La genziana è il genere di piante che conferisce il nome alla famiglia delle Gentianaceae, comprendente circa 400 specie. E’ difficile dire in quali regioni del mondo abbiano avuto origine le genziane; ne esistono così tante specie che ognuna ha le proprie caratteristiche e le proprie aree di diffusione. Oggi si possono trovare in tutte le regioni temperate dell’Europa, dell’Asia e dell’America; alcune specie crescono anche in Africa settentrionale, in Australia orientale e in Nuova Zelanda.
Le prime notizie della gentiana, documentate da Plinio e Dioscoride, ci derivano da Gentius, re dell’Illiria (regnante tra il 180 e il 168 a.C.) colui, che per primo, ne ha descritto le ottime qualità terapeutiche, meritandosi di conferire il proprio nome a tutto il genere di queste deliziose piante alpine. Sembra infatti che sia stato Gentius a diffondere l’usanza di utilizzare la genziana macerata e poi bollita come febbrifugo. Nei secoli seguenti, nella tradizione erboristica, si è consolidato l’uso della radice di genziana come ingrediente di molti liquori amari, assunti in genere come digestivi a fine pasto. La radice di questa pianta contiene infatti vari principi attivi; fra questi i più importanti sono la genziopicrina e l’amarogenzina che stimolano la funzione digerente dello stomaco.
Nelle opere dei primi medici naturalisti classici ad essere citata è soprattutto la Gentiana lutea che è stata proposta oltre che coadiuvante della digestione, anche come rimedio contro il morso dei serpenti, infatti se spalmata sulla pelle, sotto forma di estratto, agisce come cicatrizzante delle ferite. Le specie di genziana sono tutte a fioritura primaverile/estiva e spesso differiscono l’una dall’altra sia per il colore che per la loro morfologia.
Le foglie sono sempre ellittiche, di un bel verde vivo, più o meno larghe, disposte in rosette basali nelle genziane a fiore singolo e distribuite in piani sovrapposti, nelle genziane che hanno un fusto alto e spesso. Il colore dominante dei fiori è sicuramente il blu, ma alcune specie possiedono tinte differenti che vanno dal giallo all’azzurro, dal violetto al porpora.
Le infiorescenze solitamente campanulate ed allungate, sono solitarie e terminano in cime erette, sostenute da piccoli peduncoli; in altri casi sono riunite alle ascelle delle foglie. Le genziane crescono spontaneamente sulle Alpi italiane ed in parte anche sugli Appennini, il loro habitat ideale sono infatti i prati montani. In Liguria le genziane spontanee sono entità protette dalla Legge regionale 30 gennaio 1984 n.9, pertanto ne è vietata la raccolta.
Sono davvero numerose le genziane che fioriscono sulle nostre montagne liguri; eccole elencate di seguito: Gentiana acaulis (Genzianella o Genziana di Koch), Gentiana ligustica (Genziana ligure), Gentiana asclepiadea (Genziana minore), Gentiana lutea (Genziana maggiore), Gentiana burseri subsp. villarsii (Genziana di Villars), Gentiana pneumonanthe (Genziana mettimborsa), Gentiana verna (Genziana primaverile), Gentiana orbicularis (Genziana di Favrat), Gentiana nivalis (Genziana nivale), Gentiana cruciata (Genziana crociata), Gentianella campestris (Genzianella campestre), Gentianopsis ciliata (Genziana ciliata), Swertia perennis (Genzianella stellata). Fra tutte quelle elencate, la già citata Gentiana lutea è sicuramente la più conosciuta fin dall’antichità e si distingue dalle altre specie sia per le dimensioni notevolmente più pronunciate che per il colore giallo dei suoi fiori. Il fusto di questa varietà è molto sviluppato e può superare il metro di altezza, caratteristica che condivide con la Gentiana burseri subsp. villarsii, la quale differisce dalla lutea per i fiori decisamente campanulati.
La Gentiana acaulis e l’endemica Gentiana ligustica sono molto piccole e non superano mai i 15 centimetri di altezza. I loro fiori sono di un bellissimo blu intenso ed hanno una forma simile ad un piccolo imbuto. Sono specie che come tutte quelle dal colore blu, si fanno sicuramente notare perché volentieri si trovano in gruppetti a formare delle piccole distese colorate. Le genziane più piccole sono la Gentiana verna e la Gentiana orbicularis che misurano dai 4 ai 7 cm di altezza e presentano tonalità dall'azzurro al blu scuro.
Meritevole di citazione è la Swertia perennis (Genzianella stellata), pianta dai fiori “stellati”, nel complesso assai rara con un areale discontinuo e frammentato, tanto è vero che in Liguria la si può osservare in una sola stazione montana del Ponente. La sua rarità è dovuta al genere di habitat in cui essa cresce: pascoli umidi, paludi e torbiere. Alle genziane è stato attribuito il significato simbolico della determinazione, per via delle continue sfide che queste piante devono sostenere per sopravvivere negli habitat in cui esse vivono: terreni rocciosi, pascoli erbosi ad altitudini piuttosto elevate (dai 700-800 metri fino a 2000 e oltre) e le conseguenti condizioni climatiche; si pensi al cocente sole estivo ed al freddo gelido invernale. Le Genziane insieme alle Stelle alpine sono il simbolo indiscusso della montagna.
Una leggenda delle Dolomiti narra di una pastorella dai bellissimi occhi azzurri di nome Genziana. La gente del posto era molto invidiosa e raccontava che avesse rubato il bellissimo colore al lago di montagna. Le voci insistenti fecero arrabbiare il lago, che indignato scurì la sua acqua e decise di vendicarsi. Le piccole fate dei monti dissero al lago che la pastorella cantava divinamente e sarebbe potuta diventare una di loro. La pastorella però rifiutò di unirsi al mondo delle fate. A quel punto, il lago si adirò e aprendo le sue acque mostrò un giovane dio che rimase folgorato dalla bellezza di Genziana. Il dio chiese alla pastorella di divenire sua moglie, ma ancora una volta, ella rifiutò. Costui, accecato dall’ira per essere stato respinto, innalzò un’onda che trascinando la pastorella nell’acqua finì per annegarla. Le fate con una magia fecero sbocciare sulle rive del lago tanti bellissimi fiori azzurri che presero il nome di Genziana.
Valentina Pulinetti è nata a Sanremo nel 1993. Dopo la maturità Sociopsicopedagogica al Liceo C. Amoretti di Sanremo, ha conseguito la laurea magistrale in Giurisprudenza presso l’Università degli Studi di Genova, discutendo una tesi sui diritti delle donne. Grande appassionata di cavalli pratica l’equitazione fin dall’infanzia. Ama praticare l’escursionismo in montagna. Da circa 10 anni con la sua reflex immortala la flora e la fauna in particolare del Ponente ligure. Ha partecipato a diversi concorsi fotografici nazionali ottenendo alcuni premi e riconoscimenti.
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