Le star, i giovani, le eccellenze, il valore del territorio. Lariofiere dà il via all’edizione numero 25 di Ristorexpo. Il salone dedicato ai professionisti della ristorazione e dell’accoglienza si svolge nel polo espositivo di Erba da domenica 5 marzo a mercoledì 8, mandando un messaggio importante.
Segna infatti in via definitiva la ripresa del settore, animato da un nuovo entusiasmo e voglia di affrontare con positività le prossime sfide del mercato.
L'entusiasmo delle aziende
«Siamo davvero orgogliosi – spiega Fabio Dadati, presidente di Lariofiere – dei risultati già raggiunti con questa venticinquesima edizione. Le aziende hanno risposto numerose, mostrando rinnovata voglia di mettersi in gioco e ritrovare, proprio a Ristorexpo, uno spazio di confronto e dialogo oltre che un marketplace privilegiato dove incontrare operatori qualificati e costruire o consolidare proficue relazioni commerciali».
Lo stesso presidente sottolinea come siano oltre 200 le aziende presenti lungo il percorso espositivo, a cui si aggiungono le scuole alberghiere del territorio, la stampa, l’editoria di settore e naturalmente le associazioni di categoria. «A loro, in particolare a Confcommercio Como e Confcommercio Lecco, va il nostro grazie per il prezioso apporto di contenuti e per la mai interrotta condivisione di obiettivi e strategie di sviluppo – sottolinea - Sono fermamente convinto che il sistema di relazioni su cui fonda il progetto Ristorexpo sia uno dei principali punti di forza della manifestazione, elemento che in questo percorso lungo ben 25 anni ha supportato una crescita costante. Grazie a ciò oggi Ristorexpo è sicuramente una delle manifestazioni più qualificate e di interesse per gli operatori della ristorazione e dell’accoglienza».
Una provocazione per confrontarsi
A Ristorexpo si incontrano economia e cultura: il tema diventa un filo conduttore per i diversi momenti di approfondimento. Quello scelto per l’edizione 2023 è “L’enogastronomia non sostenibile”.
Lo rivela Giovanni Ciceri, ideatore e curatore della mostra: «Sostenibilità è una delle parole più usate e abusate degli ultimi anni. Il termine, che ha un valore intrinseco profondo e che sta a significare la “condizione di uno sviluppo in grado di assicurare il soddisfacimento dei bisogni della generazione presente, senza compromettere la possibilità delle generazioni future di realizzare i propri” purtroppo risulta oggi talvolta strumentalizzato per sostenere strategie di marketing e comunicazione aziendale. Non vi è pubblicità, comunicazione o evento dove la sostenibilità non sia in qualche modo citata o menzionata. Insomma registriamo una tracimazione linguistica ed un vero e proprio sovrautilizzo di questo termine, tanto da svuotarlo del suo fondamentale e sicuramente elevato e nobile concetto. Ristorexpo ha scelto di interrogarsi su questo tema lanciando una provocazione che possa animare il dibattito nel corso della prossima edizione: “L’enogastronomia non sostenibile”».
Ciceri rimarca ancora su questo termine, sostenibilità: « Calato nel mondo dell’enogastronomia, rischia di diventare esclusivamente un marchio ed una procedura amministrativa, trasformandosi talvolta e in ultima analisi in un orpello burocratico senza collegamento con il suo principale e originale significato. Infine si vorrebbe anche discutere se è vero che rispondere oggi a tutti gli adempimenti di natura amministrativa previsti per determinare la sostenibilità di un’azienda, soprattutto se di piccole dimensioni, possa risultare difficile se non impossibile; in altre parole, non sostenibile».
Se ne parla subito al convegno inaugurale delle ore 10, con Davide Rampello, regista, direttore artistico e volto noto della televisione italiana, gli chef Davide Scabin, Cristiano Tomei, Herbert Hintner, i giornalisti Alberto Schieppati e Giacomo Mojoli. Ad animare il dibattito la coppia Federico Quaranta e Tinto, amatissimi conduttori Rai e storiche presenze a Ristorexpo.
Il convegno chiuderà con l’assegnazione del Premio alla Carriera Ristorexpo 2023, quest’anno conferito ad Alfonso Iaccarino del ristorante Don Alfonso di Sant'Agata sui Due Golfi in provincia di Napoli.
Masterclass, un fitto programma
Ma un altro momento cruciale è rappresentato dalle masterclass con gli chef. Domenica di scena Davide Scabin e Cristiano Tomei, che quest’anno presenta anche il suo ultimo libro “Mio nonno mi portava a fa gli erbi” edito da Rizzoli.
