Nel cuore della contrada Puccia, a sud di Menfi, nel libero consorzio comunale di Agrigento, sorge Mandrarossa. Non è soltanto una cantina, ma un presidio culturale immerso tra filari di viti e scorci di mare, incastonato in quella parte di Sicilia che molti ormai chiamano “Menfishire” per la bellezza del paesaggio e la forza identitaria che lo attraversa.
L’architettura della cantina, in parte interrata, è stata pensata per dialogare con l’ambiente, sfruttando la luce naturale e integrandosi con il paesaggio circostante. Dalla terrazza si apre una vista sul mare, da oltre vent’anni insignito della Bandiera Blu: uno scenario ideale per dar vita a qualcosa che vada oltre il vino, capace di raccontare la Sicilia autentica con una voce nuova.
È da qui che nasce il Premio Letterario Mandrarossa – La Sicilia che non ti aspetti, ideato da Roberta Urso, responsabile relazioni pubbliche e comunicazione di Mandrarossa, in sinergia con Claudia Origoni, presidente del premio. Un progetto che mette in bottiglia non solo il frutto della vite, ma anche quello della parola: unendo enologia, narrativa contemporanea e immaginario, l’iniziativa mira a valorizzare l’identità profonda dell’isola, dando spazio a storie capaci di esprimere la sua ricchezza culturale e il valore del suo territorio.
Il simbolo scelto è il Cappello Rosso di Mandrarossa: gesto d’accoglienza, segno distintivo dell’ospitalità siciliana. Ma anche un manifesto. Rosso come la terra, come il vino, come la passione con cui si custodisce un’identità.
La vera intuizione del premio sta nell’aver coinvolto attivamente le librerie indipendenti italiane, non come semplici comparse, ma come fulcri creativi. Scelte tra quelle presenti nelle città che dal 2015 a oggi hanno ottenuto il titolo di Capitale italiana della cultura, con l’aggiunta di Roma e Napoli, queste librerie hanno partecipato direttamente alla fase di proposta delle opere in concorso. Il tour promozionale del premio è partito da Agrigento lo scorso 2 aprile, con un incontro nella libreria Il Mercante dei Libri, proseguendo a Siena il 10 aprile, presso la Libreria Rebecca, per poi approdare a Orvieto, il 15 aprile, alla libreria Sovrappensieri. Il 9 maggio ha fatto quindi tappa a Palermo, all’Enoteca Buonivini, in collaborazione con la storica libreria Modus Vivendi. E ancora a Brescia, il 14 maggio, la Libreria Tarantola ha ospitato il dialogo tra autori e pubblico. Il tour ha poi raggiunto Torino il 16 maggio, nel contesto del Salone del Libro, presso lo stand dell’Assessorato regionale dei Beni culturali e dell’Identità siciliana, concludendo il proprio percorso a Roma, il 20 maggio, presso la Libreria dell’Università Roma Tre.
A presiedere la giuria tecnica il noto giornalista, scrittore e conduttore televisivo Aldo Cazzullo, affiancato da personalità di primo piano del panorama culturale italiano: Franco Cardini, Nadia Terranova, Christian Rocca, Neria De Giovanni, Eleonora Lombardo e Carlo Moretti; una squadra che porta con sé sguardi diversi e complementari, capaci di valorizzare voci nuove e originali.
La cerimonia di premiazione si terrà sabato 28 giugno 2025 nella suggestiva cornice della Valle dei Templi di Agrigento in occasione delle celebrazioni per Agrigento Capitale Italiana della Cultura 2025. Verranno proclamati i primi tre classificati del Premio Narrativa Mandrarossa, oltre ai vincitori delle cinque sezioni tematiche ispirate ai vini dell’azienda: “Cavadiserpe” per il miglior giallo, “Bertolino Soprano” per la favola più incisiva, “Calamossa” per l’opera prima più promettente, “Cartagho” per il miglior romanzo storico e “Urra di Mare” per la categoria dedicata all’ambiente, alla sostenibilità e alla paesologia.
Il Premio Mandrarossa è come una bottiglia stappata al momento giusto: inebriante, con quel retrogusto persistente di Sicilia autentica che nessun altro saprebbe imbottigliare così bene, premiando chi sa raccontare. Mandrarossa mette insieme vino e cultura sotto il suo inconfondibile cappello rosso. Prosit, Sicilia. Anche stavolta, ci hai colpiti al cuore.
Fulvio Tonello.