Itinerari | 25 maggio 2025

Un risveglio tra storia e sapori: alla scoperta di Île-Rousse

La seconda giornata del viaggio in Corsica di Claudia Sugliano comincia tra i colori e i profumi di Île-Rousse, tra passeggiate sul lungomare e il fascino del mercato coperto.

Dopo avere trascorso un sabato, pieno di sensazioni ed esperienze fra Bastia, Patrimonio, la Balagne e Ile-Rousse, la seconda giornata del weekend “di sapori” in Corsica, dopo l’invitante prima colazione all’ hotel Liberata, inizia con una visita della cittadina, il cui nome deriva dagli isolotti di porfido, sparsi ai bordi della sua costa. Essa è detta anche la “città paolina”, essendosi sviluppata come porto commerciale nel 1759, grazie a Pascal Paoli, durante la Repubblica Corsa. 

Con una bella passeggiata sul lungomare della Marinella che costeggia la famosa spiaggia di sabbia bianca di questo ben noto centro balneare, si raggiunge la piazza dedicata allo statista corso, su cui si affaccia il mercato coperto dalle ventuno colonne, classificato come monumento storico, dove si trovano primizie e prodotti provenienti dal fertile entroterra della Balagne .  Nella passeggiata si possono ammirare opere scultoree, che ben s’inseriscono nello splendido panorama, eteree figure femminili marine, quali l’”Ondine” di Jean Berrone, che spalanca le braccia, come ad accogliere chi passa e, su uno scoglio, assorta nei suoi pensieri, “A Sirenella d’Isula Rossa” dello scultore Gabriel Diana, il cui DIAN’ARTE Museum si trova a Borgo, non lontano da Bastia.  Il faro s’innalza sull’isolotto più grande, l’Isola della Pietra, dove si erge anche la Torre Genovese.

Tappa successiva è la vicina Calvi, che si preannuncia con la veduta della maestosa cittadella genovese (la città in più di un’occasione dimostrò la sua fedeltà alla Repubblica, meritandosi il motto “Civitas Calvi semper fidelis”), ai piedi della quale troviamo   il vivace porto turistico. 

Qui i pescatori espongono pesce freschissimo, che propongono anche in deliziose preparazioni per uno spuntino o un aperitivo. E poi, nel vivace, caratteristico centro storico, ci attende un’esperienza davvero speciale, quella di una degustazione di formaggi corsi al Bistrot des fromages. Molto accogliente, questo unisce la vendita di formaggi e prodotti caseari a una zona dove poterli degustare, anche all’aperto, accompagnati dagli ottimi vini della Corsica.   Ci sono stati proposti formaggi locali ovini e caprini, in quanto la Corsica, soprannominata l’”isola dei pastori”, ha una grande tradizione dell’allevamento di pecore e capre.  Il latte, grazie all’alimentazione degli animali, ricca di erbe profumate, molto varia anche grazie alla pratica della transumanza, e poi per la presenza di razze autoctone e per un savoir-faire di antica tradizione, permette di ottenere prodotti davvero speciali.  

Le cinque tipologie sono Niolu, a pasta molle, dalla crosta lavata, di forma quadrata, Venachese, con analoghe caratteristiche, di forma rotonda, Casgiu Sartinesu, a pasta dura, non cotta, Bastelicaccia a pasta molle e con la crosta fiorita, Calinzana, a pasta molle, con la crosta lavata, dal lungo affinage in casse di legno. Le planches di formaggi erano arricchite, in un vivace mosaico di colori, da frutta fresca e secca e da delicate gelatine, ideali per accompagnare la degustazione ed esaltare i diversi sapori, dal delicato al piccante.

Abbiamo lasciato Calvi, ammirandone ancora il suggestivo panorama, per ritornare nel verde entroterra, in primavera autentica esplosione di una macchia colorata. Nel tragitto si aprono, poi, incredibili vedute marine.   Situata nel comune di Montegrosso, la frazione di Lunghignano, raggiungibile in 20 minuti, si stende ai piedi della maestosa montagna che dà il nome al comune, proprio accanto alla bella chiesa barocca. All’ombra del suo campanile ci attende un angolo davvero paradisiaco, la Manifacture D’Oriano, dove Frédérique e Nicolas D’Oriano hanno aperto un piccolo, ma speciale ristorante. La giovane chef, già finalista delle trasmissioni “Le combat des régions” su M6, e in quel contesto apprezzata da colleghi tristellati come Gilles Gougon, vi tiene anche un atelier di cucina ed è questa la nuova esperienza che ci attende. 

Nella sala e nella cucina perfettamente attrezzate, guidati da lei, che ha già predisposto la materia prima necessaria, prepariamo così un invitante, leggero pranzo, a base di cannelloni di melanzane, ripieni del tipico formaggio locale, il brocciu, sorta di ricotta, il tutto profumato alle erbe di macchia e arricchito da una leggera salsa al pomodoro e cipolla. Segue un dessert, la crème brulée, profumata all’elicriso, pianta diffusissima sull’isola, che dona un aroma particolare.  Quindi, dove gustare quanto preparato con passione, in un’atmosfera amichevole e gioiosa, fatta di scambi reciproci, se non sulla magnifica terrazza del ristorante, in una verde cornice, con in lontananza il panorama delle colline e ammirando l’antico campanile in pietra?

Si ritorna quindi verso Ile-Rousse per imbarcarsi e rientrare la mattina seguente a Savona-Porto Vado, via Nizza, dove arriviamo a notte fonda, ammirando lo spettacolo di luci del porto e della baia. Alcuni di noi, alla partenza, hanno anche la sorpresa e il privilegio di scorgere dei giocosi delfini che paiono salutare la” nave gialla” di Corsica Ferries e i suoi passeggeri, invitandoli a una nuova avventura.

Claudia Sugliano

www.corsicaferries.it

Claudia Sugliano