Escursione in bicicletta per Danilo Radaelli, nel Dipartimento del Var, non distante da Saint-Raphaël, fino al villaggio di Les Adrets-de-l'Estérel con sosta, sulla strada del ritorno, a Cannes la Bocca dove si possono vedere isole Lérins.
Les Adrets de l’Estérel
A pochi chilometri da Saint-Raphaël, al confine tra Var e Alpi Marittime, Les Adrets de l’Estérel si presenta come uno dei punti panoramici più suggestivi della regione.
Immerso in vaste foreste e adagiato a 250 metri d’altitudine, il villaggio domina la baia di Cannes offrendo uno sguardo privilegiato sulle isole di Lérins e sulla cornice rossa del massiccio dell’Estérel.
Con una superficie di 22 chilometri quadrati, il comune unisce bellezze naturali e una storia che affonda le radici nel XIX secolo. In origine semplice frazione di Montauroux, nota come “Les Maures de Montauroux”, divenne comune autonomo nel 1867 per volontà di Napoleone III.
L’etimologia del nome risale al latino e rimanda all’idea di “terra bruciata”, un riferimento ai versanti soleggiati e aridi del territorio. In provenzale, “Adré” o “Adrech” significa infatti “lato buono”, ovvero il versante esposto al sole.

Un territorio per escursionisti e amanti della natura
La posizione privilegiata nel cuore del massiccio dell’Estérel rende Les Adrets un punto di partenza ideale per numerose escursioni: dai sentieri del Mont Vinaigre al Lac de l’Avellan, dal Vallon de la Verrerie fino alla Beïlesse. Un ventaglio di percorsi che attira ogni anno camminatori e appassionati di natura.
L’eredità del sughero e delle miniere
La storia locale è segnata anche dalla tradizione dell’estrazione del sughero, un’attività che per decenni ha rappresentato una risorsa fondamentale grazie alla presenza estesa di querce.
In estate i “lavoratori del sughero” vivevano nei boschi, riforniti settimanalmente, e secondo la tradizione intagliavano da soli ciotole e utensili ricavati dalle protuberanze delle querce. L’attività sopravvive tutt’oggi, seppur in misura ridotta, per proteggere gli alberi da malattie e insetti.
Non lontano dal villaggio, le miniere di Fontsante – così come quelle di Maurevieille, verso Théoule-sur-Mer – hanno rappresentato un’altra risorsa economica significativa.
Il giacimento, scoperto dopo un incendio, contava oltre 24 punti di estrazione, alcuni lunghi più di 500 metri. Da qui proveniva fluorite esportata principalmente negli Stati Uniti e utilizzata come fondente nella lavorazione dell’acciaio e dell’alluminio.

Tradizioni che rivivono nel Festival de l’Estérel
Oggi Les Adrets de l’Estérel celebra il proprio patrimonio artigianale con iniziative culturali e appuntamenti dedicati ai mestieri di un tempo, dalla produzione del carbone alla fabbricazione di cappelli, fino alla rilegatura dei libri.
Tra questi spicca il Festival de l’Estérel, in programma ogni luglio, che riporta alla luce strumenti, saperi e materiali delle attività tradizionali della regione.













Beppe Tassone



