Eventi | 21 marzo 2023

TorinO, con Dolci Portici l'orgoglio torinese vuole il marchio IGP per il Gianduiotto

Tre anni di stop per la pandemia, ma finalmente arriva la terza edizione dell'evento che dal 24 al 26 marzo porta 30 maestri artigiani nel salotto buono di Torino

TorinO, con Dolci Portici l'orgoglio torinese vuole il marchio IGP per il Gianduiotto

Tre giorni da golosi. Perché l'orgoglio torinese si esprime anche attraverso il cioccolato, la pasticceria, i gelati e vizi golosi vari. Dal 24 al 26 marzo arriva la terza edizione di Dolci Portici, che porta il meglio delle produzioni cittadine sotto i portici di via Roma (tra piazza Castello e piazza San Carlo), nelle gallerie del centro e all'interno di Palazzo Birago.

Trenta in tutto gli artigiani produttori, alfieri di una tradizione che si tramanda dal 1560 con i primi maestri che modellarono il "cibo degli dei". Degustazioni, incontri, 4 tour alla scoperta dei luoghi del cioccolato, appuntamenti gratuiti e occasioni per ribadire il legame tra la città della Mole e gli amanti del buono, oltre che del bello. 

Tre anni di attesa per la pandemia 

L'evento è realizzato dalla fondazione Contrada Torino onlus, con il sostegno di Camera di commercio, ma anche con l'aiuto del Comune e delle associazioni di categoria artigiane e commerciali. "Abbiamo dovuto attendere 3 anni per la pandemia, ma finalmente ci siamo di nuovo - dice Guido Bolatto, segretario generale dell'ente camerale -. Ci saranno i nostri Maestri del gusto, ma non solo. Un seguito ideale del salone del Vino della scorsa settimana".

Le ambizioni del Gianduiotto

Tra gli appuntamenti di approfondimento spicca quello legato al Gianduiotto, "che vuole proseguire nel suo cammino verso il riconoscimento dell'IGP", conclude Bolatto.

"Stiamo lavorando per dare sempre più risalto alle tante eccellenze della nostra città - dice l'assessore al Commercio, Paolo Chiavarino - e il nostro primato nell'arte cioccolatiera e pasticciera è un ottimo veicolo. Ed è un'occasione per puntare con forza sui locali storici, come noi vogliamo fare da sempre".

 

Un fenomeno che varca i confini 

"Il Sistema portici è entrato a pieno titolo nel sistema urbano del commercio e noi vogliamo occuparcene - dice il direttore della Fondazione Contrada Torino onlus - per un'operazione che vuole essere anche culturale. E siamo contenti che partecipino anche artigiani provenienti da fuori Torino, per esempio dal cuneese".

 

Massimiliano Sciullo