Grazie alla presenza di una bella passeggiata, alla facile possibilità di parcheggiare l’auto ed alla splendida vista sul golfo, prima nascosta dal muraglione dove correva la ferrovia, la zona della pista ciclabile rappresenta oggi per Ospedaletti un forte richiamo per turisti e residenti anche per la ricca e varia proposta gastronomica.
Lo chef, Piero Bregliano, da anni protagonista della ristorazione nella città delle rose, dopo aver gestito diversi locali, sempre di qualità, in città, ha rilevato da alcuni anni un simpatico e accogliente ristorante sulla pista ciclabile. Il nome del locale vuole essere anche un programma “Come a casa”, ed gestito dallo chef con la socia Licia Casella, che cura la sala.
In pochissimo tempo si è conquistato uno spazio di tutto rispetto offrendo una buona cucina con prodotti di qualità e ad un giusto prezzo.
Il locale è raccolto e accogliente, con pietra a vista sulle pareti, un arredamento moderno e semplice, un’unica sala, dove sul fondo troneggia un’affettatrice a volano, una Berkel modello anni ’40, che viene utilizzata per il servizio. Nella bella stagione, che a Ospedaletti è piuttosto ampia si mangia nel dehors a pochi passi dal mare.
Il menù è condizionato dal pescato del giorno, anche se alcuni piatti sono sempre presenti, come le frittelle di baccalà, le trofie al pesto o il coniglio alla ligure. A seconda della disponibilità del pesce fresco, variano i primi di pasta fresca a base di ragù di pesce o con i gamberi di Sanremo o la “carbonara” con il tonno. Fra i secondi: baccalà su crema di patate e zafferano o tonnetto locale con crema di trombette.
In cucina la scelta di Piero è precisa e netta: nel piatto pochi ingredienti, di qualità altissima e mantenendo sempre in perfetto equilibrio il gusto. Limitare il numero degli ingredienti nella cucina gourmet rappresenta sempre un rischio: provate a cucinare un piatto di pasta al pomodoro. Ma può regalare anche grandi emozioni come i formidabili spaghetti con le acciughe e burro preparate da Piero e che compauiono spesso in carta.
L’utilizzo di pochi ingredienti, spesso 5 a volte solo tre, non indica una cucina semplice o povera: il gazpacho di condiglione che accompagna il pesce a vapore o grigliato unito con terra taggiasca rappresenta una delizia; come sorprende la delicatezza del polpo in tempura con composta di arancia e clorofilla di prezzemolo. Spesso utilizza dei pesci poco conosciuti come il “leccia” servito con verdurine di stagione crude o il lomo di baccalà con lattuga brasata e bagnetto rosso.
Nel ristorante vengono anche organizzate serate a più mani con altri chef
o serate su temi particolari come quella dedicata al Gambero rosso ed ai fiori, o quella dedicata al pesce azzurro.
Della parte dolce se ne occupa Licia con proposte che variano in base alla stagione, quindi bavaresi alla frutta o torte intriganti e particolari.
Carta dei vini ben fornita e con prezzi adeguati. Il menù degustazione è proposto a 35 euro, con tre portate e il dolce. in tempo di lockdown ha iniziato con successo anche il servizio di asporto e a domicilio.
Il locale per la qualità della sua cucina e dell’accoglienza è inserito nella Guida dei Ristoranti della Tavolozza.
Come a casa, si trova a Ospedaletti in Via XX Settembre, 22 (tel. 0184684001) è chiuso il giovedì e le ferie sono variabili. Nel locale si parla Inglese e Francese e sono accettate le carte Visa e MasterCard