News | 06 settembre 2021

Asti: al via la mostra dedicata ai 170 anni della linea ferroviaria Torino-Genova

Allestita a palazzo Mazzetti, mira nel contempo a celebrare l'opera in sé e a far riscoprire il vissuto dell'area che comprende i sistemi infrastrutturali di Piemonte e Liguria

Asti: al via la mostra dedicata ai 170 anni della linea ferroviaria Torino-Genova

A partire dal 18 settembre, il centralissimo palazzo Mazzetti ospiterà, fino al 24 ottobre, la prima tappa della mostra itinerante intitolata “Una rotaia lunga 170 anni”. Allestimento organizzato per ricordare appunto i 170 anni trascorsi dall’inaugurazione della linea ferroviaria Torino-Genova, nata per collegare la capitale del regno di Sardegna al suo porto sul mar Ligure e divenuta nell'arco di pochi decenni la spina dorsale dello sviluppo economico dell'Italia unita, costituendo poi uno degli assi di crescita e uno straordinario strumento per collegare il territorio del Nord-Ovest al resto del Paese, ma soprattutto alle ricche nazioni dell'Europa continentale.

Come accennato, l’esposizione verrà inaugurata il prossimo 18 settembre alle ore 11 e sarà visitabile, dal martedì alla domenica in orario 10-19, fino al 24 ottobre. L'ingresso sarà gratuito perché il biglietto è quello cumulativo per i vari appuntamenti del settembre astigiano.


LA MODERNA MULTIMEDIALITA’ “AL SERVIZIO” DELLA STORIA

La mostra articola il proprio racconto lungo alcune principali sezioni tematiche: Introduzione; L'attivata preparatoria (18254845); I promotori del progetto: Camillo Cavour e Carlo Alberto; il cantiere U8424853), luogo di sperimentazioni tecniche e tecnologiche; L'immagine della ferrovia attraverso la lente degli artisti; Evoluzione delle stazioni e del materiale viaggiante; La Torino-Genova e lo sviluppo del Nord-Ovest; Gli sviluppi attuali e futuri della linea.

Oltre ai pannelli che sviluppano le singole sezioni, la mostra dispone di un tavolo con tecnologia touch screen, sul quale sarà possibile selezionare e ingrandire le 15 incisioni che il pittore svizzero Carlo Bossoli ha realizzato net 1853 per un volume pubblicato a Londra (The Railwoy between Turin and Genoa), e inoltre consultare fin nei più minuti dettagli una planimetria di fine Ottocento che descrive le dotazioni tecnologiche della linea.

Tra gli strumenti multimediali che possono dare una dimensione ludica per facilitare il dialogo con fasce giovanili o non convenzionali di pubblico è prevista la realizzazione di un'ape a soggetto ferroviario, fruibile tramite smartphone o tablet. È anche prevista, e già in avanzata fase di esecuzione, la realizzazione di un sito web dedicato, su cui far confluire per la durata dell'intero triennio tutti i contenuti che si andranno a raccogliere evento dopo evento.

Il sito prevede sezioni dedicate tra l'altro alla storia della linea, ai contenuti delle singole mostre, ai materiali prodotti nei vari eventi, alla rassegna stampa dell'attività svolta, È prevista inoltre la realizzazione di appuntamenti di studio e di approfondimento per richiamare l'attenzione delle istituzioni, ma anche di un pubblico più vasto e diversificato, sulla centralità che la linea riveste ancora nel disegno infrastrutturale nazionale e sulle potenzialità che potrebbe avere in futuro.

Si prevede infine che le singole fasi della mostra itinerante possano essere accompagnate da eventi più specifici, dedicati a singole categorie di utenti (ad esempio il mondo della scuola, oppure le associazioni di appassionati del mondo della rotaia, o ancora organizzazioni che uniscono l'utilizzo del tempo libero alla valorizzazione dei beni culturali), e ricorrendo a linguaggi diversificati.


UN AMBIZIOSO PROGETTO ESPOSITIVO CHE ILLUSTRERA' COME “SI E’ FATTA L’ITALIA”

Il progetto espositivo – che presenterà in forma sintetica l'ingente sforzo di natura infrastrutturale, ma anche economica, politica e amministrativa, che si rivelò fondamentale per la costruzione e il consolidamento della linea su cui veramente "si è fatta l'Italia" – è stato promosso dal Comitato costituito dalla Fondazione SLALA (Sistema Logistico del Nord-Ovest) per sostenere e dare spessore anche culturale ai progetti di irrobustimento della rete infrastrutturale delle regioni italiane nord-occidentali.

“L'idea espositiva — sottolinea il presidente di SLALA, avvocato Cesare Rossini nasce con una duplice valenza: è pensata, infatti, sia come lo celebrazione di uno strumento fondamentale per lo sviluppo del paese lungo l'arco di oltre un secolo e mezzo, sia come un viaggio di riscoperta vissuto nello realtà dell'area vasta che comprende i sistemi infrastrutturali di Piemonte e Liguria”.

