News | 09 dicembre 2025

D’OPERA: Valpolicella e Parmigiano Reggiano, un dialogo tra storia, gusto e cultura

Un Natale dedicato all’eccellenza italiana: quale occasione migliore per portare in tavola un abbinamento simbolo della nostra identità gastronomica? Parmigiano Reggiano e vini della Valpolicella raccontano, insieme, un gesto raffinato che unisce territorio, tradizione e piacere del gusto.

Un filo invisibile attraversa colline morbide, borghi pittoreschi e vallate ricche di biodiversità, tessendo una storia millenaria che parla di vino e formaggio. Valpolicella e Parmigiano Reggiano diventano così l’espressione dei territori da cui nascono, dei saperi che li hanno modellati e delle passioni che, nei secoli, li hanno resi un patrimonio riconosciuto. È questo il cuore di D’OPERA – Quality Heritage of Europe, progetto triennale cofinanziato dall’Unione Europea che mira a valorizzare l’eccellenza enogastronomica italiana, promuovendo qualità certificata, tracciabilità e sostenibilità delle filiere.

Le prime tappe del progetto, svoltesi a Roma e Milano alla fine di ottobre, hanno offerto un percorso completo di degustazione e approfondimento, in cui vini e formaggi hanno dialogato attraverso profumi, aromi e consistenze. I seminari e le degustazioni guidati da Alessandro Stocchi e Alessandro Torcoli hanno permesso al pubblico di scoprire i processi produttivi, i legami profondi tra territorio e prodotti, e l'influenza determinante di clima e suolo sulle caratteristiche sensoriali. Ogni assaggio si è trasformato in un’esperienza culturale e sensoriale: un viaggio tra la manualità dei produttori e l’identità delle loro terre.

La Valpolicella, cuore della provincia di Verona, è fatta di pendii dolci, vigneti ordinati e borghi che sembrano custodire il tempo. La viticoltura qui affonda le radici nell’epoca romana e, attraverso i secoli, ha dato vita a vini dal carattere inconfondibile. La denominazione si estende su circa 8.600 ettari vitati e comprende 19 comuni: dalla storica zona Classica – Sant’Ambrogio di Valpolicella, San Pietro in Cariano, Fumane, Marano e Negrar – alla Valpantena, fino alla più ampia area DOC. Le varietà autoctone Corvina, Corvinone, Rondinella e Molinara plasmano vini che parlano di dedizione e autenticità. Valpolicella DOC, Ripasso DOC, Amarone DOCG e Recioto DOCG sono espressioni diverse di un unico legame con il territorio, autentiche opere d’arte enologiche.

Scendendo verso la Pianura Padana si arriva all’area di origine del Parmigiano Reggiano, prodotto nelle province di Parma, Reggio Emilia, Modena, Bologna e Mantova. La lavorazione segue ancora i principi della tradizione medievale: latte da bovine alimentate con foraggi locali non fermentati, tecniche che preservano la naturalità e una sapienza artigianale che attraversa le stagionature, dai 12 ai 36 mesi. Ogni forma riflette la sua terra, il tempo e la mano di chi la produce, facendo del Parmigiano Reggiano un simbolo di eccellenza mondiale.

Con D’OPERA, il dialogo tra gusto, cultura e conoscenza diventa concreto. Gli eventi di Roma e Milano hanno messo in luce il valore del terroir, le pratiche sostenibili e la biodiversità che rendono unici questi prodotti. L’abbinamento tra vini della Valpolicella e stagionature diverse di Parmigiano Reggiano ha trasformato la degustazione in racconto: un incontro in cui territorio, passione e artigianalità si fondono in ogni sorso e in ogni morso.

Il percorso del progetto ha raggiunto anche Parigi, portando Valpolicella e Parmigiano Reggiano su palcoscenici internazionali e rafforzando il dialogo tra produttori, consumatori e appassionati. La collaborazione tra i Consorzi consolida l’identità del Made in Italy, promuove qualità certificata, tracciabilità e sostenibilità e tutela nomi costruiti con impegno e dedizione dal rischio delle imitazioni.

L’incontro tra i vini della Valpolicella e il Parmigiano Reggiano racconta un territorio unico, dove vigneti e pascoli custodiscono secoli di esperienza e competenza, trasformati in prodotti riconosciuti in tutto il mondo. E in occasione delle festività, questo abbinamento diventa un gesto di condivisione ed eleganza: un modo per celebrare il Natale con gusto e autenticità, portando sulla tavola una storia che parla del Belpaese.

   Fulvio Tonello