Lunedì 6 marzo prosegue il programma delle masterclass, che vedono quest’anno protagonisti gli chef Giuliano Baldessari del ristorante Aqua crua a Barbarano Vicentino, Chiara Pavan e Francesco Brutto del Venissa di Venezia, Marco Ambrosino fino allo scorso anno al 28 Posti a Milano e che ora ha intrapreso una nuova avventura gastronomica a Napoli, sua terra natia, Sara Nicolosi e Cinzia De Lauri, del ristorante Al Tatto a Milano, Michele Lazzarini del Contrada Bricconi a Oltressenda Alta, provincia di Bergamo, Pietro La Rosa e Chiara Pepe, di Casa Emidio Pepe a Torano Nuovo in provincia di Teramo. Chiuderanno il programma delle masterclass gli stellati del nostro territorio, capitanati dallo chef Mauro Elli.
La pizza al centro
E poi il format Focus Pizza, ideato e curato da Tinto. Focus Pizza vanta quest’anno ospiti d’eccezione tra cui Diego Vitagliano, titolare della miglior pizzeria al mondo nella classifica “50 Best Pizza” e Gino Sorbillo, portabandiera della pizza napoletana nel mondo.
Il tema intorno a cui Tinto discuterà con i suoi ospiti é Pizza=Italia a sottolineare il fortissimo legame tra questo piatto e la sua terra d’origine. Si partirà domenica alle ore 16.00 con due giovani emergenti che racconteranno la loro storia e i loro progetti. Il primo, Luca Cornacchia, della Pizzeria Fermenta, viene dell’Abruzzo, precisamente da Chieti e ha il merito di aver portato nella sua terra la pizza contemporanea. Con lui Ciro Casale della Pizzeria Pulcinella da Ciro di Baiano in provincia di Avellino, reduce dall’esperienza al Festival della Canzone Italiana dove è stato uno dei pizzaioli di Casa San Remo.
Lunedì 6 alle ore 11.00 sarà la volta di Diego Vitagliano, titolare della miglior pizzeria al mondo nella classifica “50 Best Pizza” e Roberta Garibaldi, esperta di turismo che cura la guida per il turismo enogastronomico. La rassegna chiude martedì 7 alle ore 15.00 con Gino Sorbillo, nome e volto iconico della pizza napoletana.
Un cocktail un messaggio dal lago di Como
Confermata, lunedì 6 marzo la finale del Contest Cocktail Lago di Como con il bartender Luca Picchi da Firenze che insieme alle iniziative promosse dai due consorzi Vini di Valtellina e IGT Terre Lariane e dalle associazioni AIS, ONAV e ABI Professional, faranno luce sul mondo wine and spirits.
Nata sotto il marchio Fipe-Confcommercio Como e Lecco, la competizione conduce all’ideazione e alla codifica di un drink che unisca al gusto e alla presentazione estetica, un forte legame con la destinazione turistica Lago di Como. Ai concorrenti viene chiesto di ideare la ricetta per un drink pre dinner a base alcolica peer raccontare con il lago e il territorio lariano.
Anche per l’edizione 2023 del contest, a presiedere la giuria sarà appunto Luca Picchi scrittore, storico ma soprattutto resident bartender prima del sontuoso caffè Rivoire in piazza della Signoria e, oggi, del Caffe Gilli di Firenze. A lui si deve il Negroni “vero” e il merito di aver fatto uscire dalla leggenda la nascita del più famoso dei cocktail italiani nel mondo, grazie anche al suo libro, «Negroni Cocktail. Una leggenda italiana». Luca Picchi è considerato uno dei più noti bartender della scena internazionale e uno dei massimi esperti di Negroni al mondo.
La proclamazione del vincitore avverrà pubblicamente durante l’evento di chiusura del contest, lunedì 6 marzo alle ore 16.30 a Ristorexpo e il nuovo cocktail, la cui ricetta troverà la massima condivisione e diffusione nei locali del territorio, contribuirà a rafforzare il valore del marchio collettivo “Lago di Como – Un mondo unico al mondo” e con esso la destinazione turistica che rappresenta.
Avanti i giovani
Anche quest’anno spazio alle giovani promesse della ristorazione italiana, con i concorsi riservati alle scuole promossi sotto il marchio Ristorexpo Young Cup.
In tema scuola e formazione anche il convegno, organizzato nella mattina di martedì 7 marzo dal titolo “Alta formazione, alta professionalità”. Interverranno Nicola Perullo, Pro Rettore Università di Scienze Gastronomiche Pollenzo, Andrea Sinigaglia, Direttore Generale di ALMA e Marta Cotarella, Direttrice e Co-Founder di Intrecci Alta Formazione fra le più famose scuole per il servizio in sala.
INFO Giorni e Orari
5-8 Marzo Orario:9.30 – 18.30 (Mercoledì chiusura ore 18.00)
Operatori muniti di cartolina invito: ACCESSO GRATUITO
Biglietto INTERO: € 15.00