Itinerari | 08 giugno 2025

Alpes Maritimes: alla scoperta di Saint Sauveur sur Tinée e Isola (Foto)

Un itinerario con le foto di Danilo Radaelli

Danilo Radaelli ha impiegato quasi 7 ore ed ha percorso 166 chilometri per compiere un tour nell’alto entroterra nizzardo a Saint Sauveur sur Tinée ed a Isola.



Saint-Sauveur-sur-Tinée 
A soli 64 chilometri da Nizza, incastonato tra le gole rosse della Mescla e le prime alture del Parco Nazionale del Mercantour, si trova Saint-Sauveur-sur-Tinée. Un villaggio di montagna poco appariscente per chi lo attraversa in auto, ma capace di sorprendere chi si prende il tempo di scoprirlo con calma, magari come ha fatto Danilo Radaelli, in sella alla sua bicicletta e armato di macchina fotografica.

Il paese si adagia in una curva del fiume Tinée e si mimetizza con il paesaggio grazie al colore rosso scuro della pietra locale, utilizzata per la costruzione delle case, in armonia con i tetti in ardesia.

Il centro storico è un labirinto di strette vie medievali che si snodano tra saliscendi e scorci suggestivi.

Tra le attrazioni principali: una fontana circolare, un antico lavatoio coperto, una chiesa barocca dalla facciata rosa-arancio con un elegante campanile romanico, e numerosi dettagli architettonici come architravi cinquecenteschi, un vecchio forno per il pane e un frantoio.

Circondato da una natura rigogliosa, oltre metà del suo territorio è coperto da foreste, Saint-Sauveur è anche una meta escursionistica ideale. Lo attraversano sentieri ben segnalati, tra cui i celebri percorsi di lunga percorrenza GR5 e GR52A.



Isola
Isola, a 870 metri di altitudine e distante appena 17 km dalla moderna stazione sciistica di Isola 2000, è un villaggio montano che custodisce con orgoglio la propria identità e cultura.

Situato alla confluenza dei torrenti Tinée e Guerche, nei pressi del confine italiano, Isola affonda le sue radici in un’economia rurale fatta di segale, orzo e soprattutto castagne, protagoniste di una festa tradizionale che si celebra ogni anno nel primo fine settimana di novembre.

Il nome del paese ha subito diverse trasformazioni nel corso dei secoli, da Leusola a Leudola,  fino a diventare Isola per un errore storico di notai e cartografi.



Tra i luoghi d’interesse si segnalano il campanile romanico, ultimo residuo della chiesa di Saint Pierre, la chiesa barocca edificata tra il 1679 e il 1682 con sei altari, e la cappella costruita tra il 1818 e il 1823, che conserva preziose pitture e oggetti di culto.

Di particolare rilievo anche la Chapelle Saint-Roch del XVI secolo, restaurata nel 1877, con un pregevole altare e un dipinto risalente al XII secolo.

Non mancano testimonianze della vita quotidiana di un tempo: i lavatoi, risalenti a tre secoli fa ma ancora intatti; il mulino che fino agli anni ’50 macinava 100 kg di grano al giorno; e il forno comunale, attivo per oltre otto secoli.

Isola 2000 e il Parco del Mercantour: un paradiso per escursionisti e naturalisti
Isola 2000 si trova nel cuore del Parco Nazionale del Mercantour, istituito nel 1979 e premiato nel 1993 con il Diploma europeo delle aree protette.

L’area, che si estende tra le Alpi Marittime e le Alpi dell’Alta Provenza, è un paradiso di biodiversità.



Le escursioni che partono da Isola 2000 offrono la possibilità di incontrare cervi, camosci, stambecchi, marmotte, mufloni e, più raramente, lupi giunti spontaneamente dall’Abruzzo.

Il cielo ospita invece specie rare come il gipeto, l’aquila reale, il fagiano di monte e la pernice. Ai più fortunati, non sfuggiranno il gracchio alpino e quello corallino.

Tra le mete più amate c’è il suggestivo complesso dei Laghi di Vens, punto d’interesse prediletto da escursionisti, fotografi e botanici per la ricchezza paesaggistica e la varietà floreale.



 

Beppe Tassone