News | 24 novembre 2025

Scienziati in prima linea per salvare il Mediterraneo: a Nizza un ciclo di conferenze aperte a tutti

Dal corallo rosso all’ADN ambientale: quattro incontri per scoprire come la ricerca locale monitora e protegge il mare nostrum

A partire dal 25 novembre, ogni martedì alle 15 L’Artistique di Nizza (27 boulevard Dubouchage) ospita il ciclo di conferenze «Des scientifiques azuréens au chevet de la Méditerranée», un appuntamento gratuito, fino a esaurimento posti, dedicato alla scoperta delle ricchezze naturali del Mediterraneo e delle ricerche portate avanti in Costa Azzurra.

L’iniziativa, promossa dal Comune di Nizza, riunisce alcuni tra i principali studiosi e ricercatori del territorio per raccontare come cambiano gli ecosistemi marini: dal corallo rosso alle evoluzioni del plancton, fino alle nuove tecniche di analisi basate sull’ADN ambientale e al ruolo storico dell’illustrazione scientifica.



Il programma degli incontri
25 novembre 2025 – Il fascino del corallo rosso
Con Denis Allemand, direttore scientifico del Centre scientifique de Monaco, e Caroline Mergalet, responsabile dell’Association des naturalistes de Nice et des Alpes-Maritimes.

Un viaggio alla scoperta di una specie iconica del Mediterraneo: prezioso oggetto d’arte fin dalla preistoria, il corallo rosso svolge anche un ruolo fondamentale negli equilibri degli ecosistemi.

Un biologo e una gemmologa ne illustreranno la doppia identità, animale e minerale.

2 dicembre 2025 – L’ADN ambientale, una rivoluzione negli studi sulla biodiversità
A cura di Cécile Sabourault, vicepresidente dell’Université Côte d'Azur.
Questa tecnica innovativa permette di identificare le specie presenti in un ambiente naturale analizzando le tracce genetiche lasciate nell’acqua o nel suolo, offrendo nuove possibilità per monitorare la biodiversità senza interferire con gli organismi.

9 dicembre 2025 – Due secoli di illustrazione scientifica a Nizza
Con Olivier Gerriet, direttore del Muséum d’Histoire naturelle de Nice.
Un percorso attraverso oltre 200 anni di rappresentazioni scientifiche: dalle prime incisioni alle tecnologie digitali, un patrimonio che ha accompagnato generazioni di naturalisti nelle loro scoperte.

16 dicembre 2025 – La rada di Villefranche, laboratorio del cambiamento climatico
Con Jean-Olivier Irisson, ricercatore del Laboratoire d’Océanographie de Villefranche (CNRS–Sorbonne Université).

Dal 1960, un monitoraggio settimanale delle acque e del plancton rivela come il riscaldamento globale modifichi in modo tangibile uno dei siti marini più studiati del mondo.

A seguire, Steeve Comeau, anch’egli ricercatore del LOV, illustrerà come gli effetti del cambiamento climatico stiano trasformando gli ecosistemi costieri più delicati – dagli erbai di posidonia alle pareti coralligene e quali strategie di resilienza si stanno osservando.

Il programma completo è disponibile in fondo all’articolo.


 

Beppe Tassone