La Côte d’Azur archivia un’estate 2025 da incorniciare sul fronte turistico. Secondo i dati diffusi da Côte d’Azur France Tourisme, la stagione conferma l’appeal internazionale della Riviera, con un tasso medio di occupazione alberghiera vicino all’85% tra giugno e agosto, nonostante un contesto nazionale incerto.
Dopo un avvio di stagione primaverile trainato da grandi eventi come il Festival di Cannes, il GP di Monaco e l’Iron Man, anche luglio e agosto hanno mantenuto un trend positivo. A luglio gli hotel sul litorale hanno sfiorato l’87% di occupazione, con un aumento dell’8% del RevPar (ricavo per camera disponibile). Ad agosto, il picco si è registrato a metà mese, con punte oltre il 98% durante il weekend di Ferragosto.
Le locazioni turistiche tra privati hanno continuato a crescere: +7% l’offerta rispetto al 2024, con un tasso di occupazione che ad agosto ha toccato l’88%. In crescita anche la montagna, scelta come rifugio di frescura e natura: le residenze turistiche in quota hanno raggiunto il 65% di occupazione, con picchi al 62% a metà agosto.
Il futuro appare roseo: le prenotazioni per settembre sono già in aumento del 3% rispetto al 2024, mentre ottobre segna un +2%. Le richieste dall’estero per i voli verso la Riviera registrano un +6% per l’autunno, segno che la destagionalizzazione è ormai realtà.
Nordamericani protagonisti: spesa media più che doppia rispetto ai francesi
Il vero motore della clientela internazionale resta il mercato nordamericano. Stati Uniti e Canada rappresentano la prima nazionalità per pernottamenti, con un’incidenza del 55% dei turisti stranieri a luglio e oltre il 58% ad agosto. Gli americani, in particolare, garantiscono un contributo decisivo: la loro spesa media giornaliera raggiunge i 170 euro a persona, più del doppio rispetto ai turisti francesi (75 euro).
Per consolidare questo legame, l’ente del turismo proseguirà con missioni promozionali negli USA e in Canada. Dopo il tour di febbraio 2025 a Washington, New York, Philadelphia e Toronto, che ha coinvolto 170 agenzie e oltre 60 media, è già in programma una nuova tappa tra il 2 e il 5 febbraio 2026 a Boston, Houston, Chicago e Toronto.
Ristorazione in affanno
Accanto agli ottimi risultati del comparto ricettivo, emergono però segnali di preoccupazione dal settore della ristorazione. L’UMIH 06 (Unione delle imprese dell’ospitalità delle Alpi Marittime) segnala un calo di presenze tra il 15 e il 20% in molti locali, con punte fino al -25% per la ristorazione tradizionale.
La strategia per il futuro
«I numeri di quest’estate confermano l’attrattività unica della nostra destinazione e la forza della strategia collettiva», ha dichiarato Alexandra Borchio Fontimp, presidente di Côte d’Azur France Tourisme.
«Ma non ci fermiamo: a ottobre presenteremo il piano d’azione 2026, con l’obiettivo di un turismo sempre più equilibrato e sostenibile, capace di rispondere alle esigenze del territorio e dei visitatori».