Il mondo dei Whisky è vasto e complesso. Scozia e Irlanda si contendono da sempre la paternità sia della denominazione del distillato sia della sua stessa nascita. Quel che è certo è che la realizzazione di questi prodotti d’eccellenza era inizialmente nelle mani degli impareggiabili monaci che, nella loro missione di evangelizzazione, si spostarono verso il nord Europa affinando qui la tecnica della distillazione.
Veniamo a noi: con la Whisky Week Como arriviamo al terzo appuntamento delle “Spirit Week”, manifestazioni itineranti e organizzate dal team di Whisky Club Italia, a cui hanno partecipato 60 aziende in rappresentanza di circa 300 brand provenienti da tutto il mondo: dalla Scozia all'Irlanda, dalla Francia agli Stati Uniti fino ai Caraibi e al Giappone.
Non sono mancati i cosiddetti Ambassador, proprietari e rappresentanti arrivati per l’occasione, dai brand più importanti a quelli emergenti fino a quelli sconosciuti che hanno portato gusto, tradizione e cultura nella meravigliosa cornice della Neoclassica Villa Geno.
La Whisky Week Como ha anche registrato un interessante numero di presenze, “staccando” oltre mille ingressi con una quota rosa di tutto rispetto (circa il 40%) che ha elevato e dato un valore aggiunto ai piacevoli momenti passati in compagnia.
Tra Masterclass, approfondimenti al banco di degustazione, conoscenza di aziende e degustazioni con crociera privata sul lago (partendo dall’attracco privato della villa) e altre iniziative, questa edizione si è resa indimenticabile. Per chi se la fosse persa, può cogliere l’occasione dell’edizione primaverile 2023 che si terrà a Firenze, per la prima volta in riva all’Arno, in un'altra cornice di tutto rispetto accomunata dalla vicinanza all’acqua.
L’organizzazione è stata impeccabile, in primis per la scelta della location, che ha messo a proprio agio i più esigenti “pionieri” del Whisky e allo stesso tempo ha sapientemente accolto le generazioni più giovani, svecchiando un ambiente che potrebbe essere percepito come “old fashioned”.
Seppur il meteo sia stato incerto ed a tratti piovoso – circostanza che avrebbe potuto scoraggiare la visita – il casuale binomio creatosi tra distillati e profumi naturali del laghee sotto la pioggerella autunnale è stato tanto speciale quanto inaspettato. I whisky e i loro caratteristici sentori si sono naturalmente amplificati, esaltati, accesi in bocca, sia in villa ma in particolar modo durante la navigazione, ove la temperatura e il clima dell’uggiosa giornata brianzola hanno ricreato naturalmente le suggestioni di una giornata in Scozia.
Gli aromi percepiti sull’imbarcazione son difficili da tradurre in testo, ma val la pena provarci: note medicinali (alga marina, salmastro), affumicate (fumo di torba, carbonella, falò, tabacco da pipa, sigaro), pesce affumicato (acciuga, aringa, conchiglia e salmone affumicato) e muschio (betulla, terra, torbiera, canapa, muschio umido).
Tra tutti gli assaggi disponibili è difficile stabilire delle preferenze assolute, ma ecco i nostri consigli per delle produzioni degne di nota: da una distilleria nata da poco (un anno di vita in questi giorni) passando per l’assaggio in navigazione fino alla più approfondita sperimentazione in masterclass.
· Saranno famosi: New Make Capparis (Distilleria Strada Ferrata, Seregno)
· Assaggio in navigazione: The Whistler Imperial Stout (Distelleria Boann, Irlanda)
· La Masterclass: Sherry Cask "The Bodega" (Distilleria Arran, Scozia)