Dal marzo 2026 Air France interromperà definitivamente i collegamenti da Parigi-Orly verso il Sud-Est della Francia, compresi quelli per Nizza. È l’ultimo tassello del piano annunciato due anni fa per concentrare tutte le operazioni sul principale hub di Parigi-Charles-de-Gaulle (CDG).
Le celebri “navette” orarie, un tempo fiore all’occhiello del traffico domestico francese, non si sono più riprese dopo la pandemia e la compagnia aveva già ridotto progressivamente le frequenze.
Oltre a Nizza e Marsiglia, saranno sospese anche le rotte per Tolosa e tre destinazioni d’Oltremare: Pointe-à-Pitre, Fort-de-France e Saint-Denis de La Réunion.
Un cambiamento rilevante per un asse, quello tra Parigi e le principali città francesi, che resta fra i più trafficati del Paese, nonostante la forte contrazione registrata tra il 2019 e il 2024: -14,9% di passeggeri verso Nizza, -28,2% verso Marsiglia e -35,9% su Tolosa.
Ancora più drastico il calo della clientela business, crollata fino al 60% secondo gli operatori, complice la concorrenza dell’alta velocità ferroviaria e delle videoconferenze.

La sfida delle low cost: due alternative per i viaggiatori abituali
Per chi continuerà a spostarsi tra Orly e le grandi città del Sud, resteranno due possibilità: Transavia, la low cost del gruppo Air France-KLM, che erediterà metà degli slot del vettore francese ed EasyJet.
Quest’ultima non volerà però su Marsiglia, dove il TGV resta molto competitivo.
Nonostante la stabilità degli slot disponibili, EasyJet intravede margini di crescita grazie alla presenza di aerei basati a Nizza, che permettono partenze molto mattutine e rientri serali, un elemento chiave per il pubblico business.
La compagnia britannica già oggi conta una quota elevata di passeggeri d’affari: il 38% sulla rotta Orly-Nizza e il 47% su Orly-Tolosa.
Offerte mirate per conquistare la clientela d’affari
Gli uomini e le donne d’affari, seppur meno numerosi rispetto al passato, rimangono un target ambito, perché prenotano più tardi e pagano tariffe più alte.
EasyJet punta su formule dedicate come l’abbonamento “EasyJet Plus”, su efficienza operativa e su un ventaglio di frequenze elevato: fino a nove voli al giorno per Nizza e sette per Tolosa.
Transavia, dal canto suo, prevede otto collegamenti quotidiani verso Nizza e Tolosa a partire dal 29 marzo, quattro in meno rispetto all’attuale programmazione Air France.
La compagnia promette però un aggiornamento progressivo dei servizi per avvicinarsi agli standard delle vecchie navette, con percorsi aeroportuali più fluidi, un nuovo lounge a Orly per i passeggeri con tariffa “Max” e una gamma più ampia di servizi premium come fast track e modifiche gratuite del biglietto.
Un vantaggio competitivo importante per Transavia resta la possibilità di integrarsi con il programma fedeltà Flying Blue del gruppo Air France-KLM: i biglietti “Max” danno diritto allo stesso numero di punti dei voli Air France. EasyJet ha recentemente risposto con un’offerta dedicata proprio ai membri Flying Blue che decidono di passare al vettore britannico.
Un mercato in evoluzione
Secondo gli operatori, i voli in partenza all’alba verso Nizza continuano a registrare riempimenti molto più alti rispetto a quelli diretti a mete turistiche nello stesso orario: segnale che, nonostante la contrazione, la domanda business resta viva e strategica.
La fine delle rotte Air France da Orly apre così una nuova fase per il trasporto domestico francese: meno “navette” tradizionali, più concorrenza e una sfida serrata per accaparrarsi una clientela che vola meno, ma che vale ancora tantissimo.



Beppe Tassone



