Ristoranti | 06 novembre 2023

Almaranto: una favola fra le dolci colline del Monferrato

I sogni talvolta si avverano, soprattutto quando appartengono a persone fortemente legate alla realtà e a una terra.

Almaranto: una favola fra le dolci colline del Monferrato

E’il caso di  Alexa Schulte e Markus Schulz, che dalla Germania, nel 2005 vennero a pronunziare i loro voti nuziali in Italia e poi, malgrado la professione di lui nel campo della finanza li avesse portati a vivere in diverse nazioni, quali Tailandia e Vietnam, Cambogia e Argentina, Cile e Sudafrica, India , nel 2016  colsero al volo l’occasione di realizzare quanto da sempre sognato,  una struttura ricettiva nel nostro paese, acquistando l’hotel in cui soggiornavano, all’epoca messo in vendita.  Così la loro nuova “casa” è diventata Calamandrana, fra le dolci colline del Monferrato, in un complesso alberghiero di origine agricola,  con grande, scenografica corte centrale, circondato da un pittoresco anfiteatro di vigneti, che le stagioni trasformano in una sorprendente tavolozza di colori. 

 


Nel 2021, dopo anni di complessi lavori di ristrutturazione, Alexa e Markus hanno così aperto  il Relais e Boutique Hotel Almaranto, non limitandosi, però, alla sola, se pur raffinata ospitalità in 4 suite (fra cui l’Almaranto Suite di 175m2, una delle più grandi del Piemonte)  e 9 camere, ma puntando molto sull’offerta gastronomica,   legata al generoso territorio piemontese,  e insieme ispirata dalle loro esperienze internazionali.  Non bisogna dimenticare che Alexa Schulte, cresciuta in una fattoria in Germania, con l’infanzia trascorsa in cucina, trasferendosi poi a Londra, dove viveva vicino al Borough Market, il mercato alimentare biologico più grande della capitale inglese , aveva scoperto nuovi sapori. La conoscenza si era approfondita in giro per il mondo,  e quindi cementata con varie esperienze culinarie, al punto di farle aprire, nel 2013 , una scuola gastronomica in Germania. Da parte sua Markus, esperto e appassionato di vini, ha trovato nel Monferrato terreno fertile, creando una  delle carte più insolite della regione,  che  a etichette rinomate ne unisce  altre, opera di artigiani di nicchia, talvolta  a base di uve autoctone dimenticate e, aspetto più speciale, aggiungendo a tali eccellenze  interessanti   e molto meno note referenze internazionali.

Le bottiglie, comprendenti oltre 200 etichette, sono ospitate in una scenografica cantina verticale, a piano terra del fienile settecentesco, realizzata con mattoni di recupero dietro a una scala a spirale, che conduce alla sala degustazione, dov’è possibile fare esperienze degustative anche  con i produttori del posto. 

 


Di recente questa ha ospitato un evento davvero speciale, dedicato al famoso cocktail Negroni, che ha permesso ai partecipanti di scoprirne tutti i segreti e le variazioni, e di conoscerne a fondo gli ingredienti,  presentati da  produttori noti, quali Bordiga  di Cuneo,  e più di nicchia come, ad esempio, la famiglia  Cerutti Liquori di Canelli. 

E,  a proposito di  degustare,  il fiore all’occhiello del resort Almaranto, dove ogni ambiente è stato ristrutturato  in maniera sostenibile e rispettosa del luogo, inserendo eleganti elementi di design e mobili della collezione privata dei proprietari, è senza dubbio  il ristorante gourmet Adagio (aperto giovedì –domenica la sera , da metà aprile fino a dicembre), in cui regna il giovane chef Mario Maniscalco.

 

Originario della Sicilia, sin da bambino trapiantato in Piemonte, con esperienza non solo a Torino nel primo locale con cucina a km. zero, ma anche a Londra, come sous chef al famoso Harry’s Dolce Vita,  egli ha trovato subito un’intesa con i proprietari, diventando sous chef di Adagio nel 2021 e capo chef l’anno successivo. La sua filosofia “ è prendere la solida base dei momenti semplici, genuini e conviviali  della cucina italiana e dei ricordi del cibo, per poi rivisitare, reinventare e rinnovare piatti e ingredienti, portando sempre rispetto al prodotto nella sua interezza, esaltandolo con profonda responsabilità, e mettendolo a disposizione di tutti”.   Così uno dei menù autunnali,  “Trifula bianca” (per ogni stagione di apertura  il menu viene rinnovato 4 volte) , fra le  5 portate comprende Assoluto di fungo, con porcino, la sua demi-glace, mousse di parmigiano e polvere di barba di carota  e, quale delizioso dessert, Blue& Rose, tartelletta di sablée  e meringa alla barbabietola, mousse dolce di vacca blu, caramello al miele.

