Vini | 15 aprile 2023

Byblos Art Hotel Villa Amistà: è un luogo in cui il classico e il moderno si fondono, creando ambienti in cui convivono restauro, arte e design

Questo hotel di lusso sorge sui resti di una “casa forte” romana, restaurata nel Quattrocento e Cinquecento, poi risistemata e ampliata nel Settecento.

Byblos Art Hotel Villa Amistà: è un luogo in cui il classico e il moderno si fondono, creando ambienti in cui convivono restauro, arte e design

Nel grande salone che accoglie gli ospiti all’arrivo e in ogni ambiente – giardino compreso – si trovano arredi dei più importanti designer italiani (tra i quali Giò Ponti, Gaetano Pesce, Patricia Urquiola) insieme a opere d’arte uniche che vanno a caratterizzare l’inestimabile e permanente collezione d’arte contemporanea di Villa Amistà, firmata da artisti quali Arnaldo Pomodoro, Marina Abramovich, Lucio Fontana e molti altri. Questo setting unico è stato riconosciuto a livello nazionale e internazionale da numerosi premi, l’ultimo a Londra nel 2019, quando ai “Boutique Hotel Awards” è stato insignito del titolo di miglior Hotel di Design in Europa e nel Mondo.

Ognuna delle 58 camere e Suite (dalla Superior alla Presidenziale) è decorata individualmente con l’uso di tessuti e arredi dai colori vivaci ed è arricchita da opere d’arte originali uniche.

Anche nei momenti di relax, nell’Espace Byblos SPA si è immersi nell’arte, circondati da mosaici e affreschi tipici delle splendide domus romane.

 

In un contesto in cui l’arte e l’eccellenza accompagnano ogni sfumatura dell’accoglienza, il RISTORANTE AMISTÀ – 1 stella Michelin – unisce il gusto e il sapore della tradizione gastronomica regionale alla raffinata creatività dello Chef Mattia Bianchi, classe 1987, formatosi alla Scuola Alberghiera di Bardolino (VR), con esperienze londinesi dal 2008 al 2014 e australiane fino al 2016. Rientrato in Italia ha lavorato a Verona al Borsari 36 come Sous Chef e dal 2019 è Chef al Ristorante Amistà. Nel suo menù propone un intreccio di cucina locale con una velata influenza di profumi e ingredienti di origine orientale.

Lui e la sua brigata colgono ortaggi e frutta direttamente nell’orto e nel frutteto di Byblos Art Hotel Villa Amistà. L’eccellenza dei prodotti è garantita dal metodo biologico di coltivazione. Si può gustare la cucina dello Chef anche nel GARDEN RESTAURANT, il nuovo bistrot con cucina outdoor, godendo della natura rigogliosa che circonda il luogo e gustando il cibo su tavoli d’artista. Naturalmente il cibo può essere accompagnato da un ottimo vino, scegliendo fra 500 etichette accuratamente selezionate, provenienti dalla quattrocentesca cantina, rivisitata con elementi di design, che ha anche la possibilità di accogliere fino a 40 ospiti.

Se si desidera un drink, il PETER’S BAR offre rari distillati, Champagne vintage o un esclusivo cocktail. Nella stagione calda, da giugno a settembre, ci si può rinfrescare con squisite bevande fresche al POOL BAR, ai bordi della PISCINA, situata in una zona tranquilla e soleggiata sul retro della villa, circondata dal verde lussureggiante dello splendido PARCO di 20 mila metri quadri. Passeggiando per il parco, si incontrano fontane in marmo di Verona, giochi d’acqua, un’elegante piscina a sfioro di forma classica e un giardino all’italiana con piante secolari di incomparabile bellezza.

 

Insomma, il BYBLOS ART HOTEL VILLA AMISTÀ è il luogo giusto per vivere un giorno da fiaba o per organizzare incontri di lavoro, board meetings, viaggi incentives ed eventi, immersi nella bellezza in tutte le sue forme.