"Questa mostra – ha sottolineato Mario Sacco, Presidente della Fondazione Asti Musei e della Fondazione Cassa di Risparmio di Asti – assume per noi un significato particolare perché si Inserisce in un quadro di tradizionale attenzione per la storia del territorio. Con l'edizione della mostra che si apre il 18 settembre a Palazzo Mazzetti la Fondazione Asti Musei si apre alla collaborazione con la Fondazione SLALA, che ho come obiettivo il rilancio infrastrutturale e logistico del Nord-Ovest d'Italia, e prosegue uno fattivo collaborazione con la Città di Asti nella direzione di valorizzare gli aspetti fondamentali della nostra storia e della nostra cultura”.

“Il 5 novembre 1849 — ha aggiunto il sindaco di Asti, Maurizio Rasero - il primo treno proveniente da Torino ho fatto il proprio ingresso nella stazione di Asti, che vediamo riprodotta in una incisione del pittore svizzero Carlo Bossoli che costituisce anche l'immagine-guida dello mostra. Erano i mesi drammatici appena successivi alla sconfitta militare subita dall'esercito piemontese nella prima guerra d'indipendenza. Poco più di tre mesi prima Carlo Alberto era morto nell'esilio portoghese di Oporto. Eppure, nonostante questo quadro scoraggiante, la volontà e la lungimiranza di Camillo Cavour riuscirono a realizzare nel tempo record di soli cinque anni un progetto che portava il Piemonte all'avanguardia tra gli stati italiani e lo apriva ai rapporti commerciali ed economici con la vicina Lombardia, e, in prospettiva, con la Francia e la Svizzera poi raggiunte dalla politica dei "trafori alpini" perseguita dallo stato unitario. La città di Asti è stata fin dall'inizio protagonista di questa straordinaria stagione che siamo onorati di poter ricordare con la bella mostra realizzata in collaborazione con la Fondazione SLALA, la Fondazione CR Asti e la Fondazione Asti Musei".

UN'ESPOSIZIONE ITINERANTE CHE SI SNODERA’ LUNGO UN TRIENNIO

L’obiettivo è proporre l’ospitalità della mostra, per periodo non più lunghi di 2-3 mesi, nelle principali città collocate lungo i 165 chilometri della tratta ferroviaria, con particolare riguardo per Torino, Asti, Alessandria, Novi Ligure e Genova.

Molteplici gli enti che hanno contribuito e contribuiranno allo sviluppo della mostra. In primo luogo Fondazione Asti Musei, Fondazione Cassa di Risparmio di Asti, Comune di Asti. Cui si aggiungono Provincia di Asti e Camera di Commercio di Alessandria-Asti.

Poi, vari partner di livello nazionale e locale: REI (Rete ferroviaria italiana), la fondazione FS Italiane, il Museo Nazionale del Risorgimento Italiano dl Torino, le due Regioni Liguria e Piemonte, l'Agenzia della Mobilità Piemontese, il mondo delle Camere di Commercio rappresentato dalla Camera di Commercio di Genova, dalla Camera di Commercio Riviere dl Liguria, da tutte le Camere di Commercio del Piemonte attraverso Unioncamere Piemonte, e da Uniontrasporti, il CIEI (Collegio Ingegneri Ferroviari Italiani) sezione di Genova, i Comuni di Alessandria, Asti, Arquata Scrivia, Novi Ligure, Ronco Scrivia, oltre al Comuni e Città Metropolitane di Torino e di Genova, le Province di Alessandria, di Asti e di Savona.

A questo gruppo di sostenitori si aggiungono anche un paio di significative partnership che testimoniano la dimensione internazionale dell'interesse per il tema dei collegamenti ferroviari: hanno infatti concesso il loro patrocinio il Comitato San Gottardo (Gotthard Komitee), associazione che riunisce tredici governi cantonali svizzeri, e la Ferrovia BLS (Bern-loetschberg-Simplon).

L'evento è stato progettato dalla Fondazione SLALA (Sistema Logistico del Nord-Ovest d'Italia), attraverso il Comitato per i 170 anni della linea ferroviaria Torino-Genova. Ne sono componenti: Mauro Caliendo, Tiziano Cosentino, Giovanni Currado, Ezio Elia, Walter Finkbohner, Vittorio Gatti, Roberto Livraghi (presidente), Angelo Marinoni, Gianluca Veronesi, Daniele Viotti. Curatore della mostra è Roberto Livraghi. L'allestimento è curato da Linelab di Giorgio Annone.

Un riferimento imprescindibile per la ricerca storica che ha portato al reperimento dei materiali in mostra è stato il lavoro del professor Giulio Guderzo dell'Università di Pavia, noto studioso delle politiche dei trasporti e ín particolare delle ferrovie nell'Italia pre e post unitaria.

Redazione

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