Una serata gradevole, nella calda e accogliente atmosfera dell’Hotel Lungomare di Andora, proprio nei locali dove è iniziato l’attività della delegazione Fisar di Imperia e Savona, ha permesso ai soci di conoscere gli ottimi vini della cantina Forteto della Luja, gestita oggi da Giovanni Scaglione, che prosegue e con grabnde successo l’opera del padre Giancarlo.
I sommelier della Fisar di Imperia e Savona, guidati dai presidenti Ivano Brunengo e Anselmo Narso, hanno portato in degustazione una selezione di 5 vini: nell’ordine “Pasucrà”, Mon Ross, Le Grive, Plan dei Sogni e Piasa Richiei.
Il produttore Giovanni con grande entusiasmo ha raccontato la storia della cantina comparsa per la prima volta nei catasti nel 1826, con le cantine in pietra e le cascine del Settecento. I vigneti producevano uve di qualità, che venivano tutte vendute e la famiglia produceva solo una piccola quantità di vino. Dal 1985 il padre, incoraggiato dal famoso produttore Giacomo Bologna e recuperando l’esperienza del bisnonno Giovanni, ha iniziato l'appassimento dell'uva Moscato e la produzione del Moscato Passito, Plasa Rischel, che ha ottenuto prestigiosi riconoscimenti. Il Loazzolo Vendemmia Tardiva è stato riconosciuto come DOC nel 1992 ed oggi è la più piccola denominazione di origine controllata d'Italia.
Il nome dell'azienda, Forteto della Luja, deriva dal nome dei boschi attraversati dal Rio Luja che circondano i vigneti. Dal 20 07 i vigneti sono affiliati all'Oasi WWF e nel 2011 sono diventati Centro Didattico dell'Università di Scienze Gastronomiche di Pollenza.
Proprio la presenza dei fiori, in particolare delle orchidee spontanee, insieme al terreno ed al clima particolare conferiscono ai vini della cantina profumi e sapori unici.
Mon Ross, un Barbera d'Asti docg, un classico vino da tavola servito giovane a tutto pasto e con classici della cucina piemontese, come la bagna Cauda. Le Grive, un Monferrato Rosso doc di uve Barbera e Pinot Nero dal sapore unico di frutta combinato con un bouquet marcato con note di vaniglia e spezie. Il Loazzolo doc: prodotto con uve appassite di Moscato bianco, dolce e sontuoso, ma con una fresca e fragrante vena acidula. Un vino piacevole che indugia con un'eco di vaniglia e cioccolato bianco. Il Piemonte Brachetto Passito doc, delicatamente aromatico con note di rose appassite, confettura di fragole, ciliegie sciroppate e spezie.
È proseguita così l’attività del sodalizio, che, nostante la pandemia, nel corso dell’anno ha comunque realizzato una trentina di eventi e svolto diversi servizi privati.
Il clima informale e la cura dei dettagli hanno fatto sentire tutti i partecipanti come a casa e regalato una gradevole esperienza ricca di curiosità enologiche e gastronomiche.
Al termine sono stati presentati prossimi appuntamenti dell’associazione, che prevedono una nuova degustazione nel mese di novembre e l’avvio dei nuovi corsi per sommelier entro la fine dell’anno in corso, confermando come sempre la disponibilità per collaborazioni, organizzazione di serate e degustazioni, garantendo un giusto abbinamento dei piatti con i vini.