Eventi | 07 luglio 2025

Cheese 2025: Dal 19 al 22 settembre torna a Bra (CN) l’evento internazionale dedicato ai formaggi

Il mondo del latte tra gusto, territori e futuro. Biodiversità, produzioni artigianali e territori in lotta contro omologazione, burocrazia e abbandono.

Cheese 2025: Dal 19 al 22 settembre torna a Bra (CN) l’evento internazionale dedicato ai formaggi

Cheese 2025 è stato presentato ufficialmente nella Sala Trasparenza del Grattacielo della Regione Piemonte. La quindicesima edizione dell’evento biennale che, da quasi trent’anni, accende i riflettori sui formaggi a latte crudo e sulle produzioni artigianali, si terrà a Bra dal 19 al 22 settembre, Il focus di quest’anno sembra andare oltre il formaggio, prendendo in considerazione anche il contesto che lo rende possibile: pastori, casari, prati stabili, pascoli, metodi di lavorazione, ma anche normative, costi di produzione e difficoltà delle zone montane. Se dunque il centro della manifestazione resterà il formaggio, lo sguardo si allargherà su fattori ambientali, culturali e sociali da cui dipendono le produzioni legate al latte.

Un evento che si avvicina al trentesimo compleanno

Cheese è nato nel 1997, in un contesto in cui il formaggio era spesso percepito come prodotto uniforme e generico, di fatto poco legato ai territori. Con gli anni l’evento ha contribuito a far conoscere la varietà delle lavorazioni e delle materie prime, portando alla luce una biodiversità significativa, fatta di saperi antichi, di fermentazioni spontanee, di stagionature naturali. La lavorazione del latte crudo è diventata così il simbolo di un approccio più rispettoso sia alle materie prime sia ai territori. Senza per questo impedire che questa specifica filiera, slegata dalla produzione industriale, continui a restare fragile: molte aziende artigianali chiudono per difficoltà economiche, mancanza di servizi o normative poco adatte a realtà di piccola scala. Sarà dunque sul futuro di queste realtà che Cheese 2025 si concentrerà.

Il mercato internazionale dei sapori

Punto centrale della manifestazione resta il mercato: oltre 400 espositori da tutta Italia e da numerosi paesi europei proporranno formaggi e prodotti alimentari rispettosi dell’economia sostenibile.  Oltre ai formaggi di malga e d’alpeggio, si potranno conoscere produzioni meno note, come il Tombea dalla Lombardia e i caprini dell’Aspromonte. Accanto ai formaggi, saranno protagonisti dell’evento anche salumi naturali, confetture, mieli, aceti e gelati preparati con ingredienti freschi e senza additivi industriali. Le cucine di strada e i birrifici artigianali contribuiranno infine a comporre un’offerta gastronomica pensata per valorizzare il lavoro dei piccoli produttori. L’approccio rimane quello della divulgazione attraverso l’assaggio e l’incontro diretto tra chi produce e chi consuma.

Il formaggio come parte di un sistema

Cheese, in pieno stile Slow Food, propone anche momenti di approfondimento, con conferenze e laboratori su temi legati alla filiera lattiero-casearia: dalle sfide della pastorizia contemporanea all’accesso alla terra per i giovani, fino al ruolo delle terre alte. Le attività educative, rivolte a scuole e famiglie, completano il programma insieme agli appuntamenti organizzati con l’Università di Scienze Gastronomiche. Il tutto si svolge in una rete diffusa che coinvolge non solo la città di Bra, ma anche altri comuni del territorio. Cheese si conferma così, oltre che come un’opportunità per conoscere nuovi formaggi, anche come un’occasione per riflettere su come produrre e consumare in modo più consapevole.

Piergiuseppe Bernardi