Si accendono i riflettori di uno degli eventi più belli e di tendenza dell’anno, la Vermouth di Torino Week, che è diventata ormai l’evento identitario per questa bevanda celeberrima: il Vermouth. Comunque lo si chiami – Wermut in tedesco, Vermouth in grafia francese, oppure con la declinazione piemontese Vèrmot –, è perfetto come aperitivo, come elemento nella miscelazione a fine pasto o magari in purezza. In qualunque modo si voglia chiamare e gustare, dal 23 al 30 giugno 2024 sarà il protagonista assoluto di questa kermesse.
Cos’è il Vermouth
Il termine Vermouth deriva da “wermut”, corrispettivo tedesco dell’Artemisia absinthium, o assenzio maggiore, che costituisce la base aromatica prevalente del Vermouth. Inizialmente, fino al Quattrocento, i vini aromatizzati erano principalmente utilizzati in ambito medico. Fu solo con il Rinascimento e l'importazione di spezie (come cannella, rabarbaro e altre) dall'Oriente che si diffusero nuove ricette e nuove abitudini. In Piemonte, i maestri distillatori si distinsero fin da subito per abilità, fantasia e perizia nel miscelarle sapientemente, portando la fama dei loro prodotti ben oltre i confini della penisola.
La trasformazione del Vermouth da bevanda medicinale a vino aromatico di grande successo avvenne nel giro di pochi secoli. L'arte dei produttori torinesi raggiunse una celebrità di stampo europeo già nel Diciannovesimo secolo.
Il Vermouth di Torino viene classificato in base al colore (Bianco, Ambrato, Rosato o Rosso) e alla quantità di zucchero impiegata nella sua preparazione. Il disciplinare prevede anche la tipologia Vermouth di Torino Superiore, che si riferisce a prodotti con un titolo alcolometrico non inferiore a 17% vol., realizzati con almeno il 50% di vini piemontesi e aromatizzati con erbe – oltre all’assenzio o artemisia (appartenenti alla famiglia delle Asteraceae), e più precisamente le specie Absinthium e Pontica piemontese – coltivate o raccolte in Piemonte.
Il Vermouth, accompagnato da piatti di rinforzo, divenne anche una consuetudine cittadina e reale, poiché prerogativa dei Savoia: infatti "l’ora del Vermouth" (oggi marchio registrato dal Consorzio Vermouth di Torino) rito in auge già dal 1800 considerato l'antenato del moderno aperitivo, era un momento – previsto circa un'ora prima della cena – durante il quale si degustava il Vermouth di Torino accompagnato dai "piat ‘d rinforss", ovvero dei piattini di rinforzo costituiti da olive, acciughe insalate, peperoni in aceto, salsicciotto o prosciutto affettato e altre simili delizie e che oggi invita ancora alla scoperta di tutte le sue straordinarie tipologie con i migliori abbinamenti di cibo e dei diversi utilizzi in purezza e in miscelazione, ottima base primaria di numerosi cocktail.
La cultura del Vermouth su e giù per lo stivale
Vermouth di Torino Week, ospiterà esperti di mixology, barman, ristoratori e chef provenienti da tutta Italia, promuovendo in modo speciale le diverse tipologie del Vermouth di Torino, l'unico vino aromatizzato riconosciuto per tipicità e tradizione come IGP.
Gli appassionati avranno l'opportunità di creare nuove ricette di cocktail e condividere le loro creazioni, se ne avranno piacere, “postando” sui social le ricette più innovative, con l'indicazione delle tipologie di Vermouth di Torino e degli altri ingredienti utilizzati oltre alle foto di cocktail, serate, presentazioni ed eventi dedicati al Vermouth. Le testimonianze inviate dai partecipanti, insieme ai nomi dei locali aderenti alla Vermouth di Torino Week Edizione 2024, saranno condivise sul sito dell’evento (www.vermouthditorino.org/vermouth-week) e sulle pagine social del Consorzio del Vermouth di Torino.
Vinarius e le Enoteche aderenti all’iniziativa su scala nazionale.
Per l'edizione di quest'anno, si segnala la collaborazione con Vinarius, l'importante Associazione delle Enoteche Italiane, nata per valorizzare il ruolo dell'enotecario e dell'enoteca come luogo di commercio specializzato del vino di qualità. Grazie a questa collaborazione, la Vermouth di Torino Week non si limita ai confini del capoluogo piemontese, ma si diffonde su tutto il territorio nazionale, offrendo a tutti la possibilità di condividere la passione per questo eccezionale prodotto.
NORD ITALIA: Incontri Divini – Seregno (MB); Enoteca Cotti, Vino al Vino 1921, Cantine Isola – Milano; Un mondo Divino – Orzinuovi (BS); La Barrique – Cantù (CO); La mia cantina – Padova; Dalsanta Enoteca Wine Club - San Giovanni Lupatoto (VR); Enoteca Elisir – Santa Giustina (BL); Ai Cavai – Trieste.
CENTRO ITALIA: Vini e delizie – Firenze; Enoteca il borgo Sima – Prato; Enoteca Vino al Vino – Terni; Cepa Royal – San Salvo (CH).
SUD ITALIA: Pollino Divino – Rotonda (PZ); Riontino – Margherita di Savoia (BT); Enoteca vini Chisena – Latiano (BR); L’angolo divino – Ruvo di Puglia (BA); Drink Shop Lippolis – Putignano (BA); Antica Enoteca Saponaro – Foggia; Enoteca Terruli – Martina Franca (TA); Coloniali Gargiulo – Eboli (SA); Wine Shop Reggio Calabria e Antica Enoteca Tripodi – Reggio Calabria.
ISOLE: Mister Coffee – Misterbianco (CT); Cilda – Catania; Enoteca Compay Ron – Patti (ME); Enoteca Nasacca – Carloforte (SU).
ESTERO: Il Vinaio Wein Boutique Altenmarkt im Pongau (Austria).
Gli Stati Generali del Vermouth
Il 28 giugno 2024 sarà una data particolarmente importante perché si terrà, presso la Banca del Vino di Pollenzo (CN), la convocazione degli Stati Generali del Vermouth di Torino. Per l’occasione tutti i soci del Consorzio si riuniranno per parlare della realtà attuale, di aspetti produttivi, di marketing, di tutela e promozione, oltre che dei numerosi progetti futuri. Alle ore 14.30, sempre a Pollenzo, ci sarà un importante evento riservato alla stampa con la degustazione guidata del Vermouth di Torino e la nomina dei nuovi Ambasciatori del Vermouth, riconosciuti tali per la loro conoscenza, la loro professionalità, le qualificate attività di promozione e divulgazione di questo prodotto.
Il Vermouth, eccellenza tutta sabauda, non è solo un vino liquoroso, ma un elemento rivoluzionario che ha influenzato il nostro Paese a livello sociale, culturale e artistico, oltre ad essere indiscusso simbolo della città di Torino e che affonda le sue radici nel passato, mantenendo una presenza costante nella vita di oggi.
La Vermouth di Torino Week offre un’ottima opportunità per scoprire questo delizioso prodotto iconico del capoluogo piemontese, indubbiamente senza rivali nel suo genere e simbolo sempre più forte di un “aperitivo” esclusivo e originale, che troneggia – con orgoglio – come un Re sabaudo nelle bottigliere dei bar di tutta Italia.
Come si direbbe a Torino... l’è parèj!