È stata presentata ufficialmente nella storica Sala Federiciana della Biblioteca-Pinacoteca Ambrosiana di Milano, l’edizione 2025 della Fiera Internazionale del Tartufo Bianco d’Alba, evento cardine della cultura enogastronomica italiana e appuntamento immancabile per gourmet, chef, produttori e appassionati di tutto il mondo.
A illustrare il ricco programma nella suggestiva sede di piazza San Sepolcro, sono intervenuti Axel Iberti, presidente dell’Ente Fiera di Alba, Antonio Degiacomi, presidente del Centro Nazionale Studi Tartufo, la vicesindaca di Alba Caterina Pasini e lo chef bistellato Davide Oldani, patron dei ristoranti D’O e Olmo.
A moderare l’incontro, il critico enogastronomico Paolo Vizzari, che ha sapientemente guidato il racconto tra prodotto, territorio e visione culturale.
Il Capodanno del Tartufo: il rito che apre la stagione
L’apertura ufficiale della Fiera, in programma dall’11 ottobre all’8 dicembre, sarà preceduta dal simbolico Capodanno del Tartufo, la notte tra il 30 settembre e il 1° ottobre, un evento carico di significati che fonde memoria rurale, spiritualità e arte performativa. Il corteo notturno dei trifolao e dei loro tabui, l’attraversamento del bosco, i suoni della natura e il brindisi collettivo in piazza Ferrero con Alta Langa DOCG, segnano l’avvio della stagione di raccolta del Tuber magnatum Pico, inserito quest’anno nel festival Profondo Umano.
Bianco d’Alba, evento cardine della cultura enogastronomica italiana e appuntamento immancabile per gourmet, chef, produttori e appassionati di tutto il mondo.
A illustrare il ricco programma nella suggestiva sede di piazza San Sepolcro, sono intervenuti Axel Iberti, presidente dell’Ente Fiera di Alba, Antonio Degiacomi, presidente del Centro Nazionale Studi Tartufo, la vice sindaca di Alba Caterina Pasini e lo chef bistellato Davide Oldani, patron dei ristoranti D’O e Olmo. A moderare l’incontro, il critico enogastronomico Paolo Vizzari, che ha sapientemente guidato il racconto tra prodotto, territorio e visione culturale.
Il Capodanno del Tartufo: il rito che apre la stagione
L’apertura ufficiale della Fiera, in programma dall’11 ottobre all’8 dicembre, sarà preceduta dal simbolico Capodanno del Tartufo, la notte tra il 30 settembre e il 1° ottobre, un evento carico di significati che fonde memoria rurale, spiritualità e arte performativa.
Il corteo notturno dei trifolao e dei loro tabui, l’attraversamento del bosco, i suoni della natura e il brindisi collettivo in piazza Ferrero con Alta Langa DOCG, segnano l’avvio della stagione di raccolta del Tuber magnatum Pico, inserito quest’anno nel festival Profondo Umano.
Il Mercato Mondiale del Tartufo: tracciabilità e qualità certificata
Cuore pulsante della manifestazione, il Mercato Mondiale del Tartufo Bianco – allestito nel Cortile della Maddalena – sarà aperto ogni weekend. I tartufi, selezionati e certificati dai Giudici di Analisi Sensoriale, saranno affiancati da una curata esposizione delle eccellenze agroalimentari del Piemonte, in un’offerta sinestetica che racconta filiere, saperi e stagionalità.
Tradizioni e identità: la forza del folclore
La Fiera è anche un teatro di riti che affondano le radici nel medioevo. Dalla Bela Trifolera (6 settembre) alla presentazione del Drappo del Palio (20 settembre), dall’Investitura del Podestà (27 settembre) fino al Palio degli Asini (prima domenica di ottobre), ogni evento è una rievocazione partecipata del passato contadino e civico di Alba. A seguire, il Baccanale dei Borghi (18-19 ottobre) e il Festival della Bandiera (26 ottobre) restituiscono corpo e voce a un patrimonio immateriale che continua a vivere.
Enogastronomia d’autore e nuove forme del gusto
Il programma gourmet si arricchisce con cooking show di chef italiani e internazionali, wine tasting experience e appuntamenti di alta mixology. Tra le novità 2025, il format “Tramonto Gourmet”, che coniuga la cultura dell’aperitivo con la cucina creativa. Non mancano le Cene Insolite, tra cui la tappa mozzafiato sullo Skyway Monte Bianco, e i seminari di analisi sensoriale presso il MUDET – Museo del Tartufo. Forte anche l’impronta sociale, con l’Osteria Montebellina e il progetto “8 Pari” della cooperativa Emmaus.
Cultura contemporanea e orizzonti globali
In parallelo, Alba diventa palcoscenico di grandi eventi culturali. Il Premio Lattes Grinzane (11 ottobre) sarà assegnato a Maaza Mengiste, seguita dalla presentazione del libro “Francesco” di Aldo Cazzullo (12 ottobre). Da non perdere la mostra “More than kids” di Valerio Berruti (3 ottobre - 3 dicembre) nella Chiesa di San Domenico, e il progetto artistico “Radis” a Dogliani.
Fiore all’occhiello dell’intero palinsesto sarà la XXVI Asta Mondiale del Tartufo (9 novembre), collegata in diretta con metropoli internazionali, per raccogliere fondi da destinare a cause benefiche: un momento che ribadisce il legame profondo tra lusso sostenibile e solidarietà.
La Fiera Internazionale del Tartufo Bianco d’Alba 2025 si conferma così evento identitario e multidisciplinare, capace di fondere la cultura del cibo con il senso del luogo, il sapere agricolo con l’arte contemporanea, il gesto quotidiano con la grande narrazione collettiva. Un modello di valorizzazione territoriale che parla al mondo, partendo dalla terra.