News | 21 novembre 2025

Nizza: fino al 30 novembre la mostra “La poesia dell’acquerello: i mondi luminosi di Laurence G. nel cuore del Vieux Nice”

Alla Galerie des Dominicains un viaggio sensoriale tra pigmenti minerali, sfumature turchesi e fascinazioni giapponesi

La Galerie des Dominicains, in Rue Saint-François-de-Paule, a pochi passi dall’Opéra di Nizza, ospita fino al 30 novembre 2025 la nuova mostra di Laurence G. (così si firma Laurence Germond), artista che da anni porta avanti una ricerca pittorica capace di unire istinto, sensibilità cromatica e suggestioni culturali raccolte in giro per il mondo. 



Un percorso artistico nato dal viaggio
Laurence coltiva sin dall’infanzia la passione per il disegno e la pittura, ma è un soggiorno a Firenze, culla della grande tradizione rinascimentale, a risvegliare profondamente il suo amore per l’arte.

Una vita trascorsa a lungo all’estero le ha poi permesso di assorbire atmosfere, emozioni e visioni differenti, trasformandole in uno stile personale e in continua evoluzione.

La tecnica che predilige è l’acquerello, utilizzato con una sensibilità che combina leggerezza e brillantezza, sfruttando sia la purezza delle tonalità sia la grana minerale dei pigmenti.

Le sue opere si distinguono per una luminosità particolare, impreziosita da lievi riflessi nacré che avvolgono le composizioni in una dimensione contemporanea e quasi eterea.



Colori, oro e influenze orientali
A raccontare l’esposizione è Silvia, che osserva come la mostra presenti “molte nuance di turchese e opere dai toni sfumati del rosa e dell’arancio, spesso illuminate da un tocco di foglia d’oro”. 

Laurence G. ama esplorare nuove tecniche e sperimentare: accanto all’acquerello compaiono infatti anche lavori a inchiostro di china, testimonianza di un interesse profondo per l’arte giapponese e per l’armonia delle composizioni ikebana, che l’artista sigla con un caratteristico timbro rosso.

Silvia sottolinea inoltre l’approccio accogliente di Laurence, sempre disponibile al dialogo con i visitatori incuriositi dalle sue tele, creando così un ambiente in cui l’arte diventa anche incontro e scambio.


 

Beppe Tassone