Ristoranti | 04 aprile 2022

Triora (IM): la cucina delle streghe fra storia, leggende e ricette segrete

“La Loggia della Strega” porta in tavola la tradizione con piatti tipici, gustosi e deliziosi.

Triora (IM): la cucina delle streghe fra storia, leggende e ricette segrete

Partendo dal mare percorriamo tutta la Valle Argentina ammirando i paesaggi di un entroterra selvatico che, a seconda della stagione, è punteggiato dal giallo delle mimose e dal grigio-verde degli ulivi. Tanti i luoghi da visitare a partire da Taggia, con il suo centro storico imponente, poi Badalucco da scoprire attraverso i suoi carrugi, e poi Molini di Triora, famoso per i suoi mulini, nel passato molto numerosi, e per i suoi laghetti, che in estate accolgono tanti turisti e non solo, in cerca di un’oasi di fresco, più tranquilla e isolata delle spiagge assolate.

 

Poco prima di arrivare a Triora proprio sulla strada si incontra il ristorante “La Loggia della Strega”, proprio all’inizio di una caratteristica viuzza lastricata che porta nel centro del paese.

Il locale è caratteristico, arredato con molto gusto e con mobili “della nonna” in legno. Le pareti bianche e con pietra a vista sono decorate con strumenti di lavoro particolari e oggetti trovati nelle case dei contadini, come posate e piatti decorano le.

 

Ci sono naturalmente anche le streghette che rallegrano l’ambiente con le loro scope e i grandi cappelli, che ci danno il benvenuto già davanti alla porta del locale.

 

I titolari sono una coppia ben affiatata che hanno scommesso sul loro territorio e si sono impegnati in un’avventura iniziata a luglio del 2021, che pur con molte incognite visti i problemi causati dalla pandemia, gli sta dando molta soddisfazione in termini di apprezzamento dai loro numerosi clienti.

 

La cucina proposta dallo chef, Alessio Sardo, è basata sui prodotti dei contadini e degli artigiani locali e della valle Argentina, come l’olio, il pane e il formaggio. Il menù è scritto sulla lavagna all’interno del locale e anche all’esterno, i piatti sono quelli della tradizione dell’entroterra, con molta verdura, paste fatte in casa, dai gusti genuini e semplici.

 

 

Jessica, la padrona di casa, sorridente e gentile, racconta i piatti e suggerisce i vini.

Negli antipasti, dai 10 agli 11 euro, troviamo oltre alla lingua al verde, il brandacujun con la chips di pane di Triora con paprica e rosmarino e olio del frantoio Secondo di Badalucco, la deliziosa tartare di manzo con toma di mucca di Loreto e il flan di porri davvero squisito.

I primi (dai 10 ai 13 Euro) sono tutti da provare, dalle tagliatelle al sugo d’anatra ai ravioli ai profumi liguri, quindi alle erbe di stagione, e gli gnocchi di farina di castagne con il “bruzzo”, ricotta di pecora fermentata, che dà un sapore deciso molto gradevole.

Si prosegue con i secondi (dai 12 ai 15 Euro) tra cui è difficile scegliere, ottimo il coniglio alla triorasca, con le olive e le erbe,

l’agnello al limone, dove l’aggiunta a fine cottura dell’uovo rende la carne morbida e delicata, le costine al Rossese, rese più gustose dal vino rosso, l’abbinamento intrigante del roastbeef con la toma di mucca o un tomino di capra caldo, invitante e profumato. 

 

I dolci (4 euro) cambiano di giorno in giorno a seconda della fantasia dello chef e della stagione, torte e dolci al cucchiaio abbinati a creme e composte di frutta.

In cantina poche etichette, ma ben selezionate di vini liguri e piemontesi.

 Un’esperienza da vivere in ogni stagione, in un territorio che affascina con le sue storie e i suoi paesaggi ed arricchita dalla conoscenza di una coppia molto affiatata e sempre disponibile a raccontare le tradizioni e le leggende del paese.

 Consigliata la passeggiata che parte proprio dall’ingresso del ristorante e porta nel centro storico di Triora, che merita una visita anche per il suo famoso Museo Etnografico e della Stregoneria.

La loggia della Strega si trova a Triora in via S. Bernardino, n.14 +39 349 497 4486

Claudio Porchia