Estate da primato sulla Côte d’Azur. A Nizza sono state registrate ben 74 notti tropicali, quelle in cui la temperatura non scende sotto i 20°C, un record assoluto che accende i riflettori sugli effetti del cambiamento climatico sul Mediterraneo.
Solo nel mese di agosto, durante l’ondata di calore più intensa, si sono susseguite 11 notti roventi di fila, la serie più lunga del 2025 nelle Alpi Marittime.
Il confronto con gli anni precedenti è eloquente: nel 2024 furono 59 le notti tropicali (54 consecutive), mentre il 2022 resta l’anno più estremo con 60 notti di fila, mai registrate prima dal 1946. Se di giorno la città è stata risparmiata da picchi record, 33 gradi contro i 43,4 toccati in Dordogna, il vero problema resta la notte.
Secondo i medici, le alte temperature notturne impediscono al corpo di recuperare, aumentando i rischi di insonnia, disidratazione e stress cardiovascolare. Un pericolo soprattutto per anziani e persone fragili, con un accumulo di fatica che si amplifica quando le notti afose si susseguono per settimane.
Il fenomeno non riguarda solo la Riviera. L’estate 2025 si colloca già al terzo posto tra le più calde mai osservate in Francia, dopo quelle del 2003 e del 2022.
Giugno è stato il secondo più rovente dal 1900, mentre tra fine giugno e inizio luglio l’indicatore termico nazionale ha battuto ogni record con una media di 28,2°C, oltre 7 gradi sopra la norma.
Per gli esperti, queste ondate di calore sempre più intense e precoci rischiano di diventare la nuova normalità: un segnale che il clima mediterraneo sta cambiando, trasformando le notti della Costa Azzurra in vere notti tropicali.