Organizzata in veste di celebrazione posticipata del 25° anniversario della Fondazione Sandretto Re Rebaudengo (caduto nel bel mezzo dei lockdown globali del 2020), la mostra "Prima che il gallo canti", curata da Tom Eccles, Liam Gillick e Mark Rappolt, rispecchia la trasformazione da collezione privata a fondazione aperta al pubblico tramite una selezione di opere significative di artisti internazionali dalla collezione della Fondazione, selezione che ha preso in esame i molti modi in cui i pensieri privati e le singole voci entrano nel discorso pubblico e costruiscono idee di comunità.
Questi temi erano presenti anche nella mostra "Come una falena alla fiamma" (tenutasi nel 2017 presso la sede della Fondazione a Torino e, congiuntamente, alle Ogr nella stessa città, sempre a cura del team composto da Eccles, Gillick e Rappolt), di cui la presente esposizione costituisce sia una coda, sia una rilettura.
Fa da sfondo alla mostra il magnifico Palazzo Re Rebaudengo a Guarene. Costruito nel diciottesimo secolo, nel 2006 il palazzo è stato restaurato e ampliato, pur mantenendo gran parte delle sue caratteristiche originarie, per soddisfare le crescenti ambizioni della Fondazione Sandretto Re Rebaudengo in materia di progetti espositivi e formativi. Di conseguenza, la mostra si snoda lungo un corridoio di stanze, spesso di dimensioni domestiche, con pavimenti e soffitti decorati, e organizzate attorno a specifici accoppiamenti e giustapposizioni di dipinti, sculture, installazioni e opere video.
Il titolo della mostra, “Prima che il gallo canti”, deriva dal titolo del libro che contiene due novelle dello scrittore santostefanese Cesare Pavese, "Il carcere" e "La casa in collina", raccolte insieme e pubblicate nel 1948.
L’esposizione si riallaccia ad alcuni temi trattati nelle due novelle (dove sono esplorati nel contesto degli ultimi giorni della Seconda Guerra mondiale): azione e inazione, sicurezza e rischio, e i modi in cui gli individui affrontano o evadono le situazioni di catastrofe e caos, destreggiandosi tra emozioni di orrore e di ottimismo. Sono questi, ancora una volta, i poli critici tra i quali è sospesa la nostra vita contemporanea.
Viste collettivamente, le opere esposte alla Fondazione indagano criticamente il ruolo che l’arte svolge in tutto ciò, con un occhio rivolto (a volte nervosamente) al nostro contesto presente e l’altro orientato (ottimisticamente) verso nuovi orizzonti, e parlano agli interessi comuni e alle declinazioni locali affrontati da una varietà di artisti provenienti da tutto il mondo.
Il titolo dato da Pavese si riferisce al passo del Vangelo nel quale Gesù predice a San Pietro che, “prima che il gallo canti”, lo tradirà tre volte: conformemente, la mostra si sofferma su prospettive mutevoli, ribaltamenti e punti di vista alternativi, nonché sul modo in cui questi vengono rappresentati tramite media diversi in momenti diversi.
In un’ulteriore iterazione del tema del privato che diventa pubblico, la mostra si espande oltre i muri della Fondazione, fino a includere tre chiese, una cappella privata e un ex carcere ubicati all’interno del paese; le fa da complemento l’apertura del nuovo sito scultoreo all’aperto della Fondazione, situato sulla vicina collina di San Licerio.
La mostra comprende opere di Alis/Filliol, Matthew Barney, Maurizio Cattelan, Giulia Cenci, Manuele Cerutti, Chao Kao, Jake e Dinos Chapman, Olga Chernysheva, Hans-Peter Feldmann, Fischli&Weiss, Isa Genzken, Liam Gillick, Douglas Gordon, Sanya Kantarovsky, Josh Kline, Zoe Leonard, Sherrie Levine, Nathaniel Mellors, Damián Ortega, Elizabeth Peyton, Susan Philipsz, Laure Prouvost, Magali Reus, Pietro Roccasalva, Yinka Shonibare, Andreas Slominski, Rosemarie Trockel, Hellen Van Meene, Marianne Vitale, Li Wei, Richard Wentworth, Lynette Yiadom-Boakye, Jakub Julian Ziolkowski.
Tra gli eventi di apertura della mostra ci sarà, il 5 giugno, alle ore 17, il lancio del volume "Come una falena alla fiamma", un libro d’artista progettato da Liam Gillick con testi di Anselm Franke e Hito Steyerl.
Le mediatrici culturali dell'arte della mostra sono state selezionate al termine del workshop "Verso. Educazione e mediazione culturale dell'arte" rivolto a studentesse e studenti di Università e Accademie di Belle Arti del Piemonte. Il workshop è nato nel programma di "verso. I giovani tra cultura, tecnologia e partecipazione politica", un progetto di Regione Piemonte-Assessorato alle Politiche Giovanili e Fondazione Sandretto Re Rebaudengo, nell’ambito del Fondo nazionale per le politiche giovanili e il servizio civile universale.