Non dimentichiamo poi che è a soli 10 Km dal centro di Verona, città patrimonio dell’Unesco, raggiungibile comodamente con uno Shuttle service gratuito organizzato dall’Hotel fino al centro città. A partire da qui, oppure disponendo di mezzi propri, è possibile estendere la visita della zona in altre magiche atmosfere del Lago di Garda, sempre ricco di eventi e possibilità.

 

Nelle vicinanze c’è anche la possibilità di visitare ben tre tenute della Masi Wine Experience (Cantine Masi e Serego Alighieri a Sant’Ambrogio di Valpolicella e Tenuta Canova a Lazise), con l’opportunità imperdibile di conoscere la qualità dell’azienda Masi, che a fine 2022 è stata anche gradita ospite proprio del ristorante Villa Amistà per concludere in bellezza la rassegna gourmet “Valpolicella & Friends” con uno speciale menu nato proprio per valorizzare questo territorio d’eccellenza attraverso i suoi protagonisti.

 

Masi quest’anno celebra il suo vino icona, “Campofiorin”, presentato in anteprima alla 55° edizione del Vinitaly 2023 con l’annata 2020. L’originale Supervenetian della cantina veronese, sempre fedele a sé stesso, si aggiorna nella veste e nello stile, ora più vicino al gusto contemporaneo. “Il nostro intervento ha riguardato tutti gli elementi del packaging per trasmettere un posizionamento ancora più premium” spiega Raffaele Boscaini, direttore marketing di Masi. “Abbiamo inoltre lavorato per ottenere un vino ancora più armonico, rotondo ed avvolgente, con una componente fruttata più integra e piacevole attraverso una lieve evoluzione stilistica: un leggero ritardo nella vendemmia e un incremento nella percentuale di uve appassite”.

 

Masi, che ha da poco tagliato il traguardo delle 250 vendemmie ed è alla settima generazione della famiglia (per questo è anche parte di “Famiglie Storiche”, l’associazione di 13 produttori di Amarone del Valpolicella nata nel 2009) approda al salone veronese anche con un progetto innovativo e attento all'ambiente. Minor peso, più qualità e design: questa la formula del progetto “Bottiglia Masi” sviluppato in collaborazione con il maestro del design contemporaneo Piero Lissoni e Verallia, azienda punto di riferimento mondiale nella progettazione e fornitura di contenitori in vetro. L’innovativo progetto si basa su un’etica di produzione all’insegna della sostenibilità: creare una bottiglia leggera per generare un “circolo virtuoso”, riducendo la materia prima occorrente per la produzione per diminuire di conseguenza la quantità di energia necessaria in fase di lavorazione, trasporto e movimentazione, il tutto perseguendo la massima efficienza e qualità, per ottenere una bottiglia sottile ed elegante e al tempo stesso robusta.

 

La “Bottiglia Masi”, nello specifico, ha un peso inferiore del 33% rispetto alla media delle bottiglie dei vini di analogo posizionamento, e il nuovo contenitore, in cui il superfluo è stato eliminato per giungere all’essenza più pura, è stato scelto per “dare forma” a Fresco di Masi, una linea di vini biologici prodotti anch’essi “per sottrazione”, minimizzando l’intervento dell’uomo sulla natura, da uve vendemmiate nelle ore più fresche e vinificate immediatamente, senza appassimento, senza passaggio in legno, solo con i lieviti selvaggi dell’uva, decantati e non filtrati. A pochi giorni dall'avvio della fiera, Masi ha ricevuto una menzione di prestigio che conferma l'impegno dell'azienda nell'ambito della sostenibilità: la giuria della 27ª edizione della Vinitaly Design International Packaging Competition, il concorso organizzato da Veronafiere-Vinitaly, ha assegnato l'"Etichetta dell'anno 2023" al Fresco di Masi Rosso Verona IGT 2022.

 

Daniela Renieri - Fulvio Tonello