Nascono la pasta fresca e il nuovo pane “miccone” prodotti con la farina del grano di Stupinigi, frutto della filiera che garantisce un giusto compenso agli agricoltori. La presentazione si è svolta oggi nella Palazzina di caccia di Stupinigi.
Il grano, coltivato nei Comuni del Parco (Nichelino, Beinasco, Orbassano, Candiolo, None, Vinovo), è una miscela di quattro varietà selezionate per qualità e resa, macinato dal Mulino Roccati di Candia Canavese mantenendo intatte le proteine del germe. La pasta: prodotta da Pasta Girardi (Leinì e Orbassano) in cinque referenze tipiche piemontesi – tajarin, agnolotti di carne, ravioli ricotta e spinaci, plin e paccheri.
Il pane: da oltre 10 anni Panacea produce con questa farina un pane speciale; oggi l’offerta si arricchisce con il nuovo “miccone”, insieme a grissini, biscotti, crackers e tortine.
L’occasione è stata anche il rinnovo dell’accordo di filiera che tutela gli agricoltori: il nuovo contratto porta un aumento di 5 euro a quintale come premio di filiera, basato sul prezzo del “grano di forza”. Un risultato che garantisce reddito stabile ai produttori, qualità alle aziende e trasparenza ai consumatori. Gli agricoltori, guidati da Ernesto Bertola, raccontano la crescita: dai 500 quintali di 10 anni fa alle attuali 160 tonnellate su 30 ettari. «Un raccolto pagato meglio e con il prezzo garantito» sottolinea Bertola.
Alla presentazione sono intervenuti il sindaco di Nichelino Gianpiero Tolardo, la direttrice della Palazzina Marta Fusi, la consigliera del Parco Reali Francesca Martina, Roberto Roccati del mulino, David Valderrama di Panacea, e Simone Girardi e Paola Nardo di Pasta Girardi.
Per Coldiretti Torino, il presidente Bruno Mecca Cici e il vicedirettore Giancarlo Chiesa hanno ribadito i vantaggi dei contratti di filiera: agli agricoltori: un reddito più alto e stabile; alle aziende: materia prima di qualità e certificata e ai consumatori: prodotti locali sicuri e garantiti.