News | 12 novembre 2024

Baccanale 2024: quel filo (d’olio) che unisce passato, presente e futuro

A Imola la tradizionale rassegna autunnale dedicata alla cultura del cibo e all’enogastronomia.

Baccanale 2024: quel filo (d’olio) che unisce passato, presente e futuro

Dal 19 ottobre al 10 novembre un programma che ha proposto oltre 100 eventi dedicati all’“oro verde” del Mediterraneo, non solo pilastro della nostra cucina, ma elemento culturale celebrato dal mito e dall’arte, oltre che simbolo di pace. Mostre, degustazioni, spettacoli e incontri che per tre settimane che hanno trasformato Imola e il suo territorio in un festoso palcoscenico tra chef, artisti, storici e produttori.

Secondo il mito, il dio del mare, armato del suo tridente, fece balzare dal terreno un cavallo possente e imbattibile, mentre la dea Atena rispose facendo nascere un umile ma prezioso ulivo. Gli abitanti giudicarono l’ulivo come il dono più grande, e Atena divenne così protettrice dell’Attica, dando vita a una tradizione che ha reso l’olio d’oliva un simbolo di civiltà e di prosperità per le genti mediterranee.

In questo spirito, Imola celebra il potere dell’“oro verde” non solo come alimento, ma come filo conduttore tra passato e presente, oltre che come auspicio di pace: da qui la scelta dell’olio d’oliva come tema del “Baccanale 2024”.

Sabato 19 ottobre 2024 ha preso il via questa tradizionale rassegna autunnale dedicata alla cultura del cibo, che ha animato la città di Imola fino al 10 novembre. L’olio extravergine d’oliva, elemento essenziale della tradizione mediterranea, arricchisce la nostra cucina con il suo sapore unico e le sue qualità nutrizionali, mostrando la sua versatilità sia nei piatti salati che nei dessert.

Da domenica 20 ottobre, nonostante non poche difficoltà dovute dall’alluvione che ha colpito il bolognese, il Teatro Comunale di Imola si è confermato il cuore pulsante dell’evento, facendo splendere un raggio di bellezza e di cultura grazie alla presenza del  Prof. Alessandro Barbero, storico e divulgatore d’eccezione (noto per la sua capacità di rendere accessibili temi complessi attraverso saggi, romanzi storici e collaborazioni televisive), cui si è unito Massimo Montanari in un incontro tutto da gustare dal titolo “Alimentazione e società nel Medioevo”.

I due storici hanno sapientemente interpretato il tema del cibo come fattore fondamentale nella costruzione delle società medievale, con uno speciale accento sull’olio d’oliva in uso tra gli antichi popoli del Mediterraneo. In effetti, l’olio era molto più di un alimento perché insieme a pane e al vino, rappresentava la civiltà e la capacità creativa dell’uomo.

Già greci e romani gli attribuivano anche un valore sacro, utilizzandolo come combustibile per le lampade (simbolo di luce e saggezza) e come unguento. Il diffondersi del cristianesimo consacra l’olio nelle pratiche liturgiche e nei rituali sacramentali. E anche oggi l’olio continua a essere simbolo di rinascita e pace, un messaggio più che mai urgente ed attuale che Baccanale ha colto e interpretato in questa edizione 2024.

Il “filo d’olio” o filo d’oro diventa simbolo di pace, richiamandosi al ramoscello d’ulivo portato dalla colomba sull’Arca a testimonianza della fine del Diluvio Universale, e diventa elemento che lega le persone, le mette in dialogo facendo emergere quanto le unisce, invita alla condivisione. Ed è proprio questo l’obiettivo di Baccanale che vuole essere non solo una festa, ma anche luogo d’incontro e occasione di rilancio per tutta la comunità, punto di partenza per promuovere il patrimonio culturale di Imola, tenendo in grembo anche la trentesima Assemblea Nazionale delle Città dell’Olio - un’occasione speciale per far conoscere al pubblico le cultivar italiane (un esempio su tutti, il prezioso frantoio Valsanterno, vero punto di riferimento nella produzione di olio di qualità Imolese).

Così, la 30ª edizione, organizzata in occasione della 59ª assemblea dei soci, ha voluto celebrare i successi raggiunti ma anche mettere in luce le sfide e le opportunità future per la promozione dell'olio extravergine di oliva come simbolo di eccellenza, cultura e sostenibilità. Quest'anno, in particolare, l'evento ha assunto una dimensione speciale poiché punta a consolidare il suo ruolo nella lotta contro l’abbandono dei terreni olivicoli, nella promozione del turismo legato all’olio e nella creazione di vere e proprie “Comunità dell’Olio” tra l’altro tema ampiamente toccato sul palco della XIX edizione di Golosaria svolta nella fiera di Milano Rho lo scorso 2 novembre 2024 durante il talk tra Paolo Massobrio ed il presidente delle città dell’Olio Michele Sonnessa.

Questi obiettivi si intrecciano con l’ambizioso progetto della “Carta degli Oli”, un’iniziativa che mira a valorizzare l’olio extravergine di oliva nei ristoranti e nei territori italiani, incoraggiando un consumo consapevole e una connessione più profonda tra tradizione culinaria e cultura territoriale.

Per una pausa golosa, il Baccanale 2024 ha offerto ai suoi ospiti una rosa di trentaquattro ristoranti aderenti ad una proposta di menu tematici, mentre show cooking, visite guidate e laboratori didattici hanno dato l’opportunità di avvicinare adulti e bambini alla conoscenza di un prodotto dalle preziose proprietà nutraceutiche, ovvero salutari e terapeutiche. La manifestazione ha culminato con una grande degustazione di vini e oli d’oliva presso l’Autodromo di Imola (mentre il fine settimana di apertura ha coinciso con un’altra eccellenza locale, le finali Mondiali Ferrari con piloti delle varie serie della Casa di Maranello).

Dunque, il Baccanale di Imola non solo celebra la sua tradizione e le sue eccellenze locali, ma rivive la storia dell’olio come ambasciatore di valori che trascendono le epoche, mostrando come cultura e gastronomia possano intrecciarsi e illuminare il presente.                                                                               

“L’edizione 2024 del Baccanale ha confermato il ruolo fondamentale di questo evento per Imola, celebrando le eccellenze del Made in Italy e valorizzando la nostra tradizione culinaria. Con oltre 100 appuntamenti, 33 ristoranti e più di 50.000 coperti, l Baccanale si è consolidato come un evento in grado di attrarre un pubblico sempre più ampio, anche a livello internazionale, dando a Imola una visibilità significativa e coinvolgendo tutta la città, dal centro storico alle frazioni." ha affermato il Primo Cittadino di Imola Marco Panieri. “Guardiamo già al 2025 con entusiasmo, convinti che il successo di questa edizione possa fare da trampolino per nuove iniziative, mirate a promuovere il Made in Italy in tutte le sue forme. Siamo certi che il Baccanale possa essere l’assist ideale per sviluppare ulteriori eventi in grado di attrarre visitatori e valorizzare il nostro territorio”. Il Sindaco ha poi concluso: “Desidero ringraziare di cuore i dipendenti comunali, gli uffici e l’intera struttura comunale, che con impegno e professionalità hanno reso possibile l’organizzazione dell’evento, oltre all’agenzia Alessia Rizzetto di Milano per il prezioso contributo. Senza di loro, il Baccanale non avrebbe potuto raggiungere gli straordinari risultati di quest’anno”.                                                                          

                                                                                                                                             

Fulvio Tonello