Fino al 14 febbraio 2026, la Médiathèque Charles Nègre di Grasse ospita Je suis une œuvre d’art!, una sorprendente esposizione ideata da Fouzia Kechkech e Mathilde Oscar, già note per le serie televisive D’Art d’Art! e À Musée Vous, À Musée Moi.
Sotto l’egida della Micro-Folie départementale des Alpes-Maritimes, la mostra ha ottenuto il marchio “Olympiade Culturelle Paris 2024”, che accompagna gli eventi artistici legati ai Giochi Olimpici e Paralimpici.

Quando l’arte diventa accessibile e giocosa
L’obiettivo del progetto è rendere l’arte accessibile a tutti grazie a un linguaggio visivo contemporaneo e immersivo.
Per questa iniziativa, 146 studenti di 36 scuole del dipartimento sono stati scelti per la loro somiglianza con i personaggi di celebri dipinti.
Guidati da Kechkech e Oscar, hanno reinterpretato con ironia e poesia capolavori firmati da da Vinci, Vigée Le Brun, Vermeer, Courbet, Van Gogh, Modigliani, Warhol e altri maestri.
Così, Marie-Antoinette rinasce nei tratti di Maelys, giovane amazzone; La Gioconda di Elena diventa simbolo olimpico; Il Bardo nero di Gérôme si trasforma in un omaggio a Kobe Bryant; mentre La ragazza con l’orecchino di perla impugna una racchetta da tennis in un gesto atletico e leggero.
Un’esperienza interattiva tra arte e sport
Ogni fotografia è arricchita da animazioni in realtà aumentata che svelano i segreti delle opere.
Tra costumi, scenografie e accessori, i visitatori possono mettersi in posa e diventare a loro volta protagonisti di un ritratto senza tempo.
L’esposizione unisce arte classica, fotografia e linguaggio pop, intrecciando passato e presente in un percorso che celebra la creatività, la cultura e i valori dello sport.



Beppe Tassone



