Cibo | 21 settembre 2025

La pausa pranzo diventa green e l'Italia trova lo smart food, dove il mangiare bene diventa semplice, consapevole e alla portata di tutti.

Un nuovo studio di AstraRicerche per il Gruppo Prodotti Ortofrutticoli di IV e V Gamma di Unione Italiana Food svela come gli italiani stiano reinventando la pausa pranzo

Settembre è sempre un mese di transizione: da una parte l’energia dei nuovi inizi, dall’altra la nostalgia delle vacanze. Quest’anno, però, il rientro racconta anche un cambiamento nelle abitudini alimentari degli italiani. Un’indagine di AstraRicerche per il Gruppo Prodotti Ortofrutticoli di IV e V Gamma di Unione Italiana Food ha coinvolto oltre mille persone tra i 18 e i 65 anni, svelando come la pausa pranzo stia vivendo una vera e propria rivoluzione verde.

Quasi uno su due (47,7%) affronta settembre con entusiasmo e nuovi obiettivi, ma il 45,1% sente il peso degli orari più rigidi. Per molti (43,1%) la routine appare monotona e un terzo lamenta meno tempo da dedicare a sé stessi. Eppure, proprio in questo scenario, cresce il bisogno di reagire con scelte alimentari più consapevoli.

Il pranzo, spesso ridotto a uno spuntino veloce, diventa il terreno di una trasformazione culturale. Al centro ci sono insalate pronte e zuppe già confezionate, che uniscono benessere, gusto e praticità.

Le insalate di IV Gamma conquistano l’82,5% di chi mangia fuori casa: per alcuni restano un’alternativa sporadica, ma un italiano su tre le ha integrate stabilmente nella propria dieta, spesso coinvolgendo anche la famiglia.

Le zuppe pronte sorprendono: il 73,2% le sceglie in pausa pranzo, trasformando un piatto tradizionalmente casalingo in un alleato quotidiano. Molti (43,7%) le acquistano già con la spesa settimanale, altri (39,1%) le prendono sul momento.

Perché piacciono così tanto? Sono leggere, digeribili, già porzionate e riducono gli sprechi. Non più semplici soluzioni pratiche, ma veri e propri comfort food salutari: per il 44,5% le insalate sono una coccola che aiuta ad affrontare lo stress del rientro, mentre il 41,4% dice lo stesso delle zuppe. Un modo di prendersi cura di sé, senza rinunciare al piacere del gusto.

Questa nuova abitudine non riguarda solo i singoli. L’83,8% degli adulti consuma regolarmente insalate pronte, ma anche il 36% di bambini e ragazzi le apprezza. Lo stesso vale per le zuppe (84,2% adulti, 34,5% giovani). I millennial guidano il cambiamento, facendosi promotori di un nuovo stile alimentare anche in famiglia.

Non mancano, però, le contraddizioni. Molti italiani non rispettano sempre la catena del freddo: più della metà ammette di non mantenere le insalate sempre refrigerate e quasi la metà fa lo stesso con le zuppe. Solo un terzo usa regolarmente borse frigo, segno che c’è ancora strada da fare sul fronte della sicurezza.

Anche la frutta già tagliata e confezionata si fa strada: il 46,3% delle famiglie la acquista, soprattutto per comodità, praticità fuori casa ed evitamento degli sprechi. Un trend in crescita, che completa il quadro della “rivoluzione verde”.

Gli italiani del 2025 vogliono tutto: efficienza, salute e gusto, senza sacrificare tempo. Il comfort food non è più peccato di gola, ma strategia di benessere. 

Marina Salvetto