Le buone pratiche di sostenibilità ambientale sono state al centro del ciclo di incontri – organizzato nell’ambito della 91ª edizione della Fiera Internazionale del Tartufo Bianco d’Alba.
Tre giorni di incontri che si sono conclusi con un dibattito con la presidente Liliana Allena e il direttore Stefano Mosca, Fernanda Roggero, giornalista de Il Sole 24 Ore, e Paolo Vizzari, curatore gastronomico, che ha affrontato il tema della sostenibilità del turismo enogastronomico.
“Il Tartufo Bianco d’Alba - commentano gli organizzatori - è un indicatore naturale dello stato di salute della Terra e funge da termometro per il Pianeta. La Fiera vuole offrire la propria visibilità e la credibilità del proprio brand per portare una volta di più il tema al centro del dibattito, partendo dal presupposto che la verità su questo argomento non è né comoda, né facile: la sfida sta nel rendere la sostenibilità pop e piacevole… qualcosa di desiderabile. Ricordandoci sempre che a fare la differenza, comunque, sono le persone”.
Di altissimo profilo gli interventi che si sono succeduti nei diversi panel della tre giorni albese, aperta da “L’estetica sostenibile” con il cantautore Samuel Romano e l’architetto Marco Rainò. Quindi “La sostenibilità umana e virtuale” per un inedito confronto tra Norbert Niederkofler, Chef tre stelle Michelin e una stella Michelin verde, del Ristorante St. Hubertus di San Cassiano, e Luba Manolova, Director Business Group Lead – Microsoft 365/Modern Work & Security, Marketing & Operations. Ancora, Luca Penna, partner at Bain & Company, a dialogare con Andrea Viganò, Former Executive Chairman di BlackRock Italia e Fabrizio Palenzona, dirigente d’azienda, banchiere e politico italiano, per “Dietro ai numeri: come la finanza cambia volto e si fa sostenibile”, chiudendo la giornata di sabato con “La sostenibilità del ricordo”, per l’appuntamento con Valerio Berruti, artista, e Patrizia Sandretto Re Rebaudengo, presidente della Fondazione Sandretto Re Rebaudengo. Quindi “La sostenibilità allargata”, per la spumeggiante tavola rotonda con Charley Vezza, direttore artistico di Gufram, Fabio Novembre, architetto e designer, Davide Oldani, Chef due stelle Michelin e una stella Michelin verde, del Ristorante D’O di Cornaredo, e Saturnino Celani, musicista, per passare al confronto tra Paolo Zegna, presidente della Fondazione Biellezza, e Stefano Borromeo, CEO Galup, su “La sostenibilità sociale” e ancora “La sostenibilità apparente”, per il dialogo tra La Pina, conduttrice radiofonica di Radio Deejay, e Aristide Artusio, presidente di Witt Italia.
“Quella della sostenibilità è una sfida che richiede risposte urgenti, non differibili, e il bene del Pianeta e di noi che lo abitiamo non è un affare riguardante alcuni settori prima di altri: è un'emergenza universale che a vari livelli deve interessare chiunque – afferma la presidente della Fiera Internazionale del Tartufo Bianco d’Alba, Liliana Allena –. Il cambiamento climatico è sotto gli occhi di tutti, e la stagione del Tartufo ci offre un perfetto spaccato di quanto sta accadendo nel mondo. La Fiera Internazionale del Tartufo Bianco d’Alba è pronta a fare la propria parte, lavorando per offrire un evento sempre più sostenibile, ma soprattutto offrendo la visibilità mediatica di cui gode per rilanciare questo tema, grazie a un ambasciatore d'eccezione, presente sulle tavole di tutto il mondo, quale è il Tuber magnatum Pico”.