 

Ecco, invece che, nel menu “Incontri”, i sapori locali di Barbabietola - budino di barbabietola e topinambur, mousse di robiola ai tre latti, biscotto salato ai pinoli, salsa al cardo gobbo di Nizza e scalogno arrosto, incontrano armoniosamente i prodotti del mare e le rimembranze siciliane, pur sempre con una sfumatura piemontese. Così accade in  Gambero e Torre - ravioli al nero di seppia, ripieni di formaggio Torre e nocciole, bisque di gambero rosso di Mazara , gambero marinato al lime e aria di nocciola per poi proseguire con 8-octo, polpo cotto a bassa temperatura e poi scottato, purea di pastinaca, fava verde, mandarino marinato, zeste di zenzero e ginger bitter. La cucina di Maniscalco, esaltata dall’abbinamento di un vino d’eccezione per ogni portata (ma l’abbinamento può anche essere Light con alcuni accompagnamenti analcolici, fra cui  lo Champagner Manufaktur Jorg Geiger,  a base di pere, oppure Zero, del tutto analcolico)  sprigiona sapori e sensazioni, profumi e suggestioni che conducono i commensali in un autentico viaggio attraverso i sensi.

L’Almaranto  mette a disposizione dei suoi ospiti e di tutti coloro che amano la buona cucina anche un ristorante bistro, considerato il gemello casual di Adagio. Si tratta di Anima (aperto lunedì-domenica 12-23), con il suo menu di comfort food, in cui la tradizione piemontese trionfa in piatti, quali Tar Tara Trattata con carne cruda, robiola e  barbabietola croccante, o BC Leggera, Bagna cauda, crema alla carota, porro e carciofo e Anima Plin, agnolotti del plin ai 3 arrosti, riduzione all’uva e crema di cardo, abbinandosi però a influenze internazionali, come nell’ottimo   Classic Burger & Chips.

 

La cucina  torna in primo piano  in maniera originale e creativa nell’ Adagio Accademia, altra creatura di Alexa Schulte,  che  al piano terra del suggestivo fienile  (al piano superiore si trovano anche i ristoranti),  organizza lezioni culinarie nella sua scuola di cucina.

Pur avendo studiato scienze biomediche  e iniziato il percorso lavorativo in tale settore, quest’affascinante e dinamica giovane signora  ha infatti   ottenuto una qualifica di nutrizionista,  aprendo uno studio di consulenza e quindi, come si è detto, anche una scuola di cucina a Darmstadt. Ora nel suo Almaranto  offre lezioni per gruppi  fino a 10 persone, in una cucina calorosa e accogliente , con una decorazione “all’italiana”, caratterizzata da piastrelle e  stoviglie con limoni, dove predomina il colore giallo ma, soprattutto, perfettamente attrezzata. L’esperienza di cucinare con Alexa riguarda la cucina piemontese in estate  e quella internazionale e soprattutto asiatica in inverno. S’inizia con spumante e finger food per entrare nel “mood”  e nel mondo dei sapori, per poi accingersi, avendo già sottomano tutti gli ingredienti e gli utensili necessari, a preparare i piatti, seguendo le ben dettagliate  ricette. 


La mia esotica esperienza, “Un viaggio attraverso l’Asia con Alexa”,  condivisa con alcune colleghe e con l’abilissimo marito di una di queste, ha compreso  Insalata di cetrioli e wakame – Giappone, Zuppa di Pho Bo - Vietnam , Insalata di papaya verde , Tailandia, Lenticchie nere – India (questo è stato il piatto, a dire il vero ben riuscito e apprezzato, affidato a me e a Sophie, molto più brava di me), Riso Pilau- India , Raita –India e, quale delizioso, leggero dessert, Crema di mango con frutta secca mista e lemongrass- Tailandia.  A completare alcune ore passate in un baleno con scambio d’impressioni e aiuto reciproco, sempre sotto l’occhio attento  e con i consigli di Alexa,  è  stato, alla fine della lezione, l’allegro  pasto condiviso. L’avere realizzato i piatti e compreso fino in fondo non solo la tecnica, ma anche gl’ingredienti che li compongono,  talvolta esotici,   come  i germogli di fagioli mung e le erbe asiatiche, ha dato un altro  sapore ad ognuno di questi, comunque tutti ben riusciti. 

Cucinare con Alexa  all’ Adagio Accademia dell’Almaranto di Calamandrana è dunque un’occasione da non mancare , naturalmente previa prenotazione!

Almaranto Boutique Hotel, Regione Quartino 6, Calamandrana (AT), tel. 01411847040, www.almaranto.it

Adagio Ristorante/Accademia

Anima Lounge/Bistro

Claudia Sugliano

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