News | 12 marzo 2022

Fiori di Liguria: Bucaneve e Campanellini, le fioriture bianche della Primavera, che sono anche un simbolo di speranza.

La fotografa Valentina Pulinetti accompagna i nostri lettori alla scoperta della flora spontanea ligure

Fiori di Liguria: Bucaneve e Campanellini, le fioriture bianche della Primavera, che sono anche un simbolo di speranza.

L’arrivo della primavera viene annunciato dalla fioritura di due graziosi fiorellini: il Bucaneve ed il Campanellino. Possiamo considerare questi fiori come “parenti”, essendo entrambi appartenenti alla famiglia delle Amaryllidaceae.

 

Essi sono accumunati da molti aspetti, primo fra tutti il significato dei loro nomi. In entrambi i casi, infatti, l’etimologia fa riferimento al colore e alla stagione di fioritura. Il nome scientifico del Bucaneve è Galanthus nivalis che significa fiore bianco come il latte che fiorisce nella neve; il nome scientifico del Campanellino è Leucojum vernum ovvero campanella bianca della primavera.

 

Entrambe le specie sono geofite bulbose, piante perenni che durante la stagione avversa non presentano organi aerei e le gemme si trovano in organi sotterranei chiamati bulbi, organi di riserva che annualmente producono nuovi fusti, foglie e fiori. L’habitat in cui crescono è lo stesso: prediligono i boschi umidi, ricchi di humus ed amano le zone ombrose. Si spingono fino ai 1200 m circa di altitudine. Il Bucaneve è distribuito in quasi tutta l’Italia, mentre il Campanellino è rintracciabile al Nord e solo in alcune zone del Centro Italia.

 

Anche il periodo di fioritura è simile, il Bucaneve però inizia a fiorire già a gennaio protraendosi fino ad aprile, mentre il Campanellino sboccia da febbraio ad aprile. Queste Amaryllidaceae si dimostrano sicuramente fra le più impazienti e frettolose nel loro ciclo vegetativo. Dopo poche settimane di manifesta attività vitale, passano dal precocissimo risveglio post-invernale, ad un altrettanto precoce nuovo sonno, necessario tuttavia a preservarli dalle forti calure estive che non gradiscono.

 

 

È quasi d’obbligo per il profano confondere l’una con l’altra specie. Entrambi hanno un’altezza media che va dai 15 ai 20 cm. La più evidente differenza morfologica consiste nella forma dei tepali. Un’attenta osservazione può rivelare che il fiore del Bucaneve è composto da 6 tepali. I 3 esterni, lunghi circa 2 cm, sono bianchi ed hanno una forma oblunga. I 3 tepali interni sono più corti, bi-lobati, bianchi e con striature di color verde. Anche il fiore del Campanellino possiede 6 tepali ma questi, a differenza del Bucaneve, hanno egual lunghezza e al loro apice vi è una macchiolina di color giallo/verde.

 

Una particolare menzione la merita il cosiddetto Campanellino di Grimaldi o Campanellino nizzardo (Leucojum nicaeense), raro endemismo delle Prealpi di Nizza, il cui areale si estende principalmente in territorio francese, sconfinando fino all’estremo Ponente Ligure.

In territorio italiano cresce sulle rupi e nelle garighe della zona di confine, nei pressi della frazione di Grimaldi. Il piccolo fiore bianco possiede un fusto esile che di rado supera i 10 cm di altezza, foglie lunghe e sottili. Fiorisce tra la fine di marzo e maggio. È una specie protetta sia in Francia che in Italia. La Regione Liguria ha finanziato un progetto atto alla salvaguardia e alla conoscenza di questo particolare fiore. Presso i Giardini Hanbury c'è una raccolta di semi per la sua conservazione.

Tornando ai nostri Bucaneve e Campanellini una curiosa leggenda popolare, legata alla tradizione cristiana, attribuisce la loro creazione all’intervento di un ignoto angelo, disceso sulla terra per consolare Eva. Dopo la cacciata dal Paradiso, la nostra progenitrice era disperata per dover trascorrere un rigido inverno sulla Terra, senza la compagnia di nessun fiore, che aveva dovuto abbandonare nel giardino dell’Eden. Adamo non sapeva più come rincuorarla. Fu allora che apparve un angelo che con lo scopo di alleviare in qualche modo il dolore della donna, pensò di trasformare i fiocchi di neve in Galanthus nivalis e Leucojum vernum. Per questo motivo nel linguaggio dei fiori il Bucaneve e il Campanellino sono simbolo di speranza, perseveranza e nuova vita.

 

Valentina Pulinetti è nata a Sanremo nel 1993. Dopo la maturità Sociopsicopedagogica al Liceo C. Amoretti di Sanremo, ha conseguito la laurea magistrale in Giurisprudenza presso l’Università degli Studi di Genova, discutendo una tesi sui diritti delle donne.  Grande appassionata di cavalli pratica l’equitazione fin dall’infanzia.   Ama praticare l’escursionismo in montagna. Da circa 10 anni con la sua reflex immortala la flora e la fauna in particolare del Ponente ligure. Ha partecipato a diversi concorsi fotografici nazionali ottenendo alcuni premi e riconoscimenti.

 

Contatti: e-mail valep93@virgilio.it Facebook e Instagram (@valentinix28)

 

 

 

Valentina Pulinetti