Fino a domenica 9 novembre 2025, la Galerie Lou Babazouk 1 di Nizza (8 rue de la Loge) ospita Geishas Bleues, una mostra affascinante firmata da Julie Pontaut, in arte Bleu Cyan Cyanotypes.
Un titolo che è già una dichiarazione d’intenti: il blu profondo del cyanotype, tecnica fotografica ottocentesca, è l’anima di un percorso che unisce delicatezza, memoria e sperimentazione.
Ogni ritratto di geisha è immerso in una luce sognante, un blu che sa di mare e di nostalgia.
A ciascuna figura è accostato un fiore, scelto per il suo periodo di fioritura e il suo significato nel calendario giapponese: dodici mesi, dodici fiori, dodici donne. Le stampe, realizzate su lino bianco o cotone naturale, evocano una bellezza sospesa, intrisa di calma e malinconia.

L’alchimia di Bleu Cyan
Grafica e fotografa, Julie Pontaut fonde l’artigianato con il digitale, rinnovando una tecnica antica con strumenti contemporanei. Il suo lavoro nasce dal dialogo tra passato e presente, dove la manualità incontra la sperimentazione visiva. Il risultato è un universo estetico coerente e poetico, in cui ogni tonalità di blu racconta una storia.

Un piccolo regno d’arte e luce
Nello spazio intimo della galleria, l’artista ha creato un microcosmo magico: geishe e fiori giapponesi convivono tra riflessi blu e accenti dorati. Ogni opera è una nuova esplorazione tecnica, impreziosita da dettagli originali. Le cornici, ad esempio, sono realizzate in cartone riciclato, trasformato con tocchi d’oro o d’argento in eleganti “caissons américains”. I nomi dei fiori, tracciati in raffinata calligrafia giapponese, aggiungono un’ulteriore nota di grazia.
Grazie a Bleu Cyan, la via delle piccole gallerie nizzarde si tinge d’Oriente: un invito a lasciarsi avvolgere da un blu che non è solo colore, ma emozione, memoria e arte.









Silvia Assin e Beppe Tassone



