Eventi | 01 gennaio 2025

Santhià (VC): lunedì 6 Gennaio al via le celebrazioni del Carnevale Storico

Il Presidente della Pro Loco, Fabrizio Pistono: “Siamo felici di rinnovare anche per il 2025 la grande tradizione del Carnevale Storico di Santhià, che per la nostra cittadina è da secoli motivo di orgoglio e fiore all’occhiello”

Santhià (VC): lunedì 6 Gennaio al via le celebrazioni del Carnevale Storico

Il Carnevale Storico di Santhià, il più antico del Piemonte e uno dei più antichi d'Italia con oltre 900 anni di storia, il 6 gennaio darà ufficialmente inizio alle celebrazioni con l'inaugurazione del "Tempo Carnevalesco". Questo giorno tradizionale segna l'avvio della stagione delle “Pule” e del “Carve’”, il termine piemontese per Carnevale.

Fino all'inizio della Quaresima, le "Squadre ʼd la Pula", composte da ciascuna Compagnia Carnevalesca della città e accompagnate da sei musicisti della Banda Musicale di Santhià, si sposteranno di casa in casa per raccogliere offerte. Le donazioni, chiamate 'Pula', includeranno beni di consumo tradizionali come galline, salame, denaro per il sale e fagioli, elementi essenziali per la preparazione della fagiolata, piatto tipico offerto alla comunità. Ogni giorno si concluderà con la "Cóngrega", un'asta caratteristica in cui le squadre si sfideranno in un'atmosfera di divertimento e scherzi, rilanciando il valore delle offerte raccolte.

Il ricco programma delle celebrazioni avrà inizio la sera di lunedì 6 gennaio con una sfilata in Corso Nuova Italia, la via principale di Santhià, a partire dalle 17.30. Il corteo, guidato dalle Autorità Carnevalesche e dalle due maschere simbolo, Stevulin d’la Plisera e Majutin dal Pampardù – impersonati per l'edizione 2024 da Alessandro Trinchero e Giulia Pisani – sarà accompagnato dai Magnifici Cavalieri, dalla Direzione, dallo Stato Maggiore e da tutte le Compagnie di carristi e Gruppi mascherati. Seguiranno il Corpo dei Pifferi e Tamburi, la Banda Musicale Cittadina e i Giovani, percorrendo le strade del centro storico in un'atmosfera di festa e tradizione.

Origine delle maschere simbolo del Carnevale Storico di Santhià: Stevulin d’la Plisera e Majutin dal Pampardu’

Le maschere attuali del Carnevale Storico di Santhia’ sono relativamente recenti, almeno se si considera il contesto storico secolare in cui si svolge. Vennero infatti create nel 1929, a somiglianza delle maschere torinesi Gianduja e Giacometta. Prima di tale data non si sentiva la necessità di avere due specifiche maschere locali, in quanto gli Abbà, da secoli, con i loro abiti sgargianti, rappresentavano direttamente le diverse autorità carnevalesche. Le maschere furono quindi create, a Santhià come in molti altri centri piemontesi, per dare una ventata di freschezza e far rivivere antiche tradizioni, come i fasti dell’antica Badia. Nel 1934 si fece strada l’esigenza di identificare le maschere con concrete figure umane, per cui si pensò a due giovani provenienti dalla campagna, e precisamente da due cascine con terreni non propriamente ricchi: Majutin arrivava dal Pampardù (“Panperduto”, in italiano), una cascina posta nel punto più alto del territorio comunale, mentre Stevulin abitava alla cascina Plisera (“Pellizzera”, in italiano), non lontano dal confine con Tronzano, paese a pochi chilometri da Santhia’. Stevulin è il classico contadino furbo, coraggioso, il classico “scarpa grossa e cervello fino”, pronto a denunciare e condannare le storture, gli abusi e il malvezzo locale; Majutin invece è la regina della casa, umile e modesta. Sebbene le due maschere vengono impersonificate nel Novecento, le “vicende” attorno alle quali ruota la loro storia sono ambientate in epoca medievale: la leggenda narra infatti che i due giovani, volendo contrarre matrimonio, avrebbero dovuto sottostare alle richieste di “jus primae noctis” del signorotto locale, che pretendeva il pagamento di una tassa per consentire lo stesso.

Per maggiori informazioni, visitate il sito ufficiale del Carnevale Storico di Santhià, all’indirizzo: https://www.carnevalestoricosanthia.com/