Itinerari | 02 novembre 2025

PACA: alla scoperta di Saint-Martin-de-Pallières e Rians (Foto)

Un itinerario con le foto di Danilo Radaelli

Danilo Radaelli ci accompagna, questa volta, alla scoperta di due località che si trovano nel Dipartimento del Var: Saint-Martin-de-Pallières e Rians. E per finire un brindisi nell’azienda vinicola Chateau Vignelaure.



Saint-Martin-de-Pallières
Arroccato su un promontorio a 425 metri d’altitudine, Saint-Martin-de-Pallières domina con eleganza le vallate del Grand Vallat e della Bastidette, nel cuore del Var.

Questo borgo, classificato tra i “villages de caractère” della Provenza, offre uno dei panorami più suggestivi della regione: dalla sua altura, lo sguardo spazia sulla piana della Durance fino al lontano altopiano di Canjuers.

Camminare tra le sue viuzze lastricate, bordate da alte mura in pietra, significa fare un salto indietro nel tempo. Le giornate scorrono lente, tra le piazze ombreggiate dai platani e il suono discreto delle campane che segna il ritmo di una vita ancora autenticamente provenzale.



Il castello e i giardini all’italiana
Centro storico e simbolico del villaggio, il castello di Saint-Martin-de-Pallières si erge con le sue quattro torri medievali, circondato da un parco di querce secolari.

Un tempo residenza estiva di nobili provenzali e magistrati di Aix-en-Provence, resta oggi una proprietà privata, ma è possibile passeggiare tra i viali del suo giardino alla francese, un’oasi di eleganza e tranquillità.

A pochi passi, la chiesa di Notre-Dame de l’Assomption, consacrata nel 1690 e collegata al castello da un passaggio, custodisce un raffinato retablo rinascimentale. Poco oltre si trova il beffroi, torre quadrata con campanile in ferro battuto, costruita nel XIX secolo.



La cisterna monumentale: un capolavoro nascosto
Tra le curiosità architettoniche più sorprendenti del borgo spicca la cisterna sotterranea del 1747, realizzata per alimentare d’acqua i giardini del castello.

Con oltre 500 metri quadrati di superficie, era la più grande d’Europa nel XVIII secolo. Oggi è nascosta sotto una vecchia bergeria e un antico frantoio, ma conserva un’aura quasi sacrale, con le sue volte che ricordano una cattedrale di pietra.

Tracce antiche e natura incontaminata
Il territorio di Saint-Martin-de-Pallières, abitato fin dal Neolitico — come testimonia l’ossuario scoperto nella grotta della Glacière — invita all’esplorazione. Sentieri profumati di timo e lavanda conducono tra le colline del Louchon, ideali per escursioni a piedi o in bicicletta.

Nei dintorni sono emersi anche resti gallo-romani, tra cui il corpo di un guerriero ritrovato nei pressi della fattoria del Logis, con ancora al dito la sua anello e il giavellotto in mano.

Sulla strada RD470 si erge infine la cappella romanica di Saint-Étienne, risalente al XVII secolo, che ricorda le origini religiose del primo insediamento.

Piccolo borgo, grande storia
Oggi Saint-Martin-de-Pallières conta appena 244 abitanti, chiamati Saint-Martinais e Saint-Martinaises. Il suo nome provenzale, Sant-Martin, riecheggia ancora tra le pietre del centro storico.

Nonostante le dimensioni ridotte, questo piccolo borgo conserva intatto il fascino della Provenza autentica, dove ogni scorcio racconta una storia e ogni silenzio profuma di eternità.



Rians 
Arroccato su una collina ai piedi della Torre dell’Orologio, il borgo di Rians si avvolge su sé stesso come una chiocciola, offrendo un panorama che spazia dal nord della Sainte-Victoire fino ai contrafforti del Verdon. 


A cavallo tra le Bouches-du-Rhône e le Alpi dell’Alta Provenza, questo villaggio del Var è noto per il suo clima dolce tutto l’anno e per i tramonti spettacolari, che incendiano il cielo di sfumature rosse e dorate.

Rians è un luogo ideale per chi cerca autenticità e qualità della vita, dove la calma provenzale si mescola alla vivacità delle tradizioni popolari.



La regina d’autunno: la Festa della Zucca
Da oltre vent’anni, il secondo fine settimana di ottobre, Rians si riempie di colori e profumi per la Fête de la Courge, la grande festa della zucca che richiama visitatori da tutta la regione.

Più di cento espositori animano le vie del borgo con laboratori creativi, concorsi, spettacoli, concerti e sfilate. Le strade si trasformano in un mercato vivace dove regna la fantasia: sculture vegetali, piatti tipici e ogni varietà possibile di zucca, dalle più piccole alle giganti.

Tutti tornano a casa con una “preda” autunnale, promessa di vellutate, torte e zuppe dal sapore di Provenza.

Tesori d’arte e musica: la chiesa e la torre
Nel cuore del paese si erge la chiesa parrocchiale, ricostruita più volte nel corso dei secoli dopo i crolli che ne hanno segnato la storia. L’edificio attuale, risalente alla fine del XIX secolo, custodisce un vero gioiello: un organo monumentale di 1596 canne e quattro tastiere, costruito tra il 2004 e il 2011 dal maestro artigiano Pascal Leray, abitante del luogo.

Ogni domenica pomeriggio alle 15, la chiesa apre le porte ai visitatori per recital d’organo e visite guidate, offrendo un’esperienza musicale di rara intensità. A pochi passi, la Torre dell’Orologio veglia sul borgo, scandendo da secoli il ritmo tranquillo della vita di paese.



I vigneti e il gusto della Provenza
Il territorio di Rians è circondato da grandi tenute vitivinicole che producono vini di qualità sotto la denominazione Coteaux d’Aix-en-Provence. Bianchi freschi, rosé eleganti e rossi profumati raccontano la generosità di una terra dove il sole e il vento creano un equilibrio perfetto.

Durante la Festa della Zucca e in altri momenti dell’anno, le cantine locali aprono le porte ai visitatori per degustazioni e visite tra i filari, celebrando la cultura del vino come arte di vivere.

Rians, un gioiello autentico della Provenza
Con le sue case in pietra che si arrampicano intorno alla torre, i suoi tramonti poetici e la sua energia conviviale, Rians è un piccolo borgo che racchiude l’essenza della Provenza. Un luogo dove la tradizione si rinnova ogni anno, tra profumi d’autunno, musica e buon vino.


 

Beppe Tassone