Un cioccolatino cubico, a tre strati (di cui i due esterni di cioccolato gianduia e quello centrale in cioccolato contenente pasta di nocciole, la Tonda Gentile delle Langhe, pasta di caffè ed estratto di limoni), il tutto incartato da alluminio colorato e una fascetta in carta recante il nome e il marchio dell'azienda produttrice. Questo è il Cremino, una prelibatezza tutta torinese, un must di fine pasto di ogni piemontese che si rispetti.
Nato nel 1858
Ma la storia di questo cioccolatino ha origini antiche. Risale infatti al 1858, quando Ferdinando Baratti ed il socio Edoardo Milano decisero di fondare la "Baratti & Milano", una liquoreria-confetteria, dapprima situata in via Dora Grossa (l'attuale via Garibaldi) e poi trasferitasi, nel 1875, presso la sede attuale, ossia un locale storico di piazza Castello.
La gara automobilistica
Ma il Cremino raggiunse definitivamente la notorietà nel 1911, in occasione di una competizione indetta dalla FIAT, celeberrima Casa Automobilistica torinese: venne chiesto, infatti, ai mastri cioccolatai torinesi, di creare un cioccolatino da presentare in esclusiva durante il lancio del nuovo modello di automobile, la Fiat Tipo 4.
Cremino a 4 strati
La competizione fu vinta dall'azienda Majani di Bologna, che realizzò un Cremino a quattro strati anziché tre, ma solo dopo qualche anno essa ottenne il permesso di venderlo. I primi documenti che attestano ufficialmente la produzione di questo cioccolatino risalgono al 1934. Attualmente il Cremino è classificato come "Prodotto Agroalimentare Tradizionale del Piemonte ed è prodotto e venduto da numerose aziende dolciarie italiane.