Salone, le cui pareti sono decorate da papier-peint con scene mitologiche.

 La Sala da biliardo non può non ricordare la famosa tela Il Biliardo, mentre quella dei Giochi e della Musica, con i suoi tendaggi orientaleggianti, evoca Il ritratto di Zoe Caillebotte.  La sontuosa Stanza da letto in stile Impero, dominata dai colori verde e oro, ha mobili disegnati dal famoso maestro ebanista Martin-Guillaume Biennais, alla cui vedova appartennero, e che i Caillebotte, quando acquistarono la proprietà, vollero conservare. Nello studio dell’artista vengono esposti suoi lavori insieme ad altri di pittori a lui contemporanei.  Spettacolare è la sala con la riproduzione della tela Sandolini sullo Yerres, a cui è accostata una barca, a ricordare la passione di Gustave per la navigazione.   

Un’altra esperienza che richiama le tele dell’artista e, in generale le luci, i soggetti e i colori cari agli Impressionisti, è quella del vasto parco, dove Caillebotte realizzò ben 80 dipinti. Oltre ad avere maestosi, talvolta esotici alberi e aiuole fiorite, questo è disseminato di costruzioni e statue evocative: l’Esedra, ispirata all’antichità greca, l’Orangerie, la Cappella in stile romanico-gotico, edificata per Alfred, il fratello sacerdote di Gustave, la Ghiacciaia, sormontata da una piccola Pagoda orientale, la Voliera. E poi, oltre alla Serra e a meravigliosi cespugli di rose, l’Orto, una piccola chicca, che continua a produrre fresche verdure e frutti, un luogo bucolico da cui l’artista fu spesso ispirato.

E, per completare un meraviglioso, idilliaco percorso tra arte e natura, non può mancare la gioia delle papille gustative, nell’elegante ristorante gastronomico Café Gustave.  Qui, proprio in occasione dei 150 anni dell’Impressionismo, si possono assaggiare ricette elaborate a partire da quelle dei pittori, celebrati da tale anniversario. A Yerres, come nell’ Ile-de-France e in Normandia, per tutto il mese di giugno vengono infatti presentati i menu “Les Papilles Impressionistes”, “Le Papille impressioniste”. Il Café Gustave propone dunque, per cominciare, “Uovo bazzotto, ratatouille, melanzana impanata, pesto”, quindi “Agnello laccato al miele, vellutata di polenta, zucchine arrosto, salsa vergine al basilico”, per terminare in dolcezza con” Eclair albicocca-limone, sorbetto di limone verde al basilico”, in un’autentica sinfonia di sapori, profumi e colori … impressionisti! 

Maison Caillebotte, 8 rue de Concy, Yerres, tel. 0033180372065, maisoncaillebotte.fr

Ferme Ornée, Fino al 22 settembre esposizione “Presenze”. Tesori fotografici della collezione Gilman e Gonzales-Falla

Orangerie – fino al 23 giugno” Béatrice Helg – Un mondo Luminoso”

Aperti tutti i giorni, lunedì escluso, 14-18,30.

Parco: tutti i giorni giugno-luglio-9-21, agosto-settembre 920, ottobre-marzo 9-18, aprile 9-20,30

Iledefrance.fr/papilles-impressionistes

Atout France Italia, www.france.fr/it

Air France, www.airfrance.it

Claudia Sugliano