Chiuso da giugno 2024 per ristrutturazioni finanziate con due milioni di euro dal PNRR del Ministero della Cultura, l'Orto Botanico di Pavia riaprirà in primavera 2025 con un aspetto rinnovato. Sono state introdotte nuove collezioni e ristrutturate le Serre Scopoliane, dedicate al naturalista Giovanni Antonio Scopoli. Inoltre, sono stati restaurati l'edicola commemorativa per l'imperatore Francesco I e diverse fontane, oltre a migliorare l'ingresso da via Sant'Epifanio, anche se la scalinata in pietra non è ancora utilizzabile.
La direttrice Silvia Assini ha dichiarato che, nonostante alcuni interventi siano ancora in fase di completamento, sono pronti a riaprire e invitano la città a partecipare alla Festa del Roseto per scoprire le novità, migliorando l'accessibilità e la fruibilità dei percorsi didattici.
L'Orto Botanico, il più antico della Lombardia e parte del Sistema Museale dell'Università di Pavia, ospita specie storiche tra cui il Platano di Scopoli, monumentale albero di 247 anni, e nuove collezioni di arbusti e rododendri. Tra le specie ospitate figura il celebre Platano di Scopoli, albero monumentale piantato proprio dal celebre naturalista, che raggiunge 45 metri di altezza e che quest'anno compie 247 anni di età. Si trova nell'Arboreto, dove è possibile ammirare decine di alberi vetusti, oltre a nuove collezioni di arbusti autoctoni e di rododendri, al Vigneto proibito e alla Vasca delle rane, che riproduce in piccolo gli ambienti palustri pavesi scomparsi.
Tra le nuove collezioni che si potranno ammirare alla riapertura si segnalano: un nuovo Irideto (collezione di iris), una Torbiera con piante carnivore tra cui alcuni esemplari di Sarracenia, un Bambuseto con messa dimora di diversi cultivar di bambù. Le collezioni storiche sono state arricchite con esemplari appartenenti a cultivar antiche (ma anche moderne e specie selvatiche) di: azalee (Rhododendron), rose (Rosa), ortensie (Hydrangea e generi affini), camelie (Camellia e generi affini), bulbose e rizomatose (tra cui Dahlia, Hosta, Tulipa, Crocus, Fritillaria, Narcissus, Gladiolus), alberi da frutto, arbusti, piante acquatiche e palustri, sia appartenenti alla flora autoctona sia d'interesse ornamentale ed estetico.
Sono state inoltre restaurate l'edicola celebrativa (1818) dedicata da Domenico Nocca all'imperatore Francesco I d'Austria, detto l'Imperatore dei fiori, e le Fontane del tritone, delle rane e di Scopoli. Gli interventi di riqualificazione hanno interessato anche lo storico ingresso da via Sant'Epifanio, con il ripristino della scalinata in pietra, che tuttavia per il momento non è ancora utilizzabile.
Tra le novità in programma per i prossimi mesi, l'inaugurazione della nuova biglietteria con bookshop, e il potenziamento delle attività didattiche e divulgative: in fase di attivazione i nuovi percorsi didattici per le visite in autonomia, tra cui il percorso kids e un percorso studiato appositamente per le persone con fragilità cognitive.