La Costa Azzurra continua a richiamare visitatori da tutto il mondo, ma le abitudini a tavola stanno cambiando.
Se i ristoranti non restano mai a corto di clienti, gli scontrini medi sono più leggeri rispetto al passato.
A pesare è il calo del potere d’acquisto, soprattutto tra i vacanzieri francesi e le famiglie, che riducono la frequenza delle uscite e scelgono menù più contenuti.
A pranzo meno coperti, la sera le terrazze si riempiono
Nei centri turistici come Cannes, la clientela resta numerosa, soprattutto nelle zone più frequentate come Le Suquet e le Allées de la Liberté.
Tuttavia, il caldo di mezzogiorno e la maggiore attenzione alle spese portano molti a preferire picnic o pasti veloci. La stagione estiva ha visto un avvio più lento, con un flusso di turisti francesi spostato verso fine luglio.
Scontrini più bassi a Nizza e Antibes
Anche a Nizza e Antibes il fenomeno si ripete: non è la presenza di turisti a mancare, ma il budget che ciascuno decide di spendere. Il calo è mitigato dall’arrivo di stranieri e di una clientela alto-spendente, meno sensibile ai rincari, che continua a frequentare i ristoranti di fascia alta.
Classe media in ritirata
Secondo uno studio di Alliance France Tourisme, quasi il 40% dei francesi partiti per le vacanze quest’anno ha ridotto il budget, accorciando la durata del soggiorno o tagliando le spese “piacere” come lo shopping e la ristorazione.
Molti giovani optano per aperitivi, formule low cost e happy hour, rinunciando al classico pranzo o cena completa.
Strategie per resistere
Alcuni ristoratori reagiscono con politiche di prezzo mirate: menù a prezzo fisso, sconti in determinate fasce orarie, piatti unici più accessibili.
L’obiettivo è mantenere il flusso di clientela anche a costo di ridurre i margini, negoziando prezzi con i fornitori e ripensando le proposte.
Un settore in trasformazione
Gli esperti parlano di una trasformazione strutturale della ristorazione. Negli ultimi vent’anni, in Francia il numero di ristoranti è aumentato, ma il mercato è diventato più competitivo e vulnerabile.
Inflazione, aumento dei costi e carenza di personale impongono un ripensamento continuo del modello economico.
Nuove abitudini a tavola
I clienti oggi “strutturano” diversamente le loro uscite: meno frequenti, ma più attente all’esperienza complessiva.
Dalla formula completa si passa a un solo piatto e un bicchiere di vino, con un’attenzione crescente al rapporto qualità-prezzo (o esperienza-prezzo, nel caso delle nuove generazioni).
Uno sguardo alla bassa stagione
Molti ristoratori guardano con interesse ai mesi di settembre e ottobre, quando la clientela di professionisti e pensionati, più propensa a spendere, torna a popolare la Riviera.
Se il meteo sarà favorevole, la bassa stagione potrebbe compensare un’estate dalle note dolci-amare.