News | 25 ottobre 2025

Orient Express: la rinascita di una leggenda del viaggio e dello stile

Icona assoluta del viaggio di lusso e simbolo dell’Art Déco europeo, torna a far sognare.

 Nell’ambito della mostra “1925–2025: Un secolo di Art Déco” al Museo delle Arti Decorative di Parigi, il celebre treno si svela in anteprima, riportando alla luce la magia e il fascino di un’epoca irripetibile.

Nato nel 1883 dal genio visionario di Georges Nagelmackers, l’Orient Express incarnava l’eleganza del viaggio lento, tra saloni raffinati, cabine di velluto e alta cucina. Oggi, 140 anni dopo, il gruppo Accor ne firma la rinascita, affidando all’architetto Maxime d’Angeac la direzione artistica di un progetto che fonde heritage e innovazione.

Diciassette carrozze originali degli anni Venti, ritrovate nel 2015, stanno prendendo nuova vita in Francia. Non repliche, ma reinterpretazioni contemporanee: spazi plasmati da luce, proporzione e materia, dove la bellezza dialoga con la tecnologia e la sostenibilità. Trenta maestri artigiani – tra vetrai, ebanisti, tappezzieri e ricamatori – contribuiscono a ricreare questo capolavoro in movimento, in cui il lusso risiede nella perfezione del dettaglio.

Il nuovo Orient Express sarà non solo un treno, ma una destinazione in sé: un universo di esperienze che unisce l’arte del viaggio, la cultura e la gastronomia. La rinascita della leggenda prosegue anche con La Dolce Vita Orient Express, che ha iniziato a solcare l’Italia nel 2025, e con il primo hotel del marchio, La Minerva di Roma, cui seguirà l’apertura veneziana nel 2026. Nello stesso anno solcherà i mari l’Orient Express Corinthian, il più grande veliero mai costruito, preludio al ritorno sui binari dello storico treno nel 2027.

Oggi Orient Express è un mondo sospeso tra terra, mare e binari, dove arte, design e ospitalità si fondono in un’esperienza senza tempo. Una leggenda che non smette di rinnovarsi, portando con sé l’essenza della raffinatezza francese e la poesia del viaggio.

Scopri di più: www.orient-express.com
 

Claudio Porchia