Libri | 15 settembre 2023

La magia del Tartufo in un libro.

Presentata a Roma la nuova guida che racconta l'economia e la cultura di una delle delizie gastronomiche più apprezzate del nostro paese

La magia del Tartufo in un libro.

Anche  se il tartufo, sia esso bianco o nero (ma in realtà in Italia ne esistono ben 9 tipologie,) è una delle delizie gastronomiche più apprezzate del nostro paese,   i suoi “luoghi”, quelli dove da sempre viene cavato o coltivato, nell’ immaginario collettivo  e, devo ammettere , anche nel mio,   spesso risultavano limitati a quelli più famosi e  internazionalmente conosciuti.  Parliamo dunque di Alba e delle Langhe, di San Miniato in Toscana, di  Norcia e dell’Umbria in generale, di Acqualagna e Pergola nelle Marche, per citarne alcuni.

Ma la preziosa guida, L’Italia del Tartufo, Città Paesi e territori 2023-2024, appena edita dalla casa editrice romana Typimedia per la collana “Le Tartarughine”,   narra un’altra storia, portandoci in ben 138 luoghi, qui definiti “campanili”,  e tutti legati al tartufo. Perché, come sottolinea  il curatore Gianluca Carrabs essa, “ nata  per raccontare la straordinaria varietà dell’Italia del tartufo, ci parla di un prodotto che non è appannaggio esclusivo di alcune località. Un fungo ipogeo,simbionte, stagionale, presente in tutta Italia , nelle sue nove  varietà edibili. Alcune delle realtà che raccontiamo lo valorizzano da cento anni, altre solo ora  ne hanno colto il valore, ma è indiscutibile che  si tratti di un’eccellenza  che crea un’economia  sostenibile reale nelle nostre aree interne”.

E, dunque, ci troviamo di fronte a un ponderoso lavoro, davvero unico nella sua varietà e completezza, dove, sotto la guida  di Carrabs, ideatore  del progetto,  esperto di economia delle risorse alimentari e dell’ambiente, il tartufo ci viene narrato  in tutte le sfaccettature, innanzitutto nelle sue varietà,  da un micologo e naturalista, e poi da altri specialisti, siano essi cavatori,  ex responsabili del  Centro sperimentale di tartuficoltura di Sant’Angelo in Vado, o il direttore artistico dell’Accademia del Tartufo del mondo. Non mancano neppure pagine intriganti, redatte da una psicologa, psicoterapeuta e sessuologa, sul potere afrodisiaco del tubero,  e altre  di un critico cinematografico  sul tartufo nella letteratura e nel cinema. E quella, che incanterà gli amanti degli animali, dedicata al rapporto tra il cavatore e i suoi cani.

Detto questo, si passa a un ”tour  con il tartufo tra antiche ricette e nuove invenzioni”, per poi giungere infine alla parte più consistente  della guida, ai 138 campanili. Ed è qui che, compiendo un viaggio in  quasi tutte le regioni italiane, isole comprese, si scopre quanto  esso, la cui cultura, legata alla tradizione  della cerca e cavatura, è stata riconosciuta dall’Unesco come Patrimonio immateriale nel 2021,  sia ampiamente  diffuso e rappresenti davvero una ricchezza non solo gastronomica , essendo anche ” un simbolo  della biodiversità e di saperi tramandati di generazione in generazione” . A ogni luogo, dai più conosciuti fino ai piccoli borghi,  che spesso si rivelano un’autentica scoperta, sono dedicate due pagine,  a narrarne la storia, le bellezze, le possibilità turistiche, i luoghi dove acquistare il tartufo e altre eccellenze del territorio, senza dimenticare altri indirizzi utili per un piacevole soggiorno, dunque ristoranti, trattorie,  alberghi e bed &breakfast. Non possono poi mancare gli eventi , fra cui moltissime  sono le fiere e mostre mercato dedicate al tartufo. E, dulcis in fundo,  c’è anche una ricetta tipica con cui cimentarsi.   I Qr-code rimandano a contenuti digitali esclusivi.

La prima presentazione  dell’ Italia del Tartufo, a cui ne seguiranno molte altre in tutto il Bel Paese (il 30 settembre a Urbino , nell’ambito de le “Cento Miglia del Gusto attraverso le Terre del Tartufo”),  ha avuto luogo   il 14 settembre a Roma  in una location speciale, quella dell’ACI –Automobile Club d’Italia, partner del progetto  insieme all’Associazione Nazionale Città del Tartufo. Vi hanno  partecipato , oltre al curatore e all’editore  di Typimedia Luigi Carletti,  il vicepresidente del Consiglio Regionale del Lazio Giuseppe Emanuele Cangemi, il Presidente dell’ACI  Angelo Sticchi Damiani,  e il presidente dell’Associazione Nazionale città del Tartufo Michele Boscagli. Un tale evento non poteva che concludersi con una degustazione sulla terrazza panoramica  dell’ACI,  impreziosita dal tartufo nero estivo e da quello nero di Bagnoli in Irpinia,  curata dall’Istituto alberghiero Tor Carbone A.Narducci,  sotto la guida dello chef Felice Santodonato.   

 

Claudia Sugliano

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