Fino al 1° febbraio 2026, il Museo Dipartimentale delle Arti Asiatiche di Nizza ospita una mostra unica nel suo genere: “Sumō: l’equilibrio assoluto”. Un percorso che intreccia tradizione e contemporaneità, offrendo uno sguardo inedito su un’arte marziale che è al tempo stesso sport, rituale e spettacolo.
L’esposizione raccoglie oltre 150 opere:
- 80 fotografie di Marinig, che documentano con intensità allenamenti e momenti di vita dei lottatori (rikishi);
- 40 stampe e dipinti di Kinoshita, dove la potenza si fonde con l’eleganza;
- Prestiti prestigiosi da istituzioni come il Museo del Quai Branly – Jacques Chirac e la Fondazione Gandur per l’Arte di Ginevra, oltre a collezioni private.
Philippe Marinig, Entraînement matinal à l’écurie Oguruma, Tōkyō, 2008, photographie © Philippe Marinig
Tra le rarità, spicca uno dei soli dieci esemplari esistenti del vaso Soulages, presentato per la prima volta come trofeo di sumō. La mostra si collega inoltre al torneo di Parigi 2026, frutto di una collaborazione esclusiva con gli organizzatori.
A corredo, il museo propone un ricco calendario di eventi gratuiti: visite guidate, laboratori di origami e calligrafia, conferenze, dimostrazioni, proiezioni all’aperto e workshop di manga. Tutti i dettagli sono disponibili sul sito ufficiale: maa.departement06.fr.
Progettato dall’architetto giapponese Kenzō Tange e inaugurato nel 1998, il Museo delle Arti Asiatiche è un ponte tra Oriente e Occidente, un luogo in cui le forme pure dell’architettura si fondono con l’acqua e la luce. Con “Sumō: l’equilibrio assoluto”, l’istituzione conferma la sua vocazione: trasmettere cultura abbattendo confini e pregiudizi.