Eventi | 01 giugno 2025

Oasi del Gusto alla Fiera del Libro di Imperia: un viaggio tra sapori, natura e memoria (Foto)

Grandi applausi per Ottavia Castellaro, lo chef Claudio Di Dio, Marco Temesio e Claudio Porchia.

La seconda giornata della Fiera del Libro di Imperia si è trasformata in un viaggio affascinante tra profumi, sapori e ricordi, grazie al successo dell’evento all’Oasi del Gusto, che ha registrato il tutto esaurito. Un pubblico numeroso e partecipe ha accolto con entusiasmo Ottavia Castellaro, lo chef Claudio Di Dio e il giornalista enogastronomo Claudio Porchia, protagonisti di un incontro capace di intrecciare creatività culinaria, natura e un sentito omaggio al celebre botanico Libereso Guglielmi.

Ottavia Castellaro con Barbara Carbone responsabile Trenta Editore

Il pomeriggio si è aperto con la presentazione del libro “Aromatiche da... bere” di Ottavia Castellaro, barlady e oggi direttrice di un’azienda specializzata nella coltivazione di erbe aromatiche. Il volume propone una nuova visione della mixology botanica, dove ogni cocktail diventa un’esperienza sensoriale, accompagnata da abbinamenti dolci e salati pensati per esaltare ogni sorso.

Per l’occasione, Ottavia ha proposto in degustazione il suo originale “Mojito Camallito”, una versione più leggera del classico mojito, arricchita dai profumi freschi di basilico e menta. Il cocktail ha conquistato il pubblico, che ha apprezzato l’equilibrio tra innovazione e gusto.

A seguire, i riflettori si sono accesi sull’omaggio a Libereso Guglielmi, il “giardiniere di Calvino”, con la presentazione del libro “Ricette per ogni stagione”, edito dalla Rete Semi Rurali. All’incontro hanno partecipato anche i figli del botanico, Barry e Tanya Guglielmi, che hanno condiviso ricordi ed emozioni legati alla figura del padre, che hanno dato il via allo show cooking di Claudio Di Dio, chef noto per la sua filosofia “ortocentrica”, che pone al centro del piatto fiori, erbe spontanee e ortaggi.

Due le creazioni proposte dallo chef: un muffin al Nasturzio e un elegante dessert floreale, entrambi preparati utilizzando fiori freschi e disidratati dell’azienda “Metti un fiore”. 

Le ricette, ricche di colore e sapore, hanno saputo raccontare una cucina che è anche racconto di biodiversità e sostenibilità.

A rendere ancora più speciale l’esperienza, una degustazione guidata ha accompagnato i piatti dello chef con il Nirasco, un Ormeasco vinificato in bianco della cantina Cascina Nirasca. Un abbinamento perfetto che ha esaltato le sfumature aromatiche delle preparazioni, celebrando il legame tra enogastronomia e territorio.

A condurre l’intero evento, con competenza e passione, Claudio Porchia, amico e biografo di Libereso e direttore del Festival della Cucina con i Fiori. La sua narrazione ha accompagnato il pubblico in un percorso che ha unito tradizione e innovazione, gusto e consapevolezza, lasciando spazio alla memoria e alla bellezza della natura.

La giornata è stata impreziosita anche dalle degustazioni di vini liguri organizzate dalla Fisar di Savona e Imperia, guidate da Ivano Brunengo e da Marco Temesio.

Un appuntamento, quello dell’Oasi del gusto, che ha dimostrato come la cucina possa essere un linguaggio potente: capace di raccontare storie, evocare emozioni e promuovere valori come sostenibilità, rispetto per la terra e arte del vivere bene

Redazione