L’iniziativa rafforza l’identità di Voce Triennale come spazio da vivere insieme, nel segno delle abitudini conviviali italiane e della capacità milanese di rendere speciale ogni momento grazie al giusto equilibrio tra gusto, estetica e atmosfera. Un percorso che ha preso forma fin dall’apertura di Voce lo scorso maggio, dopo la riqualificazione del Piano Parco del Palazzo dell’Arte, e che ha trovato in Campari – storico brand milanese, avanguardista e da sempre vicino al mondo dell’arte – un partner naturale.
Ogni domenica Voce diventerà un vero e proprio listening bar, in cui il piacere del bere incontra l’esperienza immersiva della musica. La drink list propone grandi classici e signature cocktail reinterpretati in chiave contemporanea, mentre la selezione musicale attraverserà generi e atmosfere differenti, valorizzata dal sofisticato impianto acustico di Voce che garantisce un ascolto di altissima qualità.
Il primo appuntamento, domenica 28 settembre, avrà come protagonista dj Maestro, che proporrà una playlist raffinata e dinamica con vinili jazz e soul. Un avvio che coincide con la Negroni Week 2025, la settimana che Milano dedica a uno dei cocktail più iconici al mondo e al rito tutto italiano dell’aperitivo.
Gli aperitivi domenicali sono organizzati in collaborazione con Campari, che conferma il suo sostegno al progetto di Voce, accanto agli altri partner: Dedar (Textile Partner), Remuzzi Marmi, Cea Design e Lualdi (Technical Partner), e gli Institutional Partner Deloitte e Fondazione Deloitte, Lavazza Group, Salone del Mobile.Milano.
Situato al Piano Parco del Palazzo dell’Arte, recentemente rinnovato, Voce Triennale è uno spazio indipendente di 300 mq con 700 mq di giardino adiacente. È il nuovo polo della Triennale dedicato alla programmazione musicale: concerti live, dj set, listening session, installazioni sonore, incontri, workshop e attività di formazione attorno al tema del suono.
Il cocktail bar interno, gestito da T’a Milano, completa l’esperienza con una proposta che unisce la qualità dell’accoglienza all’innovazione, facendo di Voce un luogo di sperimentazione e contaminazione tra generi e linguaggi, oltre che un centro dedicato alla ricerca e alla valorizzazione del patrimonio musicale e sonoro.
Claudio Porchia