IL PARCO D'ARTE PERMANENTE
Il Parco d'arte Sandretto Re Rebaudengo sulla collina di San Licerio a Guarene, a ingresso libero, è un luogo dove la Fondazione Sandretto Re Rebaudengo presenta le installazioni all’aria aperta, tra i filari di una vigna di Nebbiolo, i salici e le querce e la vegetazione selvatica di un bosco antico.
Il Parco è stato progettato dagli architetti paesaggisti Lorenzo Remediani e Vera Scaccabarozzi ed è ispirato al mosaico di tessere dei campi, dei noccioleti e dei vigneti che lo circondano. Realizzate da artisti riconosciuti sulla scena italiana e internazionale, le installazioni compongono un panorama e tracciano un vero e proprio sistema di orientamento, invitando il pubblico a guardare vicino e lontano, a conoscere, ad accendere l’immaginazione, a inventare e a raccontare storie.
Alla scultura di Paul Kneale (presentata nel 2019) si aggiungono le installazioni di Ludovica Carbotta, Carsten Holler, Wilhelm Mundt, Manuele Cerutti e Mark Handforth. A ottobre la Fondazione presenterà un nuovo intervento "site-specific" di Marguerite Humeau.
CO2 REDUCTION NEL PARCO D'ARTE
La Fondazione Sandretto Re Rebaudengo è da sempre impegnata nella tutela dell’ambiente, anche attraverso la consolidata partnership con Asja Ambiente, gruppo internazionale che da oltre 25 anni opera nel campo delle energie rinnovabili e della sostenibilità ambientale. In particolare Asja, con la piattaforma CO₂ reduction, ha avviato la piantumazione di oltre 2.500 alberi all’interno del Parco d’Arte. Le specie piantate, tutte autoctone, contribuiranno al consolidamento dei terreni e alla messa in sicurezza dei percorsi espositivi, e sequestreranno la CO₂ presente nell’aria.
Patrizia Sandretto Re Rebaudengo, presidente della Fondazione Sandretto Re Rebaudengo: “Guarene è un borgo del Roero che, con le Langhe e il Monferrato fanno parte del Patrimonio Mondiale dell’Unesco. A Guarene la Fondazione Sandretto Re Rebaudengo ha le sue radici dal 1997 ma ora, più che mai, è un luogo dove può sperimentare nuovi modi di fare arte, tra una dimensione di prossimità al territorio e la scala aperta del mondo globale. Sono convinta che i borghi italiani come Guarene rappresentino la base per ridisegnare le rotte di un turismo più consapevole, attento e sostenibile, alternativo ai grandi flussi del turismo tradizionale”.
GLI EVENTI
Prima che il gallo canti. Opere dalla Collezione Sandretto Re Rebaudengo
a cura di Tom Eccles, Liam Gillick e Mark Rappolt
Inaugurazione:
Sabato 5 giugno 2021, ore 15.00 - 18.30
Per partecipare è necessario prenotare su www.fsrr.org/prenota-visita
o inviare una mail a biglietteria@fsrr.org
Sabato 5 giugno, ore 17.00, Palazzo Re Rebaudengo
Introduzione dei curatori e presentazione del libro Come una falena alla fiamma, Edizioni Corraini
Artiste e artisti: Alis/Filliol, Matthew Barney, Maurizio Cattelan, Giulia Cenci, Manuele Cerutti, Chao Kao, Jake e Dinos Chapman, Olga Chernysheva, Hans-Peter Feldmann, Fischli&Weiss, Isa Genzken, Liam Gillick, Douglas Gordon, Sanya Kantarovsky, Josh Kline, Zoe Leonard, Sherrie Levine, Nathaniel Mellors, Damián Ortega, Elizabeth Peyton, Susan Philipsz, Laure Prouvost, Magali Reus, Pietro Roccasalva, Yinka Shonibare, Andreas Slominski, Rosemarie Trockel, Hellen Van Meene, Marianne Vitale, Li Wei, Richard Wentworth, Lynette Yiadom-Boakye, Jakub Julian Ziolkowski.
Sedi della mostra:
Palazzo Re Rebaudengo, Piazza Roma 1, Guarene
Chiesa della SS. Annunziata, Piazza Santissima Annunziata, Guarene
Galleria d'arte San Michele (Ex prigioni), Via Sismonda, Guarene
Chiesa di San Rocco, Piazzetta San Rocco, 4, Guarene
Edicola Cascina di Sant'Antonio, Via Garibaldi / Angolo Via Casoli, Guarene
Durata mostra: 5 giugno - 1 agosto 2021
Apertura sabato e domenica dalle 12 alle 19
Ingresso gratuito, previa prenotazione sul sito www.fsrr.org o mandando una mail a biglietteria@fsrr.org. Info: www.fsrr.org o +39 011 3797600
Parco d'arte Sandretto Re Rebaudengo
Inaugurazione: sabato 5 giugno, ore 18.30
Collina di San Licerio, viale Bouillargues 34, Guarene
Artiste e artisti (opere permanenti): Ludovica Carbotta, Manuele Cerutti, Carsten Höller, Mark Handforth, Paul Kneale, Wilhelm Mundt.
Ingresso gratuito
Info: www.fsrr.org o t +39 011 3797600